La Chiesa di Santa Chiara |
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Nel
1519, il nobile altamurano Antonio de Cobutijs destinava con lascito
testamentario tutti i suoi beni per l'edificazione di un monastero e di
una chiesa dell'Ordine di Santa Chiara. Nel 1530, tuttavia, veniva
edificata solo una piccola cappella con oratorio cui era annesso un
beneficio di ricca rendita che veniva assegnato a cardinali e canonici non
altamurani. Negli anni 1667-1679 fu realizzato l'edificio monastico con il
consenso di Papa Alessandro VII. Consacrato il 15 novembre 1682, il
monastero è ancora oggi occupato dalla comunità di Clarisse. Ubicato intra
moenia, lungo l'asse viario Cattedrale-Porta Foggiali, è chiuso
all'esterno da una serrata cortina muraria segnata al centro da uno spesso
cordolo di pietra definita in alto da un grosso cornicione stondato a
beccatelli. All'interno, nonostante i numerosi e recenti rimaneggiamenti,
sono visibili il chiostro, il refettorio, il cenacolo e il parlatorio. La
facciata della chiesa completata negli anni 1705-1706 è scandita in due
ordini da un aggettante cornicione e animata da nicchie con statue
raffiguranti l'Immacolata, San Francesco e Santa Chiara. Il campanile,
ricostruito negli anni 1722-1723 a causa di un precedente terremoto, è
caratterizzato dal gioco contrappuntistico dei due diversi tipi di
bugnato. L'interno, ad aula unica con nicchie laterali, non si discosta
dalla tradizione architettonica dell'ordine, scarsamente interessato a
formule innovative. L'arredo è costituito da cornici, porte, soprapporte
e pulpito in legno intagliato e policromato, tradizionali nel disegno ma
di pregevole fattura, presumibilmente opera di maestranze lucane. |