<<
metti
tutta la ragione di cui sei capace nel guazzabuglio del cuore
e sfida la vita… >>.
…
odio l’indifferenza, il coperchio della tomba !
Riuscire
– progettazione della memoria
P
R O G R A M M A
Il
programma è per legge.
Non
mi metto fuori legge perché non presento un formale programma già
contenuto nel nome della lista.
PREMESSA
Del
simbolo della lista (due
bimbe allegre che corrono…con
lo sguardo dritto e aperto nel futuro…)
voglio ricordare il tempo della foto (quando
il fotografo colse l’attimo):
inizi degli anni sessanta.
Il
1963-64, per chi scrive, è il periodo di un
passaggio (dalla
scuola media alle scuole superiori)...
allora (scuola
media non obbligatoria!),
il passaggio era particolarmente impegnativo (lo
fu per me!)…
costituiva uno
stacco!
Poi,
il processo che porta alla maturità
(per qualcuno,
attraversando l’immaturità)…
durante il famoso ‘68, che a Lecce arrivò nel ‘69… e che,
personalmente, ho vissuto due anni dopo… nel
1971 a
Firenze (università
di architettura).
Ricordi
·
Il primo
voto (allora si votava a 21 anni): elezioni
politiche 1972, discusso con tre compagni (in casa, a tavolino… da bravi studenti)…
determinato dal consiglio di un anziano genitore: sciati alla
scola e nu capiti nu cazzu…
·
Il
primo
impegno politico diretto (insieme
ad altri)
il referendum del 1974… con comunicazioni pubbliche, in piazza.
·
Il
primo
impegno amministrativo del 1975, con un’ancora ricordata
campagna elettorale e la responsabilità di giovane consigliere
comunale….
Sfidasndo l'età, mi
permetto qualche salto
se
dovessi sviluppare (anche
sommariamente)
il percorso - processo di questo
trentennio (1975
– 2005)
non farei in tempo a presentare né il programma, né la lista…
pertanto, salto;
·
tralascio
anche il riferimento ad un precedente percorso
più ampio (1900
– 1975),
che ebbi modo di analizzare nella tesi di laurea (il
ruolo dell’ente locale nel controllo e nella gestione del territorio:
CARMIANO);
riconosco che sarebbe interessante se interessati riprendessero per i
necessari approfondimenti culturali alcune scelte territoriali e di
localizzazione di opere pubbliche. Che hanno caratterizzato quell’esperienza
storica.
PROGRAMMI
Dal
1993 si vota con il sistema maggioritario; la presentazione del programma
è obbligatoria; è un documento che rimane agli atti del comune per chi
vorrà, un giorno, “recuperare”
la storia locale; il programma di chi vince dovrebbe diventare pratica
politica amministrativa…
Ho
contribuito alla elaborazione di due programmi amministrativi obbligati
dalla legge e rimasti documenti d’archivio comunale:
·
1993
– il programma della lista per
CARMIANO e MAGLIANO (candidato sindaco: BARBAGALLO Pietro)
·
2000
– il programma della lista AMMINISTRAZIONE
DEMOCRATICA (candidato sindaco. MARTENA Arcangelo).
·
Avrei
potuto stralciare (prendi e incolla!) parte di quei due programmi; avrei
finito il mio lavoro prima di iniziarlo.
Ho
voluto richiamare, invece, un altro programma amministrativo:
·
non
obbligato dalla legge;
·
pubblicato
su CARMIANO MAGLIANO INFORMAZIONI
(un
giornale locale che è uscito dal 1977 al 1985);
·
di
una lista chiamata LISTAUNITARIA (proprio così…L
I S T A U N I T A R I A !)…
una lista che, nel
1985,
pretese di competere con sei liste
di partito (PCI
– PSDI – PRI – MSI - DC – PSI):
tutte senza programma o con programma tenuto in tasca (non pubblicato!).
NOTA
BENE
La
LISTAUNITARIA
aveva un difetto non di poco conto (anzi,
un difetto gravissimo!):
i 30 candidati (che
riporto a fine documento, come pubblicati sul giornale locale)
si erano svegliati troppi anni prima, quando i “capi”
(nazionali, regionali
e provinciali) dormivano sonno profondo… si sono svegliati (dopo
vent’anni!)
con una lista UNITARIA delle elezioni europee del 2004, ma ancora si stanno
stropicciando gli occhi…
VOLANTINI
Chi
segue la vita polita ed amministrativa di CARMIANO e MAGLIANO sa che
·
nessuno
si è opposto pubblicamente e documentatamente al Sindaco di Alba nuova (doppia
edizione: 1996 e 2000);
·
ho
prodotto volantini sin dal 1998; molti di questi volantini richiamano
problemi amministrativi.
