IL NUOVO RISVEGLIO

Giornale Murale Indipendente iscritto al n.154 R.S. del Tribunale Patti

Direttore Responsabile: Giuseppe Restifo

Redazione: Via Gramsci, 12 - 98067 RACCUJA

 Giornale Murale n.7 chiuso il 29.05.2002

La situazione

 

    Ieri, a Pratica di Mare – Roma – è stato firmato tra BUSH, Presidente USA, e Putin, Presidente russo, l’accordo per l’ingresso della Russia nella N.A.T.O..

    La NATO è un'associazione militare che, a suo tempo, era sorta per fronteggiare la potenza dell’Unione Sovietica.

    Cambiano i tempi, cambiano le alleanze.

    Nella giornata di ieri, Roma e dintorni sono rimasti paralizzati: sono stati cancellati voli aerei, è stato alquanto limitato il traffico stradale anche all’interno della città, sono stati posti in allerta gli Ospedali, sono stati mobilitati uomini rana lungo la costa, migliaia e migliaia di militari sono stati impiegati per la sicurezza, assieme a 250 agenti del seguito Bush.

    Tutto blindato per la sicurezza: non si doveva correre, giustamente, alcun rischio.

    Così, si dice che è finita la guerra fredda, pur se ancora il contrasto resta su diversi punti, tra USA e Russia.

    Se quest'accordo favorirà la pace anche in altre parti del mondo e non sarà, invece, un accordo militare allargato contro qualcuno, può giudicarsi positivo.

    Ma, attenzione, è sempre un accordo militare!

    Non crediamo di poter giudicare immediatamente positiva la proposta di far entrare la Russia nell’Unione Europea, perché si perderebbe, quasi, il senso di una Unità Europea politica-economica come ci è stata proposta e, soprattutto, se l’iniziativa parte da Berlusconi.

    Qualche giorno fa era stato firmato un accordo per il disarmo nucleare "equilibrato". Cioè, un accordo per la eliminazione di una sola parte degli arsenali nucleari.

    Gli scienziati avvertono che con sole VENTI delle CINQUANTAMILA testate nucleari che restano, si potrebbe "oscurare il sole".

    Quindi, buono ogni atto per la pace, ma ancora siamo ben lontani dal desiderio dell’umanità di allontanare completamente la paura della guerra nucleare.

 

Elezioni amministrative in Italia.

    La grande stampa dice che tutti si dichiarano vincenti, ma tace che vi è stata una inversione di tendenza rispetto alle ultime elezioni, soprattutto, dove la sinistra si è presentata unita.

    Infatti, la sinistra è in lieve crescita quasi ovunque, com'è in lieve perdita la Casa delle Libertà.

    Certamente, essendo elezioni amministrative e parziali, non possono servire come test politico generale.

    Ma la tendenza, dopo un anno dalle politiche, ha un suo forte significato.

 

    Per tangentopoli numerosi arresti effettuati a Potenza.

    Anche per due deputati, Angelo Sanza di Forza Italia e Antonino Luongo dei DS, sono stati chiesti gli arresti, perché nell’"affare" avrebbero avuto una loro parte.

    La fame di denaro di tanti amministratori, imprenditori, funzionari, faccendieri e politici, purtroppo, non si arresta.

    Il governo Berlusconi, da parte sua, più che gli affaristi, vuole scoraggiare i magistrati.

 

    La crisi della FIAT, che è anche crisi del sistema capitalistico, preoccupa molto gli economisti italiani e incide abbastanza nell’economia nazionale.

    Ma, come sempre in questi casi, i più preoccupati sono i lavoratori.

    Alcune migliaia di operai rischiano di perdere, da un giorno all’altro, il posto di lavoro.

    Chi paga le crisi, purtroppo, è sempre il lavoratore.

    Mai il capitalista.

 

    A Palermo, Miccichè, sottosegretario di Forza Italia e Cuffaro, Presidente della Regione, ex democristiano, gongolano per avere strappato nelle recenti elezioni amministrative qualche Comune, notoriamente di mafia, alle sinistre.

    La vocazione mafia, dunque, ha vinto.

    Nel resto dei Comuni, complessivamente, le cose sono rimaste, presso a poco, come erano prima.

    I rappresentanti di centro-destra sono, comunque, contenti e contenti resteranno fino a quando il popolo siciliano resterà insipiente, cieco e insensibile alla disamministrazione, agli sperperi, alle scelte clientelari e ad una politica che strozza le autonomie e le finanze locali, provocando l’aumento delle tasse comunali per i servizi.

