Gavi e dintorni - Appunti e note di Roberto Stretti
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Notizie, Riflessioni, Flash e Commenti Personali
A gennaio il primo processo per frode sugli OGM.
La mancata informazione al consumatore sarà il tema del primo processo celebrato in Italia sui cibi modificati geneticamente.
Accadrà il prossimo 22 gennaio a Torino, quando tre imprenditori verranno convocati in tribunale per rispondere di frode in commercio, rinviati a giudizio dal pubblico ministero Raffaele Guariniello a conclusione di una inchiesta originata dai controlli dei NAS in Piemonte dal 1999 sugli alimenti a rischio.
L'alimento era transgenico, ma chi lo mangiava non lo sapeva e questo solleva un problema non da poco: quanti prodotti di questo genere circolano senza che lo si venga a sapere?!
Da quegli stessi controlli, tra l'altro, è emerso che un latte in polvere per neonati della Nestlè, l'Alsoy2 conteneva OGM, la Federconsumatori ne ha richiesto il ritiro dal commercio, ma la nuova norma europea pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 16 ottobre 2001 prevede la tolleranza di un 1% "accidentale" e questo potrebbe "salvarlo".
Rimanendo a Torino: è stata confermata dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Centro di Referenza Nazionale per la BSE ( morbo della mucca pazza ) la positività ai test di un bovino della provincia di Pescara e uno della provincia di Vicenza.
Salgono così a 41 i casi in Italia di Encefalopatia Spongiforme Bovina (diagnosticata in fase pre-clinica).
Continuiamo a parlare di alimentazione occupandoci di pesticidi.
Durante una tavola rotonda nel Congresso della Società Italiana di Chirurgia a Bologna, a cui hanno partecipato 3.000 specialisti è stato lanciato l'allarme: pesticidi come causa di tumori del pancreas, il cui numero è TRIPLICATO negli ultimi cinquant'anni soprattutto in paesi industrializzati come l' Italia.
I pesticidi agirebbero nel nostro organismo dopo essere stati assorbiti attaccando il DNA, modificandone la struttura: nel tumore del pancreas i meccanismi cellulari risultano alterati spiega il primario chirurgo Gian Massimo Gazzaniga dell'ospedale Galliera di Genova e presidente del congresso, "da una parte le cellule continuano a proliferare dall'altra non hanno più il freno della morte programmata, essendosi modificati i componenti KRas e P53. Un fenomeno perverso che le fa moltiplicare senza morire: mi auguro - conclude il professore Gazzaniga - che questo induca a iniziare ricerche proprio nei confronti dei pesticidi".
A proposito di ricerche, controlli e verifiche: il Codacons ha chiesto ai Nas di accertare le condizioni in cui i produttori e i distributori all'ingrosso trattano la frutta e quelle dei venditori al dettaglio in particolare quando hanno banchi collocati sulla strada.
La denuncia è stata inviata a 101 Procure della Repubblica.
Stime preoccupanti parlano di controlli 1/1000 e a queste condizioni, non si ha certezze su come vengano coltivati i frutti della terra e soprattutto sulle sostanze usate : additivi, fertilizzanti, concimi e antiparassitari: sono proprio questi ultimi i più inquietanti in quanto possono essere di superficie e allora parzialmente biodegradabili e sistemici che penetrano in profondità e non possono essere asportati lavando la frutta e la verdura.
E per concludere....... una ciliegina sulla torta !
Nuova condanna dell'Italia da parte della suprema magistratura europea per non aver ottemperato alla direttiva 91/676/CEE che protegge le acque dall'inquinamento dai NITRATI provenienti da fonti agricole.
Sentenza dell'8 novembre 2001.
Secondo la Commissione, "la mancanza totale di informazione indica che gli obblighi in materia di sorveglianza non sono stati osservati" contravvenendo agli obblighi dell'articolo 6 della direttiva.
Una conclusione che è stata condivisa dalla Corte del Lussemburgo e che ha portato alla nuova condanna per inadempienza.
Notizia FLASH
Biocombustibile: cresce la produzione di etanolo e biodisel in Europa.
Dall'inizio degli anni '90 la produzione europea di biocombustibile ha avuto una crescita piuttosto sostenuta. La prima posizione sia per quanto riguarda l'etanolo (fermentazione del grano, del frumento o della barbabietola) sia per quanto riguarda il biodisel (prodotto dai semi rapa o dalla raffinazione di oli di girasole, colza e soia ) spetta alla Francia; all'Italia spetta solo il terzo posto nella classifica del biodisel , in quella dell'etanolo è ampiamente superata da Spagna e Svezia. Oggi nel nostro paese sono solo sei le aziende assegnatarie di quote di produzione, nell'ambito del contingente defiscalizzato.
Non esistono stime ufficiali sul numero degli occupati in Europa nel settore dei biocombustibili, tuttavia dati attendibili parlano che nella sola Francia siano quasi 7000 le persone che lavorano o nel settore agricolo o nei processi di trasformazione.
Tutto questo è doppiamente interessante: tutela dell'ambiente e occupazione, opportunità che potrebbero essere meglio sfruttate dal nostro Paese.
Ci consoli il fatto che a novembre è stato inaugurato il primo impianto stradale italiano per la vendita al pubblico del biodisel ( si trova lungo la superstrada E45 a Pontevalleceppi ) che merita ricordare è privo degli elementi inquinanti tipici dei prodotti derivati dal petrolio.
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