Ruggero Romano

 

 

 

 

Ruggero Romano, nasce ad Acireale il 9 marzo 1905. Mutilato nella Prima Guerra Mondiale, si laurea in Giurisprudenza nel 1923 .Esercita da avvocato ed insegna. Segretario PNF e Podestà di Acireale, viene eletto Deputato nella 28ª e 29ª Legislatura. Dal 20 luglio 1932 al 24 gennaio 1935 è Sottosegretario alle Comunicazioni e dal 5 ottobre 1943 Ministro dei Lavori Pubblici.

L’11 marzo 1944 nomina Guido Tinti Direttore Generale del Ministero. La nomina, resa necessaria dalla diserzione di Ugo Puliti , è preceduta da un ordine di servizio del Ministro che così inizia “Desidero venga a conoscenza di tutti gli impiegati [...]. Il Direttore Generale con lettera a me indirizzata si dichiarava disposto a seguirmi nel trasferimento in corso presso altra sede. Aveva anzi per alcuni giorni proceduto personalmente alla coordinazione delle operazioni necessarie al trasloco. Egli si è reso irreperibile. La latitanza può essere un espediente sia pure deplorevolissimo di gente umile cui manchi il senso della dignità e dell’onore, ma compiuta da un Direttore Generale, mobilitato civile in tempo di guerra, è un crimine cha va oltre ogni sanzione disciplinare o penale”.

Ugo di Curzio, epurato nel dopoguerra, precisa “La Ragioneria Centrale del Ministero fu gestita a nel lungo periodo iniziale da sette persone e a dirigerla fu chiamato Francesco Antoci, Capo della Ragioneria del Magistrato delle Acque, nella sede di San Polo che ci ospitava a Venezia, e docente di Ragioneria all’Università di Padova. Pur con il disinteresse dell’Ufficio di collegamento rimasto a Roma, ci furono positivi contatti con il parallelo Ministero regio per la ripartizione dei fondi residui dell’unico bilancio operativo nel 1943. Quale Giornaliero di seconda categoria sono orgoglioso di aver emesso il primo pagamento in RSI con ordine di accreditamento al Capo Provincia Zerbino venuto da Torino per sollecitare il finanziamento per lavori di sgombero delle macerie dei bombardamenti aerei. I tedeschi minacciavano ritorsioni se non fossero pervenuti i fondi. Ottenni i visti di convalida dell’Ufficio Provinciale del Tesoro e della Corte dei Conti con strattagemmi”.

In occasione del raduno al Teatro La Fenice del 6 febbraio 1944 IL GAZZETTINO pubblica un articolo del Ministro della RSI - profugo siciliano che così apre “L’adunata dei Mutilati d’Italia che oggi Venezia ha il privilegio di serrare nel muto abbraccio delle ore dolorose della Patria viene veramente ad assumere il significato di un rito religioso e guerriero”. Il funzionario diplomatico non fascista Luigi Bolla, che il 12 luglio 1944 scrive “sono venuto al Nord per un sentimento di onore, per aiutare la nostra gente e salvare le nostre cose”, nel suo PERCHE’ A SALO’ (1982) lo definisce “un probo e mite professore che amava improvvisare distici latini”.

Dal 18 aprile 1944 chiama a far parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici il Direttore della Sanità Pubblica, il Direttore della Motorizzazione, un rappresentante sia del Sindacato Ingegneri e sia del Sindacato Architetti e due esperti in Elettricità e in Scienza delle Costruzioni.

Muore a Dongo il 28 Aprile 1945.

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