   A Raccuja, terminate le elezioni, è finita l’avvilente forzatura propagandistica del centro destra e dei diessini in particolare, basata sulle menzogne e sulle falsità e sul pettegolezzo; non è finita, però, la campagna ingiuriosa, vile e infondata di sana pianta, contro le persone e contro quella parte della sinistra che con coerenza porta avanti la sua battaglia contro il tradimento politico dei diessini che sono felici e contenti per l’inciucio con Forza Italia e con i democristiani doc, astoniani.

    Fanno pena i loro abbracci, specialmente quando partecipano, dopo 56 anni di unità nella sinistra, alcuni vecchi compagni che tante lotte hanno condotte in passato contro la prepotenza democristiana alla quale ora si è aggiunta l’arroganza berlusconiana.

    Dell’esito elettorale ne parliamo in altra parte del giornale e per quanto non potrà avere spazio in questa edizione circa le cronache elettorali, come promesso, ne parleremo nei prossimi numeri.

    Raccuja 29 maggio 2002

                                                                                                                            F.Barone


RACCUJA

Cronache… pre-elettorali commentate

 

    In merito agli ultimi comizi del venerdì sera, 24 maggio, possiamo dire quanto appresso:

    Hanno parlato oratori di tutte le tre liste.

    Prima, quelli della lista numero TRE: Adornetto, Lapoli, Mastrantonio Santi, Gaudio, Tuccio Franco e Mastrantonio Catena.

    Soliti appelli, e richiami al programma.

    Autodifesa di Adornetto; rammarico di Lapoli per la mancata unità della sinistra, considerata solo temporanea; richiamo agli ideali socialisti di Mastrantonio Santi; provocazioni di Gaudio con menzogne e malignità personali.

    A proposito di questo signore diessino, il più tempestoso, quasi quasi, c’è da compatirlo, poveretto, perché non è in grado, da solo, di capire o di interpretare certi miei scritti e, facilmente, si fa infinocchiare dal suo viscido capo che lo manda allo sbaraglio tirando la pietra e nascondendo la mano, come fa con tutti i suoi "discepoli".

    L’ho detto già, non si riferiva a nessuna persona quello ‘’strabico e peloso’’ del mio volantino; come ho già detto che è difficile farlo capire a un cretino, ad un ignorante e, tanto peggio, ad un letterato malvagio e in mala fede.

    Gaudio non può capire che un versamento di quota sociale, non può essere prelevata da nessuno, né tanto meno, può essere oggetto di truffa.

    Pertanto, non lo querelo, sarebbe tutto sprecato.

    La sua e quella di altri, come lui, stupida, tentata speculazione, da sola si condanna come tale ed assegna non solo la qualifica di ignorante, ma anche quella di farabutto.

    Il Sig. Franco Tuccio, anch’egli certamente imbeccato dal capo, ha cercato di strumentalizzare la cara memoria del compagno Saitta.

    Il compianto Filippo, non stava da quella parte: né dalla parte dei comunisti di ieri, né da quella degli ex comunisti di oggi, né, tanto meno, dalla parte dei democristiani più o meno doc e né dalla parte di Forza Italia. essendo egli stato sempre un socialista di sinistra. Nel 1980, spaccata la sinistra, i comunisti della setta locale di allora, volevano liquidarlo dalla Camera del Lavoro; ma poiché lavorava e aveva sempre lavorato, senza partigianeria, senza faziosità e senza settarismo, con abnegazione e costante dedizione ed impegno, egli ha vinto e non ci sono riusciti.

    Ora, i convertiti diessini, meschini, neo profanano la memoria e ritengono che ogni loro bassezza abbia titolo in una campagna elettorale.

    La candidata a sindaco, Signorina Mastrantonio, ha, ancora una volta confermato che non ha alcuna esperienza, che ha abitato fuori, ma che per amore del paese ogni domenica è venuta a Raccuja per la quale prova grande amore. Nulla da dire, tranne che non riusciamo a immaginarcela, proprio per l’inesperienza amministrativa, sindaco all’altezza del compito.

    Poi è stata la volta del sindaco uscente che ha ripestato tante cose già dette e che si è difeso da un volantino anonimo suscitando l’ilarità di tutta la piazza.