Non
posso appesantire il programma proponendoli tutti; sintetizzo alcuni
argomenti (interrogativi), stralciandoli dai volantini del 2003 e 2004 (da
quando ho deciso di propormi con una lista, ribadendolo con un volantino,
datato 15/11/2003, che si concludeva: IO Riuscire, aggiungo liberantemente,
tu felice ?).
IDEA:
una e bina
Ho
affermato in altre sedi professionali e di politica professionale (VI
congresso nazionale degli architetti, a Bari, 31/19/2003)
che) il
concorso d’idee è uno strumento formidabile, se la committenza
è illuminata e l’obbiettivo definito; ma anche un concordo d’idee nasce da
un’idea e un obbiettivo iniziale (da approfondire necessariamente);
sintetizzo l’idea di due concorsi di idee…
Maurizio
ARNESANO
Ho
prodotto un volantino il 28 febbraio 2005 (che riproduco integralmente);
sono stato sempre convinto che
·
per
CARMIANO e MAGLIANO, la morte
di Maurizio ARNESANO deve essere un “terribile” messaggio
di cultura della vita;
·
l’impegno
e il ruolo dell’Amministrazione comunale sono insostituibili;
·
per
chi si propone la progettazione della memoria, è un dovere martellare su questo
tasto.
CARMIANO QUALE IDENTITA’
E’ il titolo dello scritto del prof. Mario CALCAGNILE, candidato
nella della lista Riuscire.
Dal PROGRAMMA della LISTAUNITARIA
(Carmiano
Magliano Informazioni - 1985 - anno VII – n° 3)
LA NOSTRA PROPOSTA
Più
che definire un programma che elenca le cose da fare in astratto,
sottoponiamo ai cittadini l’esigenza-obiettivo
che riteniamo più importante e i metodi-strumenti
con i quali vogliamo raggiungerlo:
l’obiettivo
è la partecipazione democratica alla vita amministrativa e la
responsabilizzazione di tutti (elettori ed eletti) nel rispetto dei ruoli
e delle competenze perché Magliano e Carmiano inizino (o riprendano) uno
sviluppo reale.
I
metodi–strumenti che
proponiamo sono cinque:
1.
rispetto
(senza discriminazione di nessun genere) di
tutte le istanze dei cittadini (singoli o di gruppo) con
l’attuazione di tutto ciò che è di competenza del Comune (permettendo
il controllo diretto degli interessati); con l’impegno del Comune per
tutto ciò che è di competenza di altri Enti e organismi; con risposte
scritte e motivate se il comune è impossibilitato ad un apporto
diretto o indiretto;
2.
utilizzazione
e tentativi di utilizzazione di
tutte le possibilità che offrono le leggi nazionale e regionali,
valorizzando le capacità e le competenze di cui dispone il Comune e la
frazione…
3.
portare
gli argomenti al pubblico confronto nei consigli comunali da convocare
obbligatoriamente almeno una volta al mese;
4.
permettere
la massima autonomia al consiglio
di frazione rispettandone puntualmente lo statuto;
5.
informare
gratuitamente la cittadinanza con un periodico
giornale cittadino redatto dalla Giunta municipale con l’apporto di
tutti i gruppi politici presenti in consiglio
LA NOSTRA PROMESSA
Fermo
restando che, come è successo in passato, entreremo
nel merito di tutti i temi della vita amministrativa del paese (dal
generale al particolare: dal Piano regolatore alla lampadina fulminata e
mai sostituita!) e li porteremo al pubblico confronto, riteniamo utile non
presentare (come inutilmente hanno fatto altri ed abbiamo criticato!) un
elenco di cose che “realizzeremo se…”.
Tuttavia
abbiamo ritenuto utile raccogliere tutte le esigenze che i cittadini hanno
espresso e voluto pubblicare su Carmiano – Magliano Informazioni e fare
agli elettori un unica promessa:
la
LISTAUNITARIA
(con la rappresentanza istituzionale che riuscirà ad esprimere) si
impegna pubblicamente a sostenere nel consiglio comunale tutte le istanze
esplicitate in questi anni (che le amministrazioni democristiane hanno
voluto ignorare e disattendere) e tutte le istanze che i cittadini di
Carmiano e Magliano evidenzieranno nel prossimo quinquennio.
IDEA:
una e bina
Due concorsi d’idee: urbanistico –
territoriale ed urbanistico – architettonico.
