L’Ordine del Giorno Grandi

 

Ed ecco il testo dell’O.d.G. approvato dal Gran Consiglio del Fascismo il 25 luglio 1943:

“” Il Gran Consiglio, riunendosi in questi giorni di supremo cimento, volge innanzi tutto il suo pensiero agli eroici combattenti di ogni arma, che a fianco a fianco con la fiera gente di Sicilia, in cui più alta risplende l’univoca fede del popolo italiano, rinnovano le nobili tradizioni di strenuo valore e d’indomito spirito di sacrificio delle nostre gloriose Forze Armate; esaminata la situazione interna e internazionale e la condotta politica e militare della guerra, proclama il dovere sacro per tutti gli italiani di difendere ad ogni costo l’unità, l’indipendenza, la libertà della Patria, i frutti dei sacrifici e degli sforzi di quattro generazioni dal Risorgimento ad oggi, la vita e l’avvenire del popolo italiano; afferma la necessità dell’unione morale e materiale di tutti gli italiani in questa ora grave e decisiva per i destini della Nazione; dichiara che a tale scopo è necessario l’immediato ripristino di tutte le funzioni statali, attribuendo alla Corona, al Gran Consiglio, al Governo, al Parlamento, alle Corporazioni, i compiti e le responsabilità stabilite dalle nostre leggi statali e costituzionali; invita il Capo del Governo a pregare la  Maestà del Re, verso la quale si rivolge fedele e fiducioso il cuore di tutta la Nazione, affinché egli voglia, per l’onore e per la salvezza della Patria, assumere, con l’effettivo comando delle Forze Armate di terra, di mare e dell’aria, secondo l’articolo 5° dello Statuto del Regno, quella suprema iniziativa di decisione che le nostre istituzioni a lui attribuiscono e che sono sempre state, in tutta la storia nazionale, il retaggio glorioso della nostra augusta dinastia dei Savoia.””

 

Breve commento: Come si vede manca ogni accenno all’alleato tedesco. Era, forse, già presente la convinzione che occorreva sganciarsi dall’alleato e pervenire a un armistizio. Ma ciò che rende l’O.d.G. devastante per il regime è l’invito a “ripristinare” tutte le funzioni statali, sottintendendo, così, che il Fascismo le aveva in qualche modo interrotte o sospese. Infine l’invito al Re di assumere l’effettivo comando delle FF.AA. suona come chiara sfiducia nei confronti di Mussolini cui quelle funzioni erano state fino ad allora delegate.

 

                                    L’O.d.G. di Scorza

 

Ed ecco, per un confronto, il testo dell’O.d.G. di Scorza:

“” Il Gran Consiglio del Fascismo, convocato mentre il nemico – imbaldanzito dai successi e reso tracotante dalle sue ricchezze – calpesta la terra di Sicilia e dal cielo e dal mare minaccia la Penisola; afferma solennemente la vitale e incontrovertibile necessità della resistenza ad ogni costo. Certo che tutti gli istituti e i cittadini – nella piena e consapevole responsabilità dell’ora – sapranno compiere il loro dovere sino all’estremo sacrificio, chiama a raccolta tutte le forze spirituali e materiali della Nazione per la difesa della unità, dell’indipendenza e della libertà della Patria. Il Gran Consiglio del Fascismo, in piedi: saluta le città straziate dalla furia nemica e le loro popolazioni che in Roma – madre del Cattolicesimo, culla e depositaria delle più alte civiltà – trovano l’espressione più nobile della loro fermezza e della loro disciplina; rivolge il pensiero con fiera commozione alla memoria dei Caduti e alle loro famiglie che trasformano il dolore in volontà di resistenza e di combattimento; saluta nella Maestà del Re e nella dinastia Sabauda il simbolo e la forza della continuità della Nazione e l’espressione delle virtù di tutte le Forze Armate che – insieme con i valorosi soldati germanici – difendono la Patria in terra, in mare, in cielo; si unisce reverente al cordoglio del Pontefice per la distruzione di tanti insigni monumenti dedicati da secoli al culto della religione e dell’arte.

 Il Gran Consiglio del Fascismo è convinto che la nuova situazione creata dagli eventi bellici debba essere affrontata con mezzi e metodi nuovi. Proclama pertanto urgente la necessità di attuare quelle riforme ed innovazioni nel Governo, nel Comando Supremo, nella vita interna del Paese, le quali – nella piena funzionalità degli organi costituzionali del Regime – possono rendere vittorioso lo sforzo unitario del popolo italiano.

 

Breve commento : L’O.d.G. di Scorza che, non dimentichiamolo, era il Segretario Nazionale del P.N.F. non manca di ricordare l’alleato germanico. Inoltre, pur riconoscendo la necessità di “mezzi e metodi nuovi” ritiene che l’obiettivo sia quello di garantire la “piena funzionalità degli organi costituzionali del Regime”.

 

                   L’O.d.G. di Farinacei

Ecco, infine, anche l’O.d.G. di Farinacci:

“” Il Gran Consiglio del Fascismo, veduta la situazione interna e internazionale e la condotta politico-militare nei confronti dell’Asse, rivolge il suo fiero e riconoscente pensiero alle eroiche Forze Armate italiane e a quelle alleate, unite nello sforzo e nel sacrificio per la difesa della civiltà europea, alle genti della Sicilia invasa, oggi più che mai vicina al cuore delle altre genti, alle masse lavoratrici dell’industria e dell’agricoltura che potenziano col lavoro la Patria in armi, alle Camicie Nere ed ai Fascisti di tutta Italia che si serrano nei ranghi con immutata fedeltà al Regime; afferma il dovere sacro per tutti gli italiani di difendere fino all’estremo il sacro suolo della Patria, rimanendo fermi nell’osservanza dell’alleanza conclusa; dichiara che a tale scopo è necessario ed urgente il ripristino integrale di tutte le funzioni statali, attribuendo al Re, al Gran Consiglio, al Governo, al Parlamento, al Partito, alle Corporazioni i compiti e le responsabilità stabilite dal nostro Statuto e dalla nostra legislazione¸invita il Capo del Governo a chiedere alla Maestà del Re, verso il quale si rivolge fedele e fiducioso il cuore di tutta la Nazione, perché voglia assumere l’effettivo comando di tutte le Forze Armate e dimostrare così al mondo intero che tutto il popolo combatte serrato ai suoi ordini, per la salvezza e la dignità dell’Italia.””

 

Breve commento: Anche Farinacci ricorda l’alleato e non solo. Egli, infatti, afferma anche che si deve difendere il suolo della Patria “rimanendo fermi nell’osservanza dell’alleanza conclusa”. Fra le proposte, però, c’è anche in questo O.d.G. l’invito al Capo del Governo di pregare il Re di assumere l’effettivo comando delle FF.AA. Si può presumere, però, che lo scopo non fosse tanto quello di esautorare il Duce, bensì quello di coinvolgere più direttamente il Re nella gestione della difficile situazione e “dimostrare al mondo intero” che l’Italia combatte unita e compatta e che non c’è contrasto fra la Corona e il Regime.

 

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