Associazione ALTA VORACITA' - Contro questo Terzo Valico

( Torna all'indice ) - Associazione Alta Voracita' - 02 gennaio 2001

Sinistri incontri a Pratolungo
Terzo Valico. La guerra continua: i commandos di "Carota selvaggia"
sorpresi durante un'incursione in località Pratolungo.


Il 3 dicembre 1991 nasce il consorzio Co.Civ., concessionario del giacimento di danaro pubblico chiamato di volta in volta Alta Velocità, alias Quadruplicamento, alias Alta Capacità, alias Terzo Valico, alias chissà che altro ancora; il 18 dicembre 2000 la concessione viene ufficialmente annullata.
Ma, a quanto pare, ancora si scava.
Il 19 dicembre, il giorno dopo l'uscita di scena (almeno ufficialmente) della concessionaria Co.Civ., ci è stato segnalato un ulteriore caso di "carotaggio selvaggio".
Cioè, come già avvenuto a più riprese le settimane precedenti nella zona di Rigoroso, questa volta a sorprendere nel proprio terreno individui intenti a sforacchiarlo senza alcuna autorizzazione (ad aseguire un prelievo di campioni del sottosuolo mediante carotaggio) è stata una abitante della frazione di Pratolungo. Il Comune di Gavi, da essa interpellato, ha dichiarato di non saperne nulla; la signora ha quindi interessato della cosa la locale stazione dei carabinieri.
Tanta protervia è un'ulteriore spia di una sicurezza che continua a prescindere da leggi e regolamenti.

Mentre "Carota Selvaggia" agisce a suo rischio e pericolo (da quel che abbiamo sentito la nostra gente è sempre meno disposta a tollerare), la Compagnia di politicanti & affini prosegue nella commedia delle parti (si sono tra l'altro verificati in questi mesi dei cambi di ruolo, anche drastici, che hanno messo ben in evidenza l'innata bravura dei protagonisti ).
Dal 27 dicembre 2000 il Carro di Tespi mette in scena il suo ultimo lavoro, che ha richiesto mesi e mesi di preparazione trasversale, dal titolo "la Conferenza di Servizi Istruttoria sul progetto della linea Alta Capacità, tratta Milano – Genova "Terzo Valico"".
Il solo allestimento del dramma è già costato a noi contribuenti dai 130 ai 200 miliardi di lire.
Co.Civ., nella parte del cattivo, è stato sostituito dal debuttante Italferr (probabilmente il vecchio interprete di Capitan Fracassa era ritenuto ormai troppo compromesso e sfiancato dai suoi ripetuti tentativi di violentare Madre Natura e il comune buon senso, occorrevano forze fresche).

Ma non diamo troppe anticipazioni sulla trama, procediamo per gradi:
la sera stessa del 19 dicembre si è tenuto nella sala consiliare del Comune di Arquata l'atteso confronto dei Comitati, uniti nel Coordinamento interregionale contro il "Terzo Valico", con gli amministratori pubblici di Isola del Cantone, Arquata Scrivia, Serravalle Scrivia, Novi Ligure.

Tema del confronto:

a) quale interpretazione dare della nuova legge n. 340/2000 che disciplina la CDS;

b) la mancanza di un nuovo progetto che possa essere sottoposto a istruttoria;

c) la legittimazione del soggetto proponente;

d) l'autonomia della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, anche alla luce della bocciatura del progetto Co.Civ. dello scorso 5 settembre, e il rispetto dell'iter partecipativo.

Grandi assenti le Amministrazioni di di Isola del Cantone, Serravalle Scrivia, Novi Ligure (neanche un rappresentante).
Abbiamo per contro avuto la presenza di un rappresentante del Consiglio comunale di Genova, il vicepresidente, Antonio Bruno; nei suoi interventi tutt'altro che tenero nei confronti del "partito trasversale degli affari" (i nostri Terzovalicisti).

