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Max Planck

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Max Planck

 

Nacque a Kiel nel 1858, morì a Göttingen nel 1947. Prediletto dai suoi maestri, fu sempre considerato fin dagli studi liceali una mente chiara, logica e polivalente. Nominato professore di fisica teorica nell’Università di Berlino, si dedicò, soprattutto perché interessato dalle prime lampade a incandescenza, allo studio dei problemi termodinamici connessi con l’irraggiamento. Il 14 dicembre del 1900, con la pubblicazione del suo primo lavoro sulla teoria quantistica, rappresenta la data di nascita della fisica moderna. Il concetto di discontinuità, caratterizzato dal cosiddetto quanto d’azione h, ha mutato infatti la descrizione dei fenomeni microscopici. Proprio per questa teoria nel 1918 Planck ebbe il premio Nobel. Rivoluzionario suo malgrado, egli era quasi convinto che il concetto di quanto fosse solo una “fortunata violenza puramente matematica contro leggi della fisica classica”. A proposito della teoria sull’interpretazione dello spettro del corpo nero, sicuramente al di fuori della logica scientifica del tempo, nelle sue memorie si legge fra l’altro: “L’intera vicenda fu un atto di disperazione… Sono uno studioso tranquillo, per natura contrario alle avventure piuttosto rischiose. Però… una spiegazione teorica bisognava pur darla, qualsiasi ne fosse il prezzo… Nella teoria del calore sembrò che le uniche cose da salvare fossero i due principi fondamentali (conservazione dell’energia e principio dell’entropia), per il resto ero pronto a sacrificare ogni mia precedente convinzione”. Dopo molte sofferenze spirituali e materiali, Planck trascorse gli ultimi anni di vita a Göttingen, dove morì quasi novantenne. A conclusione vogliamo ricordare un passo tratto dalla sua ultima conferenza tenuta alcuni mesi prima della morte: “Chi è addetto alla costruzione delle scienze troverà la sua gioia e la sua felicità nell’aver indagato l’indagabile e onorato l’inosservabile”.

References

  • Realizzato dal Max Planck Institute in occasione del centenario dalla formulazione della teoria dei quanti di luce, presenta una ricca biografia corredata da immagini inedite, da testi e disegni originali. Un archivio molto ricco che illustra non solo la vita privata ma anche quella scientifica nelle diverse fasi e propone materiale bibliografico molto interessante. In tedesco.
  • A cura del museo virtuale della Nobel Foundation, oltre a una breve ma completa biografia, include il discorso tenuto da Max Planck in occasione del conseguimento del premio Nobel nel 1918 per la teoria sui quanti di luce. Tra i materiali presenti il francobollo stampato dalle poste svedesi. In inglese.
  • La biografia si trova in un sito dedicato alla vita e alle opere dei più importanti matematici della storia. Sono presenti molti rimandi alle vite di altri scienziati e a pagine in rete che forniscono ulteriori informazioni, foto e materiali divulgativi. In inglese.