TRANI



   
 

 

 

Secondo un’antica leggenda, Trani fu fondata da Tirreno, figlio dell’eroe omerico Diomede: con il nome di Turenum, la città è ricordata per la prima volta nella tabula Peutingeriana, famoso itinerario romano del III o IV secolo dell’era cristiana, per cui le sue origini possono farsi risalire ad epoca non posteriore al III secolo. Notizie sicure sulla storia di Trani si hanno dal IX secolo quando, dopo la distruzione di Canosa da parte dei Saraceni, la città fu dichiarata gastaldato e divenne sede della cattedra vescovile.
Nei secoli X e XI, Trani si affermò come emporio commerciale tra il Levante e gli altri stati d’Italia, determinando la fioritura di colonie di genovesi, amalfitani e fiorentini stabilitisi nella città per le negoziazioni commerciali. Fu in questo periodo che, nel 1063, godendo Trani di autonomia amministrativa, si ebbe la promulgazione degli “Ordinamenta maris”, ritenuto il più antico codice commerciale marittimo del Medioevo.

Anche l'epoca delle crociate fu , per la città pugliese un periodo di grande floridezza in quanto poiché si assistette ad un notevole incremento dei traffici marittimi e commerciali con i mercati orientali.

Nel 1137, alleata con Bari, Melfi e Troia, resistette  a Ruggero II , re di Sicilia, che però poi riuscì a  sottometterla stabilmente nel 1139.

La prosperità economica di Trani continuò anche sotto Federico II di Svevia, quando vennero eretti i monumenti più insigni della città: la Cattedrale romanica, definita la “regina delle cattedrali di Puglia”, il Castello Svevo, poderosa costruzione dalle forme tipiche dei manieri medievali, la singolare Chiesa dei Templari (oggi Ognissanti), Santa Maria di Colonna. 

Coinvolta nella lunga lotta  fra Angioini, Durazzeschi e Aragonesi per il trono napoletano parteggiò ora per l'uno ora per l'altro subendone le ovvie conseguenze.

Occupata dai veneziani sul finire del secolo XV venne ceduta dalla Serenissima a Carlo V nel 1530.

Con l'istituzione del vicereame spagnolo nel Napoletano la città perse la sua antica importanza militare ma assistette al fiorire di studi giuridici e letterari ( Accadiemie degli Oziosi e dei Pellegrini ) soprattutto per impulso di Filippo II. Nel 1799 fu conquistata e messa a sacco dai francesi.

Notevole, da sottolineare, l'importanza della comunità ebraica che si concretizzò anche nella costruzione di ponderosi edifici civili e di cui oggi è visibile, in modo integrale, solo una piccola parte ivi compresa una delle sinagoghe .

Trani, che è stata Capoluogo della terra di Bari dal 1586 al 1808, è stata sede di tribunali civili e criminali con giurisdizione su tutta la provincia e, dal 1861 al 1923, della Corte di Appello dell’intera regione pugliese.

Oggi  è importante centro commerciale dotato di un buon porto naturale ed attivo centro agricolo. Nel settore industriale occupa un posto di preminenza in quello estrattivo e della lavorazione della pietra da costruzione, "pietra di Trani", ma annovera anche industrie olearie, maglifici, calzaturifici, abbigliamento, metalmeccanica e prodotti chimici.

E' anche stazione balneare, Lido di Colonna, e patria di Giovanni Bovio. 

 

  

 

   

 

Gonfalone

Trani, scorcio panoramico

VAI A CATTEDRALE

Cattedrale

Sinagoga, interno

Tracce della presenza ebraica

Cattedrale,formelle portale

Castello

Bassorilievo

Cattedrale, facciata e campanile