L'introduzione è stata tenuta da Luisa Montecucco e da Stefano Lenzi del WWF Italia che con la straordinaria perseveranza che lo contraddistingue ha esposto per l'ennesima volta le argomentazioni, condivise da tutti noi e comunque frutto del comune buon senso, che i lettori di queste righe conoscono ormai a memoria, per averle sentite decine di volte, ma che non si sono mai volute sentire laddove si coltivano ben altri interessi di quello del viver civile.
Riassumendo: "... Sono tutti concordi a tentare di annullare gli effetti della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.), a passare come un treno sulla volontà dei cittadini e a eludere le osservazioni delle stesse amministrazioni locali. ...".
"... Ambientalisti, comitati dei cittadini e sindacati di base dei ferrovieri denunciano l'ennesima manovra che tenta di superare con una forzatura la pronuncia "interlocutoria negativa" della Commissione VIA sul progetto Co.Civ. e rendere nulle le procedure partecipative previste dal DPCM n. 377/88.
Così, ancora una volta, si tenta di imporre il terzo valico sulla direttrice Genova-Milano, come scelta risolutiva dei problemi delle ferrovie, senza tenere in considerazione gli alti costi e il grave impatto ambientale dell'opera nel già dissestato territorio.
Una scelta che prevede una galleria di 34 Km (più lunga di quella del Monte Bianco), per il costo di 58 miliardi di Lire a Km, che sarà realizzata in circa 10 anni, invece di concentrasi sugli interventi alternativi, prioritari per ristrutturare e ammodernare sin d'ora la rete ligure, con interventi di potenziamento che, secondo i nostri calcoli, porterebbero a un incremento sino a 5 milioni e 400 mila TEUS, intervenendo su: la Pontremolese, la Voltri-Ovada, le due linee storiche dei Giovi e la Savona-Torino", ...".
(n.d.a: curioso il progressivo deprezzamento di questa galleria, passata in pochi mesi, ed in piena inflazione, dagli iniziali 6000 a 3400 ed ora a 2000 miliardi; un'altro paio di bocciature e ce la regalano ).

"... Il Coordinamento interregionale contro il Terzo Valico denuncia una sceneggiata in tre tempi che vede:

1 - un tentativo ... (n.d.a.: fallito il 18 dicembre) ... finalizzato a dilazionare al marzo 2001 l'effettiva rescissione del contratto, a suo tempo definito a trattativa privata, con Co.civ., consorzio costituito per realizzare la linea ad Alta velocità;

2 - la mossa di Italferr che ha trasmesso il 25 novembre ai Comuni interessati la Relazione di Inquadramento "Tratta A.C. Milano-Genova 'Terzo valico' Genova-Novi Ligure" che, a detta della stessa società ricalca nella sua integrità "il progetto già sottoposto a procedura VIA e conosciuto dagli enti" (pag. 15 della citata Relazione);

3 - l'approvazione definitiva il 24 novembre della Legge n. 340/2000, che agli art. 10 e 11 introduce norme di modifica della L. n. 241/1990, le quali limitano l'autonomia della procedura VIA stabilendo il termine di 90 giorni per arrivare a un giudizio conclusivo sui progetti, anche subordinati alla VIA, che siano esaminati da Conferenza dei Servizi. ..."

"... Siamo preoccupati per gli abusi della nuova Conferenza dei Servizi, intesa come uno strumento per abbattere l'autonomia della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale. ...".

Al termine il sindaco Maria Grazia Morando si è dichiarata sostanzialmente d'accordo con quanto obiettato dal rappresentante del WWF (e dei Comitati) a proposito dell'attuale convocazione della Conferenza dei Servizi, ricordando inoltre a tal proposito il testo della sua lettera del 23 ottobre al ministro Bersani.
Per la logistica del sistema ferroviario, con le alternative illustrate, si è invece dichiarata non competente, in quanto l'inizio del suo interessamento alla materia risale solo al 7 gennaio 2000.
Ha comunque anticipato che, come Amministratori piemontesi, "il 22 la Conferenza dei Servizi si aprirà e si chiuderà (chiederemo che si chiuda immediatamente)".
La Conferenza s'è poi tenuta il 27 invece del 22, sarà per questo che non s'è chiusa.

