Augusto (Agostino) Liverani
Agostino Augusto Liverani nasce a Senigallia (AN) il 7 agosto 1895.
Ufficiale dei Bersaglieri nella Prima Guerra Mondiale e invalido di guerra,
aderisce al PNF. Dopo essere stato Preside della Provincia di Novara, durante
la Seconda Guerra Mondiale è Segretario del Sindacato Impiegati dell’Industria
di Milano.
Dal 7 ottobre 1943 è Ministro delle Comunicazioni del Governo della RSI,
dopo la rinuncia del cinquantenne Consigliere Nazionale e ingegnere Giuseppe
Peverelli, che il 23 luglio 1943 Mussolini aveva nominato Ministro delle
Comunicazioni in sostituzione di Vittorio Cini , dimissionario dal 24 giugno
pur nominato soltanto il 6 febbraio 1943 e, con Alfredo De Marsico Giuseppe
Bastianini, Umberto Albini (tre dei diciannove favorevoli all’o.d.g. Grandi) e Zenone
Benini, uno dei più convinti a uscire subito dal conflitto.
Il Ministero da Roma si trasferisce a Verona. Alla prima riunione di Governo
alla quale partecipa, il 28 ottobre 1943 a Gargnano nell’unica volta tenuta a Villa
Feltrinelli, il neo Ministro presenta tre schemi di Decreto: competenze
accessorie del personale delle FS, ordinamento Uffici dell’Azienda per i
servizi telefonici e stato civile delle vittime per sinistri di navi. Questo
ultimo già il 3 novembre 1943 è trasformato nel Decreto Interministeriale n..
884 sul “trattamento economico degli equipaggi delle navi mercantili catturate
dal nemico o perdute o rifugiatesi in porti esteri” con anticipazioni fino a 5
milioni di Lire e la corresponsione degli assegni familiari direttamente alla
moglie, al padre, alla madre o alla persona alla quale sono affidati i figli
minori a carico.
Quella delle Poste e Telegrafi è la Direzione Generale dipendente del
Ministero che opera regolarmente, persino nelle emissioni delle carte valori
postali, di pregio filatelico. Il 15 novembre 1943 viene istituito il “servizio
staffette” per la corrispondenza di Stato e dall’1 agosto 1944 riprende quello
di posta aerea con Germania , Finlandia, Turchia (via Istambul, per i prigionieri
di guerra in campi dell’Oriente), Spagna e Portogallo.
Il traffico ferroviario, sottoposto a continui bombardamenti aerei, è in
difficoltà. Funzionano in modo precario servizi sostitutivi con autobus e
autocarri militari, mentre riescono a muoversi i trasporti lacuali.
Rimpatriando dall’addestramento in Germania, a fine ottobre 1944, Artiglieri
della Divisione “Littorio” riattano binari divelti dalle bombe della linea
Brennero-Verona: il 19 novembre 1944 ricevono un elogio scritto dal Comandante
Superiore del Sud-Ovest Vietinghoff.
La Marina mercantile, che svolge cabotaggio per sussistenza militare finche
il Fronte è sotto Roma, perde in RSI per azione aeronavale angloamericana 62
Unità superiori a mille tonnellate di stazza, 246 minori e 5 Navi Ospedale.
Ventuno sono gli attacchi contro la navigazione interna.
Il Decreto del Duce n. 1039 del 26 dicembre 1944 trasferisce i servizi
dell’Aviazione civile e del Traffico Aereo dal Ministero delle Forze Armate a
quello delle Comunicazioni: è una riforma che da assetto organico al sistema
dei traffici, già comprendente Marina Mercantile e Ferrovie. ”Ala Italiana”
della RSI, assorbe “Ala Littoria” e “Lati” e in collaborazione con “Lufthansa”
gestisce con cinque SM 75 le linee Milano Berlino e Milano Vienna, ambedue con
scalo a Monaco.
Muore il 28 aprile 1945 a Dongo (CO) nell’eccidio dei Ministri, lasciando in
miseria due figli, Riccardo di nove ed Elena di quattro anni, insieme alla
moglie Brunilla Fusilli che soltanto nel 1959 riesce a ricevere una pensione quale
vedova civile di guerra.
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