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Nacque a Breslavia nel 1882 e morì nel 1970. Si formò
culturalmente nell’Università di Göttingen, dove ebbe come maestri i
famosi matematici Hilbert, Klein e Minkowski. Conseguita
brillantemente la laurea nel 1906, insegnò per alcuni anni a Berlino
e a Francoforte, finché fu chiamato a dirigere l’Istituto di fisica
di Göttingen che, sotto la sua guida, divenne uno dei più importanti
centri di ricerche teoriche e sperimentali degli anni Venti. Fra
i più famosi allievi di Born ricordiamo Jordan, Delbruck, Maria
Goppert-Mayer, Oppenheimer, Weisskoff; fra i numerosi ricercatori,
ormai entrati nella storia della fisica, che per periodi più o meno
lunghi lavorarono nel suo Istituto ricordiamo Compton, Blackett,
Pauli, Heisenberg, Fermi, von Neumann, Wigner, Dirac e molti altri.
Nel 1933, a causa delle leggi razziste del regime nazista, si
trasferì in Inghilterra insegnando per circa vent’anni nelle
Università di Cambridge e di Edimburgo. Le ricerche fondamentali di
Born, condotte principalmente in collaborazione con Heisenberg prima
e con Jordan poi, riguardano, oltre al nuovo formalismo matematico
(meccanica delle matrici) della teoria dei quanti, anche
l’introduzione dei metodi statistici nell’interpretazione dei
fenomeni atomici. Born fu non solo un protagonista di notevole
rilievo nella creazione della meccanica quantistica, ma, come
testimoniano i suoi scritti e la corrispondenza scientifica, deve
essere considerato fra i più coerenti difensori e fra i più validi
propugnatori delle idee e della logica filosofica della nuova
teoria. Fra le sue opere più importanti ricordiamo: Atomic
Physics, che rappresenta uno dei primi trattati (1935), diffuso
in tutto il mondo, di fisica atomica e di fisica quantistica, e
Natural Philosophy of Cause and Chance (1949).
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