Nel suo intervento il portavoce dell'Associazione "Alta Voracità", il dott. Roberto Stretti, ha per l'ennesima volta evidenziato come questa linea ad Alta Velocità (anche adesso il "nuovo" progetto Italferr parla di 250 km/h) non sia funzionale alla creazione di posti di lavoro nelle nostre aree.
Le nostre aree, come "retroporto di Genova" sono già infatti utilizzabili oggi, intendendosi per "retroporto" il luogo in cui vengono "spaccate" (brutto termine) le merci giunte via mare in grossi colli, per avviarle, nelle pezzature richieste, alle innumerevoli destinazioni finali.
Tale retroporto qui da noi, al pari dei retroporti di Marsiglia, di Amburgo, ecc.. , può tranquillamente essere raggiunto con normali convogli-navetta (anche con carretti a cavalli o a dorso di mulo, se le merci ci sono e si ha veramente voglia di lavorare).
Il supertreno, lanciato con le sue merci a 250 chilometri orari, ci transiterà addosso, senza fermarsi, per raggiungere più velocemente la Germania, che poi ci venderà (a suo vantaggio) quelle stesse merci.
(Continuando così le cose ci chiediamo con che soldi le pagheremo).

Stefano Lenzi del WWF Italia, nel suo intervento finale, ha tra l'altro rimarcato come ci si continui a trovare di fronte ad un progetto anomalo, le cui approssimazioni e pressappochismi, l'insistenza nel ripresentarlo identico, dopo ben due bocciature ed uno stop talmente esteso da costituire praticamente una terza bocciatura, inducono a pensare che i fautori del potenziale "buco nero" agissero convinti di godere di appoggi che sinora comunque nei fatti sono venuti meno.
In esso, seri, convincenti ed esaurienti sia motivazioni che studi e documentazioni sono stati ritenuti superflui; "... un progetto che si trascina dietro l'impronta genetica della sua nascita ...", ha concluso, citando a tal proposito quanto si legge alla pagina 116 del notissimo libro del giudice Ferdinando Imposimato, libro (notiamo noi) che fa molto "in" dichiarare d'aver letto, ma che è stato in realtà letto da ben pochi (il solo possesso dell'opera non è sufficiente).
Citiamo da pag 116 del libro "Corruzione ad Alta Velocità - Viaggio nel governo invisibile" Ferdinando Imposimato, coautori Giuseppe Pisauro e Sandro Provisionato , casa editrice "KOINè nuove edizioni, novembre 1999:
"... Tutti i gruppi imprenditoriali di Tangentopoli erano stati accontentati, eppure vi erano ancora dei problemi, ma anche questi vengono risolti con la costituzione dell'ultimo consorzio, per la tratta più incerta, il Cociv per la Genova-Milano. Un consorzio anomalo, senza una capogruppo, anche se fra le sei imprese che lo costituiscono, il 3 dicembre 1991, i due gruppi più rappresentati sono ...".

Per chi non ha interessi personali nell'ormai decennale tormentone Alta Velocità, alias Quadruplicamento, alias Alta Capacità, alias Terzo Valico, alias chissà che altro ancora, affermare di aver letto il libro e continuare a vomitare idiozie sull'argomento è, come minimo, di cattivo gusto.



Associazione "Alta Voracità - Contro questo Terzo Valico"
Sede: Loc. Vallegge n° 31 Gavi (AL) - cap 15066 - Tel. 0143/64.33.82
E-mail: altavoracita@libero.it - Sito Web: http://digilander.iol.it/altavoracita/


Il presidente - Gualco Gigliola



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