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La storia rocchese La Serra di Sant'Elia ospita nel suo punto più alto, a 140 metri sul livello del mare il comune di Roccaforzata, le cui prime notizie certe, risalgono agli inizi del 1300. E' possibile che prima ci fossero stati altri insediamenti, attribuibili probabilmente all'epoca della dominazione romana, ma non è stato possibile ricavarne il nome, anche se, a seguito di scavi effettuati nella zona, sono stati ritrovati oggetti e suppellettili che attestano una presenza abitativa. Dal 1315 fino agli inizi del XVII secolo il paese era conosciuto con il nome di Rocca Vecchia e il periodo del XV secolo sarà ricordato per l'arrivo della popolazione epirota (albanese) nella zona, condotti da Giorgio Castriota Scanderberg, incaricato dall'allora Re Ferrante I di Aragona, di domare le rivolte locali dei baroni, alleati a quel tempo con gli angioini. La vittoria portò all'occupazione e al popolamento delle zone conquistate, con l'occupazione dei casali di Rocca Vecchia, San Giorgio Jonico, Fragagnano, Monteparano, San Marzano di San Giuseppe e Faggiano. Avvenne così quella che è ricordata come la terza emigrazione albanese nella storia italiana. Le tradizioni albanesi rimasero attive solo nel comune di San Marzano, mentre a Roccaforzata, esse scemarono fino a scomparire totalmente per opera di monsignor Brancaccio, che nel XVI secolo impose il rito latino rispetto a quello greco utilizzato dagli abitanti. Il governo del paese è stato garantito con il sistema feudale fino al 1804, anno dell'estinzione ufficiale di questo tipo di forma di governo. Tra le famiglie che si sono avvicendate, per acquisto o per semplice discendenza citiamo quella dei d'Ayello nel 1400, per poi passare ai Laforza (da cui poi verrà creato il nome attuale di Roccaforzata) e nel 1496 a Raffaele delli Falconi di Lecce. Nel 1507 grazie al valore dimostrato in campo miltare, il feudatario divenne Lazzaro Mathes a cui seguì il figlio Giovannangelo che convolò a nozze con Porfida Musciacchio discendente degli Scanderberg. Più avanti, con l'acquisizione del feudo, toccò a Gabriele Scorna e al figlio Scipione occuparsi del territorio, mentre nel 1559 era il turno di Geronimo Forza, nel 1617 di Busicchio Renesi e subito dopo della nipote Giustina. Al termine del 1600, precisamente nel 1679 fu la famiglia Ungaro a occupare il castello sede del governo locale, mentre l'ultima famiglia regnante fu quella dei Chiurla. Nel XVII secolo, Rocca Vecchia venne rinominata Rocca Nuova e successivamente cambio il nome con quello attuale in onore della famiglia Laforza agli inizi del XIX secolo. Il centro storico del paese è sull'orlo del precipizio della Serra di Sant'Elia e gli abitanti sono conosciuti come i rocchesi. |