Si tratta di una specie dichiarata prioritaria per la conservazione nell'Unione Europea e passata negli ultimi 30 anni da circa 150 mila coppie ad appena 12 mila, 15 mila in Europa. Le Murge ospitano una popolazione tra le più numerose d'Europa formata da circa 800-1000 coppie.

Il Grillaio si nutre principalmente di ortotteri come grilli e cavallette, numerosi soprattutto nelle aride e pietrose distese di vegetazione erbacea che caratterizzano vaste aree dell'Alta Murgia. In questi luoghi è facile incontrarli mentre cacciano in gruppi più o meno numerosi. Perlustrano il territorio dall'alto di un posatoio o più frequentemente in volo, con la tecnica dello "spirito santo" così denominata perché i falchetti restano immobili librandosi nell'aria quasi come sospesi, per poi picchiare sulla preda all'improvviso.

Le aree coltivate come seminativi costituiscono, invece, una limitata fonte di preda per il Grillaio, soprattutto dopo la trebbiatura.

La presenza del Grillaio sulla Murgia rappresenta un perfetto connubio tra architettura e natura. Ma i guai non mancano. Ristrutturazioni poco rispettose chiudono buchi e cavità, lo sviluppo urbano, l'industrializzazione e la messa a coltura sottraggono importanti aree trofiche alla specie.

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