    Ha confermato la sua volontà di vincere le elezioni, ma la sua volontà è alquanto insufficiente. Non se ne rende conto e non ha letto il nostro commento ai suoi discorsi pubblicato nell’ultimo numero di questo giornale.

    Lo ha seguito Tripoli Michele, tesserato ds, ma dissidente in queste elezioni, che ha, come nel precedente comizio, fatto un discorso serio e concreto, forse il più apprezzabile di tutta la campagna elettorale, ma, purtroppo, sprecato nell’attuale contesto politico.

    E’ toccato poi alla prima lista, uniti per Raccuja.

    Hanno parlato: Previti per fatto personale, Giambrone, Claudio Leccio, Peppe Barone, Carlo Martella e Salpietro Cono.

    Appello a votare la loro lista, dichiarazioni di impegno a lavorare per Raccuja, al di sopra di ogni interesse di partito o personale, garanzia di unità della lista.

    Ha alquanto inciso la contestazione di Salpietro alle accuse di ostruzionismo e alle affermazioni del sindaco Merendino che i bilanci gli sono stati votati a settembre per impedirgli di fare l’estate raccujese.

    Con date e numero delle delibere consiliari, Salpietro ha dimostrato che Merendino ha detto il falso in quanto tutti i bilanci sono stati sempre approvati prima di aprile, escluso uno che è stato approvato in luglio perché consegnato in ritardo al Consiglio comunale.

    La gente avrà finalmente capito quante menzogne ha sciorinato il beato ormai ex sindaco.

    La pioggia a raffiche ha accompagnato la manifestazione elettorale, ma tutti gli ascoltatori hanno saputo resistere e inzupparsi.

    Ora, il confronto di piazza è finito, la "palla" passa direttamente agli elettori.

    Raccuja 25 maggio 2002

                                                                                                        f.barone


RACCUJA

CRONACA……. POST……. ELETTORALE

 

    Diciamo subito che la vittoria elettorale "ufficiale", per noi è dubbia.

    E non perché, come dice qualche cialtrone o cialtrona, non vogliamo accettare la sconfitta, ma perché, come sempre abbiamo fatto, vogliamo difendere innanzi tutto la verità e la democrazia e non intendiamo accettare supinamente alcuna eventuale illegalità o, peggio, alcun eventuale imbroglio elettorale, quando persistono sospetti di irregolarità ed incertezze.

    Chiediamo, infatti, chiarezza e a questa richiesta non dovrebbero opporsi gli avversari; la chiarezza serve anche a loro, per fugare ogni dubbio, se si vuole amministrare serenamente.

    Ufficialmente, avrebbe avuto la maggioranza la lista numero TRE, ’’concordia e sviluppo’’ (diessini , Forza Italia ex democristiani doc, astoniani).

    Diciamo "avrebbe" perché non ne siamo affatto convinti.

    Oltretutto, 455 voti su 1018 voti validi, non sono affatto la maggioranza.

    Ed, inoltre, si sa che tanti voti contestati, non potevano essere assegnati alla lista numero TRE e che diversi altri voti, dichiarati nulli, andavano, invece, assegnati alla lista numero UNO.

    L’annuncio della vittoria, d’altra parte, è stato dato quando la lista n. TRE era avanti solo di un paio di voti rispetto a quelli della lista numero UNO, ma vi erano ancora da assegnare i voti di circa quindici schede che, violando le prescrizioni di legge, erano state ammucchiate, da parte, senza alcuna decisione di annullamento o di assegnazione del voto, al momento dello spoglio.

    Ci domandiamo: si era sicuri che tutti i voti delle quindici schede accantonate sarebbero stati considerati nulli dal Presidente del seggio, per potere annunciare innanzi tempo la vittoria?

    Ma, poi, che fine hanno fatto i voti delle quindici schede? Sono stati considerati tutti nulli?

    Non lo sappiamo!

    Perché il Presidente della Prima Sezione elettorale, che, illegalmente, aveva ammucchiato le schede, da parte, senza pronunciarsi su di esse all’atto dello spoglio, quando tutte le altre schede dell’urna erano state scrutinate, verso le ore 20, lunedì sera, ha ordinato lo sgombro di tutti gli elettori presenti nella sala del seggio, dicendo che disturbavano (c’è da dire che erano rimasti lì per ore, durante tutto lo scrutinio ed, evidentemente, non avevano disturbato affatto), cosicché il seggio è rimasto a porte chiuse, fino alle ore 22, circa.

