Le onde elettromagnetiche

Il campo elettromagnetico

Il principio di sovrapposizione

La diffrazione

L'interferenza

La polarizzazione

 
 

La diffrazione

  Una delle proprietà più curiose delle onde elettromagnetiche – e comune a tutti i fenomeni ondulatori – è la loro capacità di "aggirare gli ostacoli".
La luce che attraversa una fenditura non si propaga solo "in avanti", come farebbe un corpuscolo materiale, ma tende a espandersi nello spazio, coprendo una regione ben più grande della fenditura attraverso la quale è passata. Questo fenomeno prende il nome di diffrazione, e si manifesta quando le dimensioni degli ostacoli che l'onda incontra risultano paragonabili alla sua lunghezza d'onda. In maniera analoga, se la luce incontra un ostacolo sufficientemente piccolo, non si crea una zona d'ombra netta dietro a esso, perché la luce tende a "richiudersi" per ripristinare il fronte d'onda originario.



Legenda

Wavelength = lunghezza d'onda (in nanometri = miliardesimi di metro)
Slit width = diametro della fenditura (in nanometri = miliardesimi di metro)

Autore: Sergey A. Kiselev e Tanya Yanovsky-Kiselev

 

Nell'animazione si osserva la luce coerente puntata verso la fenditura.

  1. La luce emessa può essere cambiata in tutta la banda visibile utilizzando il cursore sulla sinistra.
  2. La larghezza della fenditura può essere cambiata agendo direttamente sulla fenditura.
  3. Provare prima a fissare la larghezza della fenditura e poi a variare la lunghezza d'onda.
    Osservare poi come cambiano:
    - la figura di diffrazione (cioè l'immagine che si forma sullo schermo illuminato dalla radiazione);
    - il grafico della distribuzione dell'intensità.
  4. Provare a fissare la lunghezza d'onda e poi a cambiare la larghezza della fenditura. Anche in questo caso osservare la figura di diffrazione e l'immagine della distribuzione dell'intensità.

Per capire meglio il significato della diffrazione si pensi a una persona nascosta dietro a un albero. Non è possibile vederla, tuttavia è possibile udirla. Questo succede perché la lunghezza d'onda della luce è di gran lunga più piccola delle dimensioni dell'albero e quindi la luce non riesce a "girarci attorno": essa viene completamente bloccata dall'albero. Al contrario, la lunghezza d'onda delle onde sonore emesse dalla persona è dello stesso ordine di grandezza delle dimensioni dell'albero. Tali onde sono quindi in grado di superare un l'ostacolo, consentendo così di percepire la voce di una persona, anche se nascosta.