Il Gran Consiglio del
Fascismo fu costituito con la Legge del 9 dicembre 1928. Di esso facevano parte
permanentemente i quadrumviri della Marcia su Roma. Inoltre ne facevano parte,
finchè durava la loro funzione: il Presidente del Senato, il Presidente della
Camera dei Fasci e delle Corporazioni, i ministri degli Affari Esteri,
dell’Interno, di Grazia e Giustizia, delle Finanze, dell’Educazione Nazionale,
dell’Agricoltura e Foreste, delle Corporazioni, della Cultura Popolare, il
Presidente dell’Accademia d’ Italia, il
Presidente del Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato, i Presidenti
delle Confederazioni Fasciste degli Industriali, degli Agricoltori, dei
lavoratori dell’Industria e dei lavoratori dell’Agricoltura. Con decreto del
Capo del Governo potevano, infine, essere chiamati a farne parte per la durata
di un triennio, persone con particolari meriti. La presidenza era del Capo del
Governo che lo convocava e ne stabiliva l’ordine del giorno. Il Segretario
Nazionale del Partito Nazionale Fascista ne era il segretario. Le sue sedute
erano segrete.
Le funzioni del Gran
Consiglio potevano essere deliberative o consultive.
Quelle deliberative, rigorosamente stabilite
dalla legge, potevano riguardare la formazione della lista dei Deputati
designati, da sottoporre all’approvazione del Corpo elettorale; l’approvazione
degli statuti, degli ordinamenti e delle direttive politiche del P.N.F.; la
nomina e la revoca del Segretario e dei Vice-Segretari, del Segretario
Amministrativo e degli altri membri del Direttorio del Partito.
Quelle consultive, che costituivano
l’attività normale e caratteristica dell’organo (la legge diceva che il G.C.F.
era il “ consulente ordinario del Governo in materia politica”), consistevano
in pareri facoltativi o obbligatori, però mai vincolanti per il Capo del
Governo.
I pareri obbligatori erano
quelli in materia costituzionale. La legge considerava di carattere
costituzionale le seguenti materie: successione al Trono; attribuzioni e
prerogative della Corona; composizione e funzionamento del Gran Consiglio, del
Senato, della Camera dei Fasci e delle Corporazioni; attribuzioni e prerogative
del Capo del Governo; facoltà del potere esecutivo di emanare norme giuridiche;
ordinamento corporativo e sindacale; rapporti fra lo Stato e la Santa Sede;
trattati internazionali che importino variazioni al territorio dello Stato e
delle Colonie. Il Gran Consiglio, inoltre, su proposta del Capo del Governo,
forma e tiene aggiornata la lista dei nomi da presentare alla Corona in caso di
vacanza per la nomina del Primo Ministro e dei Ministri.
La sera del 24 luglio
erano presenti tutti e 28 i componenti del Gran Consiglio.
L’O.d.G.
Grandi fu votato da : Dino Grandi fu Lino e di Gentili Domenica, nato a
Mordano il 4.6.895, residente a Roma, Giuseppe Bottai di Luigi e di Cortesia
Elena, nato a Roma il 2.9.895, ivi residente, Luigi Federzoni fu Giovanni e fu
Giovanni Elisa, nato a Bologna il 27.9.878, residente a Roma, Galeazzo Ciano fu
Costanzo e di Fini Carolina, nato a Livorno il 18.3.903, residente a Roma,
Cesare Maria De Vecchi di Luigi e di Buzzoni Teodalina, nato a Casale Monferrato
il 14.11.884, residente a Roma, Alfredo De Marsico di Alfonso e di Emilia
Rossi, nato a Sala Consilina il 29.5.888, residente ad Avellino, Umberto Albini
di Giovanni e di Diolaiuti Maria Luisa Gena, nato a Portomaggiore il 24.8.895,
residente a Roma, Giacomo Acerbo fu Olinto e di Di Pasquale Mariannina, nato a
Loreto Aprutino il 26.7.888, residente a Roma, Dino Alfieri di Antonio e di
Bodogni Maria, nato a Bologna il 8.12.886, residente a Roma, Giovanni Marinelli
di Angelo e di Tandinelli Francesca, nato ad Adria il 18.10.879, Carluccio
Pareschi di Carlo e di Tracchi Edvige, nato a Poggio Renatico il 19.8.898,
Emilio De Bono fu Giovanni e fu Bagli Emilia, nato a Cassano D’Adda il
19.3.866, residente a Roma, Edmondo Rossoni di Attilio e di Cavalieri Maria Dirce,
nato a Formignana il 6.6.884, residente a Roma, Giuseppe Bastianini di Alfredo
e di Stoppa Maria Luisa, nato a Perugia il 8.3.899 , Annio Bignardi di Bruno e
di Tonalini Zoe, nato a Stellata di Bondeno il 18.4.907, Alberto De Stefani di
Pietro e di Zamboni Carolina, nato a Verona il 6.10.879, residente a Roma,
Luciano Gottardi di Antonio e di Volta Elvira, nato a S.Bartolomeo in Bosco il
19.2.899, residente a Roma , Giovanni Balella di Ricciotti Dario e di
Silvestrini Rosina, nato a Ravenna il 12.7.893, residente a Roma, Tullio
Cianetti fu Francesco e di Falchetti Matilde, nato ad Assisi il 20.7.899,
residente a Roma. (1)
Votarono contro: Carlo
Scorza, Guido Buffarini-Guidi, Enzo Galbiati, Carlo A. Biggini, Gaetano
Polverelli, A. Tringali-Casanova, Ettore Frattari.
Si astenne: Giacomo
Suardo.
Roberto Farinacci votò a
favore del proprio O.d.G.
NOTE:
(1)
Cianetti il giorno dopo scrisse a Mussolini
ritrattando il voto a favore dato il giorno avanti all’O.d.G. Grandi