    Cosa è avvenuto, in tale seggio, nel frattempo?

    Non lo sappiamo.

    E non lo sappiamo, anche perché alcuni rappresentanti di lista non c’erano più all’interno della Sezione ed a qualcuno, perché supplente, è stata contestata la presenza.

    Ci chiediamo: il Presidente del seggio, senza alcun elettore presente in sala, perché fatto uscire, (e poteva farne entrare anche pochi tra quelli che lo chiedevano, se temeva disturbi), poteva procedere all’esame delle circa 15 schede, illegalmente ammucchiate e messe da parte, fuori dall’urna, lasciate senza esito all’atto dello spoglio, e stabilire e dichiarare nullo il voto o assegnarlo alle liste?

    Quale legge vuole che lo scrutinio vada fatto senza la presenza nel seggio, di elettori? Tanto più che gli elettori, oltre a quello di assistere, hanno pure il diritto di intervenire?

    E perché è stata adottata questa procedura, cioè l’esame delle schede senza presenza di elettori e a porte chiuse?

    Eppure, sappiamo e siamo testimoni che, proprio poco dopo le ore 20, allo stesso Presidente è stato notificato un ricorso-contestazione da parte di alcuni elettori, contro questo modo di procedere.

    Tale ricorso, il Presidente, non lo ha tenuto in nessun conto, non lo ha verbalizzato, e, malgrado questa contestazione, ha continuato stranamente nel suo operato, tenendo la parta chiusa.

(Pubblichiamo copia di tale ricorso-contestazione in altra parte del giornale).

    Fatto sta, che in questa prima Sezione i voti dichiarati nulli risultano n. 26, -corrispondenti a n.26 schede, dunque- (quasi il 5% delle schede votate nella Sezione), mentre nelle altre Sezioni i voti nulli risultano solo n.2 (0,01%) nella seconda Sezione, solo n.3 (0,05%) nella terza Sezione e solo n.6 (0,019%) nella quarta Sezione.

(La cosa ci stupisce alquanto, perché, mai, in tutte le altre passate elezioni, in questa Sezione si è registrata una tale abbondanza di voti nulli).

    Dopotutto, relativamente alle operazioni elettorali del 26, 27 e 28 maggio 2002 per l’elezione del Sindaco e del Consiglio comunale di Raccuja, la gente si pone tante inquietanti domande:

- Subito dopo la fine dello scrutinio, pomeriggio del giorno 27, il Presidente della Sezione di Campo-Melia, parente, forse, del Presidente della prima Sezione, quando ancora nelle altre Sezioni lo scrutino era appena cominciato, telefonando a qualcuno, ha comunicato che al 99% avrebbe vinto il candidato a Sindaco Mastrantonio.

Con quale metro ha misurato, molto prima del tempo, tale risultato?

- E’ vero che nella Prima Sezione (Scuola elementare del centro) a tanti elettori sarebbe stata consegnata per votare, una scheda senza firma e timbro dell’Ufficio elettorale?

    E quando, a che ora e a quanti?

- E’ vero che nella mattinata di domenica 26, per qualche tempo, fatta sgombrare dagli elettori la sala del seggio, la porta della Prima Sezione elettorale è rimasta chiusa? E, se è vero, perché?

- Perché il Presidente della Prima Sezione elettorale ha respinto -perché, secondo lui, tardiva- la proposta di conservare l’urna delle votazioni della sua Sezione, alfine di consentire, eventualmente, a chi di dovere, il controllo della regolare apposizione dei sigilli di chiusura?

- Ed ancora, perché nella serata di lunedì 27, lo stesso Presidente della prima Sezione, ha fatto sgombrare, come detto più sopra, la sala delle votazioni, prima di esaminare le schede in contestazione?

    Noi, purtroppo, a queste domande non possiamo rispondere.

    Naturalmente, conoscere tutta la verità ci farebbe tanto piacere, anche per chiarirci e toglierci ogni dubbio.

    Al Presidente delle Sezioni elettorali riunite, il giorno 28, è stato presentato dai Delegati della lista numero UNO, un ricorso in cui si evidenziano diverse irregolarità. (Di esso, per opportuna conoscenza della gente, pubblichiamo copia in questo numero del giornale).

    Certamente, sarebbe interessante che a tutti i suesposti quesiti venga data una risposta e che abbiano un esito i ricorsi presentati, senza che si irriti o si opponga la lista numero Tre, se non ha nulla da nascondere e se, come noi, desidera chiarezza e, soprattutto, se non si vuole partire nell’incertezza.

