Renato Ricci

 

 

Nasce a Carrara il 1 giugno 1896 da una famiglia di cavatori. Dopo aver conseguito il diploma di ragioniere si arruola volontario nella prima guerra mondiale con il grado di tenente dei bersaglieri e ottiene due medaglie al valore e una croce di guerra al merito. Nel 1919 partecipa all’impresa fiumana al comando dei legionari che, nel corso dell’impresa, partecipano all’ occupazione di Zara. Tornato a Carrara, organizza le squadre d’azione contro le leghe rosse dei cavatori di marmo e i circoli anarchico-socialisti.

 Si iscrive ai “Fasci” nel maggio 1921 e nel luglio di quell’anno fonda e dirige il Fascio di Combattimento locale. Tipico esponente del “rassismo” dei primi anni venti, divenuto noto per i fatti di Sarzana (17 luglio 1921),  per le azioni contro lo sciopero degli operai genovesi (agosto 1922) e per la discesa a Roma, il 29 ottobre 1922, con il treno di Mussolini che lo incarica di prendere il comando delle squadre concentrate a Santa Marinella,  inizia una rapida carriera come gerarca. E’ alto commissario politico del Fascismo per la Lunigiana e console generale della MVSN (1923), membro del direttorio nazionale del Partito (1924-26 e 1940-43), vicesegretario del PNF (febbraio-giugno 1925 e marzo 1926-ottobre 1929), deputato (1924-1939).

 Su incarico del Gran Consiglio compie numerose inchieste politiche volte ad accertare la fedeltà dei Fasci più riottosi ed è commissario straordinario delle federazioni di Parma (1925-26) e di Trieste (1926).

 Per i suoi stretti legami con gli ambienti economici carraresi, il partito lo nomina commissario governativo per l’Ente portuale di Carrara (1924), responsabile del Consorzio per l’industria e il commercio del marmo (1928) e Ministro delle Corporazioni (1939-1943).

 A partire dal febbraio 1927 è, inoltre, Presidente dell’Opera Nazionale Balilla (ONB) e da inizio a una serie di importanti iniziative, fra cui la costruzione di 900 Case del Balilla e la costruzione del Foro Mussolini, realizzato coi marmi di Carrara. Sarà nominato, poi, sottosegretario per l’Educazione fisica giovanile (1929-37).Nella seconda guerra mondiale combatte in Albania col 2° Rgt Bersaglieri (1941), in prima linea fra Berati e la Voiussa, e viene decorato due volte per atti di valore.  Favorevole all’alleanza con la Germania nazista, diviene un importante interlocutore per i tedeschi e per Himmler in particolare. Dopo il 25 luglio 1943 si rifugia a Monaco di Baviera.

 Subito dopo l’8 settembre aderisce alla RSI e a Monaco incontra Mussolini  che lo nominerà comandante generale della MVSN. Egli la trasformerà in breve nella Guardia Nazionale Repubblicana (GNR)  comprendente anche gli ex reali carabinieri e la Polizia dell’Africa Italiana. Nell’agosto 1944, però, Mussolini lo solleverà dalla carica e assumerà lui stesso il comando della GNR.

 Nel giugno del 1945 Ricci, dopo tre mesi di latitanza,  fu arrestato e tradotto nel penitenziario di Procida dovendo scontare due condanne a trenta anni. Nel 1950, dopo cinque anni di carcere, uscirà in seguito ad amnistia.  Successivamente si occuperà di affari con la Germania, dove contava molte amicizie fra gli industriali. Ma un cancro fulminante lo uccise nel giro di un mese. Morì a Roma il 22 gennaio 1956 .

 

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