VERBALE DELLA PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO DEI
MINISTRI DELLA R.S.I.
L’anno millenovecentoquarantatre – XXI dell’era F. addì ventitre del mese di settembre in Roma presso la sede dell’ambasciata di Germania alle ore 14, si riunisce per la prima volta il Consiglio dei Ministri del Governo Fascista Repubblicano (1) nominato dal Duce Capo del Governo.
Sono presenti:
Alessandro Pavolini – Ministro Segretario del Partito;
Francesco Barracu – Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio;
Guido Buffarini Guidi – Ministro per l’Interno;
Rodolfo Graziani – Ministro per la Difesa Nazionale;
Domenico Pellegrini Giampietro – Ministro per le Finanze e Ministro per Scambi e Valute; (2)
Edoardo Moroni – Ministro per l’Agricoltura e Foreste;
Fernando Mezzasoma – Ministro per la Cultura Popolare;
Antonio Legnani – Sottosegretario alla Marina.
Assenti giustificati:
Antonio Tringali Casanuova – Ministro per la Giustizia;
Silvio Gai – Ministro per l’Economia Corporativa
Carlo Alberto Biggini – Ministro per l’Educazione Nazionale;
Giuseppe Peverelli – Ministro per le Comunicazioni;
Carlo [Ernesto] Botto - Sottosegretario per l’Aeronautica;
Presiede Alessandro Pavolini
Segretario Francesco Barracu.
La seduta ha inizio alle ore
14.
Alessandro Pavolini porge ai
componenti del Governo il saluto del Duce ed eleva il pensiero alla memoria dei
caduti su tutti i campi di battaglia [che] attendono la giusta vendetta contro
i traditori che hanno venduto la Patria allo straniero e calpestato, mancando
alla parola data al leale alleato popolo tedesco, l’onore della Nazione.
L’oratore mette quindi in
risalto l’atto generoso del Capo Supremo della nuova Germania Nazionale
Socialista Adolfo Hitler che ha liberato dalle mani dei mancatori di parola e
venditori della Patria il suo amico Mussolini e restituito all’Italia il suo
Duce. Espone quindi il camerata Pavolini, quali saranno e da che cosa
determinati, i primi atti del Governo.
Tali atti sarebbero: 1)
Spostamento della Capitale e della sede del Governo in località da scegliere in
Alta Italia per evitare il più possibile i bombardamenti aerei nemici alle
città e vittime innocenti; 2) Spodestamento Autorità nominate dal Comandante
(3) della Città Aperta di Roma e disarmo della Divisione Piave, dei Carabinieri
e della Polizia delle quali ultime verranno mantenute per l’ordine pubblico
forze da poter eventualmente fronteggiare con i nostri mezzi; 3) Annunzia che
il Duce desidera ricevere sabato prossimo o nei giorni seguenti, alla Rocca
delle Caminate, i membri del Governo; 4) Espone necessità sgombero dei
Ministeri e uffici indispensabili da trasportare in Alta Italia, e quelli di
non utile conservazione ma da non lasciare in mano al nemico distrutti. Il Alta
Italia verranno trasportati fra l’altro il tesoro dello Stato nonché gli
impianti tecnici. Verranno approntati mezzi per il trasporto dei Fascisti
compromessi e delle loro famiglie. Analogamente saranno trasportati e messi al
sicuro per ogni eventuale ritorsione verso il nemico e verso i traditori tutte
le autorità del nefasto regime Badoglio; 5) Per trasporto Capitale e per gli
altri spostamenti si prevede, allo stato attuale della situazione, un periodo da
quindici giorni a trenta-quaranta; 6) I Commissari di Ministeri nominati dal
Comando Tedesco rimangono in carica a disposizione dei Ministri del nuovo
Governo e sono impegnati ad eseguire gli ordini di questi; 7) I funzionari dei
vari Ministeri che vorranno seguire il nuovo Governo continueranno, nella nuova
sede, ad assolvere le mansioni cui sono adibiti. Naturalmente saranno scelti
gli elementi di sicuro affidamento e nella misura strettamente indispensabile;
8) Legnani chiede la parola per proporre che venga effettuata un’accurata
discriminazione anche fra coloro che aderiscono e tutti sono del suo parere; 9)
Buffarini precisa che è stata riconosciuta a Roma la prerogativa di Città
libera e che appunto in omaggio a tale riconoscimento il Governo Fascista
Repubblicano si trasferisce in Alta Italia, per non dare al nemico alcuna
giustificazione ad offese aeree; 10) Pellegrini propone che i Ministri prendano
però possesso per assestamento pendenze urgenti e per vigilare che tutto il
carteggio e i documenti essenziali per il funzionamento dei Ministeri sia nelle
nuove sedi; 11) Moroni propone che in vista del trasferimento venga esaminata
la possibilità di tenere i Ministri riuniti il più possibile. Anche questa
possibilità viene da tutti, dopo attenta disamina, approvata.
La seduta ha termine alle ore
15,30 e si richiude col saluto al Duce dato dal camerata Pavolini.
Letto e approvato alla data di
cui sopra.
Visto: Mussolini
Note: (1) La denominazione
“Repubblica Sociale Italiana” verrà deliberata nella seduta del 24 novembre
1943.
(2) Il Ministero per gli scambi e le valute fu soppresso
con Decr. Legisl. del Duce del 9.10.43 e tutte le
sue competenze vennero devolute al Ministero delle
Finanze.
(3) Si tratta di
Carlo Calvi di Bergolo.