    Si può parlare di imbrogli elettorali?

    Bisogna assolutamente derimere questo forte dubbio!

    Comunque, le Autorità sono state informate.

    Ci sarà un seguito o bisogna ricorrere al TAR?

    Non possiamo prevederlo.

    Il nostro, vuole essere solo un servizio giornalistico.

    I dati ufficiali dei risultati elettorali li pubblichiamo a parte (risultati elettorali 26 e 27 Maggio 2002 a Raccuja)

    Il discorso, comunque, non lo consideriamo chiuso.

    Raccuja 29.5.2002

                                                                                    Francesco Barone


 SPIGOLATURE

-Un diessino di complemento diceva di essere incazzato e preoccupato per le minacce che sarebbero state fatte in piazza contro gli impiegati comunali, dai candidati della lista numero uno.

Pregato di precisare, ha specificato che Carlo, in un comizio, aveva detto che "gli impiegati devono lavorare".

Questo invito o, se volete, ammonimento, secondo il diessino, costituisce una minaccia contro la libertà, una volontà di totalitarismo.

Guarda, guarda…. che interpretazione si utilizza per fare propaganda elettorale contro la lista numero uno, non avendo altro da dire. Addirittura,….perbacco!, si vuole difendere qualche poltrone (e sappiamo tutti che non ce n’è solo uno) che viene stipendiato, senza alcun merito, con le tasse e le imposte che pagano i cittadini.

 

-In merito agli arresti di Potenza per tangentopoli, il "giudice ragazzina", Gerardina Romaniello, accusata da Cossiga di "esibizioni fanciullesche" ha fatto la seguente considerazione: "In questa inchiesta la corruzione è apparsa come una prassi ordinaria seguita da tutte le persone coinvolte. A me è apparsa come un cancro che corrode il tessuto sano dell’Italia. Ci vorrebbero più attenzione e più energia da parte dello Stato. Perché la corruzione uccide un settore nevralgico della nostra vita, annulla la competizione e attenta al tessuto sano del Paese".

-Ad Arcore, il paese di Berlusconi, è in testa nelle elezioni comunali il candidato del centro-sinistra. Si tornerà a votare il 9 e 10 giugno per il ballottaggio. Se vincerà un Sindaco di centro-sinistra, Berlusconi cambierà residenza?

Speriamo che la cambi!

                                                                                                                            La redazione

 

    Pettegoli anche noi

Diventiamo pettegoli o di più, anche noi, qualche volta; non per offendere le persone, ma per ristabilire la verità.

Uno del covo Piazza 2 giugno, mascalzone e indegno, in Ufficio distintosi per poltroneria, ha insinuato che avrei sottratto dagli Uffici comunali una copia delle Istruzioni per la elezione del Sindaco, dei Consigli comunali e provinciali in Sicilia.

Completamente inventata e falsa la notizia!

Come si può giudicare e classificare uno che mentisce così spudoratamente?

Basta, ……mascalzone e indegno?

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

Dedicato alla Signora BB, appartenente ad altro covo.

Con incandescenza ed atteggiamento scalmanato, la signora BB, ieri era euforica tra gli impiegati, non per elogiare i vincitori, ma per inveire smodatamente e falsamente contro di me.

Sosteneva che durante la mia amministrazione, c’era il terrore negli Uffici e tra gli impiegati comunali.

Evidentemente, secondo Lei, ero io che terrorizzavo ogni cosa.

Ebbene, come tutti sanno, è completamente falso.

Allora, gli impiegati lavoravano, erano seri e responsabili, non erano una pletora di pettegoli nullafacenti e i servizi funzionavano a puntino.

I miei rapporti erano ottimi con tutti i dipendenti comunali e, quasi ogni domenica, pagando alla romana, si andava a mangiare assieme, fuori comune.

Si informi e si corregga, la signora.

Si corregga e si calmi anche in merito al suo annuncio, che avremmo fatto denuncie contro alcune persone del seggio della prima Sezione elettorale.

E, soprattutto, non propaghi notizie false e tendenziose, perseguibili anche penalmente. La smetta!

Per me è chiuso questo pettegolezzo e basta questo richiamo.

Se a Lei non basta, significa, semplicemente, che vuole essere recidiva.

Raccuja 29 maggio 2002

                                                                                                                            francesco barone


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