CARMAGLIANO
Nella
provincia dei 100 comuni, tanto diversi eppure caratterizzati dalla PIANURA da AMARE, CARMIANO
si differenzia e diventa unico
per la frazione MAGLIANO.
Non
esiste, in provincia di Lecce, un’unità amministrativa con due nuclei
urbani così fortemente e storicamente caratterizzati.
Un processuale tendersi e
dividersi è rintracciabile nei segni territorialmente significativi:
·
la ferrovia
(anzi, la variante, apportata al progetto originario, per salvaguardare il
latifondo);
·
il cimitero
(localizzato dopo ampio dibattito scartando altri luoghi: area
Immacolata… zona Turriso…);
·
il campo di calcio
ed altre attrezzature sportive;
·
l’illuminazione
pubblica della strada Carmiano – Magliano;
·
la strana
edificabilità (prevista
dallo strumento urbanistico) su un solo lato della strada.
Il
materiale è abbondante e interessante, unico, per un concorso nel quale
si può ben inserire uno dei principi più complessi ed impegnativi della
nuova legge urbanistica regionale:
la
PEREQUAZIONE
; per la cronaca, è necessario “ricordare”
che, concretizzando la politica
degli acquisti (amministrazione
1985 – 1990), Carmiano è il solo comune della provincia di Lecce
a possedere (per
aver acquistato da più di 15 anni) oltre dieci ettari di terreno,
nell’immediata periferia del paese.
ACCESSO
AL CENTRO
Era un’idea chiara del sindaco MARTENA (primi anni del 1900), la
realizzazione della grande piazza a Carmiano, abbattendo un isolato del
centro antico con problemi igienico e sanitari…
Ricordare
l’idea (documentata in deliberazioni comunali del secolo
scorso) non vuol dire recuperarla e riproporla…
Voglio
semplicemente porre l’attenzione all’accesso (da
via Lecce) del centro antico; gli architetti di Carmiano e Magliano
proposero un concorso di idee al sindaco della prima Alba nuova (1996 –
2000, quando si propagandava la politica dell’ascolto!); si mostrò
entusiasta… ma senza rendersi conto che le idee devono avere le gambe
per camminare: ha il dovere di far camminare le gambe il soggetto che
raccoglie il consenso e deve a non si fece nulla nonostante alcuni
riunioni (senza verbale!); . all’Amministrazione accesso
’ideal’abbattimanto di un isolato di costruzioniinizio
Maurizio
ARNESANO
Un
volto che grida responsabilità
Carmiano ha un volto.
Il
sindaco degli anni ‘60 si è posto (da tempo) questo problema titolando
una pubblicazione.
Scavando
nella storia dell’ultimo quarto di secolo, Maurizio
ARNESANO caratterizza tantissimi volti; sintetizza tragicamente il bisogno
di vita (giovane speranza che si muove in altri spazi) e il mistero
della morte; è un volto
che chiama alla responsabilità l’istituzione democratica di uno dei
tantissimi piccoli comuni d’emigrazione (ormai secolare!) e di recente
complessa immigrazione.
Propongo
all’attenzione di chi legge quanto scritto (e pubblicato su CARMIANO MAGLIANO INFORMAZIONI
- febbraio 1985) col titolo MAURIZIO
ARNESANO – cinque anni dopo.
<<
Il giornale locale non ha nulla da dire sui vivi se scrive di morti
>>.
Quanto
sapore di stupidità in questa frase che aveva la pretesa di essere una
battuta!
La
domanda << non pensate di accrescere il dolore dei familiari
scrivendo di morte ? >>
(fatta con molto rispetto e con dubbio sincero) merita senz’altro
risposta e considerazione.
<<
Si >>; per un parente (pensiamo alla mamma!) un riferimento al
proprio defunto è senz’altro un’aggiunta di dolore; altre piccole
grandi gocce in un mare sconfinato di pianto…: essere consapevoli di
questo non vuol dire ammettere un certo ”sadismo”!
Sono
convinto che il diritto alla vita vince la morte e il ricordo, il parlare,
lo scrivere, anche il dolore (in tutte le sue forme di espressione!)
segnano la presenza di chi non c’è più…
La
morte, l’atto del morire è forse l’opera più coinvolgente: ecco
perché la morte del giovane è un richiamo violento alla consapevolezza
della vita, alla necessità di coglierne l’intensità… ecco perché la
morte del nonno di Carmiano (100 anni!) è una speranza di vita che ti
impone di coniugare l’intensità alla durata…
Quanti
dubbi e interrogativi davanti al mistero!
Ma
quanti auto-imperativi per andare avanti!
A
me piace questo: << metti
tutta la ragione di cui sei capace nel guazzabuglio del cuore e sfida la
vita… >>.
Parole!
Certo.
Usiamo
le parole per lasciare tracce di vissuto…quante volte al conoscente che
porta le condoglianze e domanda <<…ma com’è stato? >> la
voce ripete l’accaduto, l’irreparabile… parole, ricordi, dolore…
la volontà di sconfiggere la morte facendo vivere o rivivere almeno
l’ultimo atto!
Dopo
la solidarietà, dopo i manifesti, dopo il corteo… il lutto si chiude
nella casa: la sua stanza, il suo letto, il suo libro, le sue abitudini…
poi, col tempo, trova riposo: ai manifesti, altri manifesti; ai cortei,
altri cortei… rimane il guazzabuglio del cuore dei parenti (pensiamo
alla mamma!) che lotta col tempo e sussulta anche al bisbiglio di un
richiamo…
Sono
convinto che la morte è “utile” se parla alla singola coscienza; sono
convinto che, comunque, non si colma il vuoto e il senso d’impotenza; ma
un giornale locale ha anche il dovere (a rischio di rinnovare dolore!) di
far vivere o rivivere nelle case anche la morte, soprattutto l’atto di
morte del giovane…
Quando,
poi, l’atto di morte ha una mano omicida (ancora ignota!) <<far
vivere o rivivere la
morte>>
è dovere dell’intera comunità e non soltanto di un giornale cittadino.
Il
6 febbraio è il 5° anniversario dell’assassinio di Maurizio Arnesano.
Il
paese, sconvolto, partecipò al funerale.
Poi,
silenzio.
Si
tace perché Maurizio riposi in pace o perché riposino in pace le nostre
coscienze ?!
Si
tace per delicatezza nei confronti dei parenti, per rispettare il loro
dolore ?!
o
per coprire la viltà e l’incapacità di un paese che accetta la morte
(senza perché) di un suo cittadino e ha paura di manifestare la propria
rabbia sia pure impotente ?!
Rispondono
all’interrogativo iniziale: << si, scrivere di morte è rinnovare
il dolore, ma anche il dolore documenta la sfida alla morte: odio l’indifferenza, il
coperchio della tomba! >>
CONCLUSIONI
Quanto
scritto sarebbe giudicato (giustamente)
non organico,
se dovesse essere valutato da una commissione
d’esperti; se, immeritatamente, fossi componente di tale
commissione, sottoscriverei tale giudizio.
L’organico
programma amministrativo comunale
·
che
parte dal bilancio: entrate e uscite (ordinarie
e straordinarie… risorse trasferite… un tempo, le famose partite di
giro… i tanti discussi contributi …);
·
che
si conclude con il sempre vivo manuale CENCELLI: il peso delle cariche,
coperte dai criteri e da due parole (COMPETENZA
e DISPONIBILITA’ esageratamente abusate);
spetta
ai candidati sindaci che hanno progetti di vittoria e di governo.
Maturata un’esperienza quindicinale di consigliere comunale (1975
al 1990),
convinto che l’elettore (di allora!) si è sentito rappresentato, nel 2005 voglio:
·
intanto,
dire quello che penso a
viso aperto
ed essere elettore di me stesso;
·
possibilmente,
nell’istituzione consiglio comunale, rappresentarmi;
·
rappresentare
il voto di liberi elettori (non
impegnati in altre liste).
Al
cittadino interessato (indipendentemente
dal suo libero voto dichiarato),
offro una sola garanzia: INFORMAZIONE,
documentata e pubblica.
Durante
la campagna elettorale, all’attenzione dei cittadini di CARMIANO e
MAGLIANO porrò (pubblicamente
e per iscritto)
tantissimi
PERCHE’;
a tali perché ·
tenterò
di dare risposte in base a scienza e coscienza;
·
chiederò
agli altri candidati Sindaci un pubblico confronto (se
vorranno prendermi in considerazione…).
I miei PERCHE’ riguarderanno temi specifici di politica locale, in rapporto
all’esperienza amministrativa che misura, ormai, un lasso di tempo non
trascurabile, quindi una memoria… progettabile se trova interlocutori interessati, che possiedono la
risorsa tempo
(l’unica risorsa vera!).
Riuscire
è una bella sfida soggettiva per chi vuole avere un
passo nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro…
Indipendentemente
dal risultato positivo elettorale (dovrò
misurare soltanto il grado di tale positività!),
alla fine, potrò dire, quanto già affermo (citando,
ancora, la canzone…):
i
miei giorni li ho vissuti.
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