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Bilanciare le seguenti reazioni
redox (19/09/2002):
2)
As2O3
+ SnCl2
+ HCl + NaCl ↔ As
+ Na2SnCl6
+ H2O
3)
U3O8 + HNO3 ↔
UO2(NO3)2 +
NO + H2O
4) Ag3AsO4
+ Zn + H2SO4
↔ AsH3
+ Ag + ZnSO4
+ H2O
(Esercizi aggiunti il
25/09/2002):
5) HClO3 ↔
ClO2 + HClO4 + H2O
6) TlCl + NaClO + NaOH ↔
TL2O3 + NaCl + H2O
7) S + NaOH ↔ Na2S5
+ Na2S2O8
(Esercizi aggiunti il 30/09/2002):
9) KMnO4 + K2S2O3 + H2O ↔ MnO2 + K2SO4 + KOH
10)
K2Cr2O7
+ FeSO4 + H2SO4 ↔ K2SO4
+ Fe2 (SO4)3 + Cr2(SO4)3
+ H2O
11)
Al + KMnO4 + H2SO4 ↔
MnSO4 + Al2(SO4)3 + K2SO4 + H2O
(Esercizio aggiunto il 05/10/2002):
12)
KMnO4 + MnSO4
+ KOH ↔ MnO2
+ K2SO4+ H2O
(Esercizi
aggiunti il 09/10/2002)
13)
FeCl3 + NH2OH ↔ FeCl2 + N2O +
HCl + H2O
14) P4 + NaOH + H2O ↔ NaH2PO4 + PH3
15) AgNO3 +
Zn
+ KOH + H2O ↔ Ag + NH3 + K2[Zn(OH)4]
(Esercizi
aggiunti il 28/10/2002)
16) NaI3 + NaOH ↔ NaI + NaIO3 + H2O
17) NaVO3 + N2H4 +
HCl ↔
N2 + VOCl2 + H2O (in VOCl2 il cloro ha il
numero di ossidazione –1)
(Esercizi
aggiunti il 07/11/2002)
18) KI + SbCl5 ↔ K3SbCl6 + I2 + SbCl3 + KCl
19) MnI2 +
NaBiO3 + H2SO4 ↔ NaMnO4 + NaIO3 + Bi2(SO4)3
+ Na2SO4 + H2O
(Esercizi
aggiunti l’11/11/2002)
20) H2SO4 +
KI ↔ K2SO4 + H2S2O3 +I2 +H2O
21) KMnO4 + FeCl2 + H2SO4 ↔
MnSO4 + Fe2(SO4)3 + KClO3 + K2SO4 + H2O
(Esercizi aggiunti il 23/11/2003)
22)
NaClO4 + NH4Cl ↔ NaCl + N2 + HCl + H2O
23) ICl3 + HNO3 ↔
HIO3 + NOCl + Cl2 + H2O (IL NUMERO DI OSSIDAZIONE DEL CLORO NELL’ ICl3 E NEL NOCl è –1)
24) K2
MnO4 + H2O ↔ KMnO4 + KOH
+ MnO2
25) Hg2Cl2 + HIO3 +
HCl ↔ HgCl2 + ICl + H2O (IL NUMERO DI OSSIDAZIONE DEL CLORO NELL’ ICl è –1)
26) Mg(OH)2 + Cl2 ↔
MgCl2 + Mg(ClO3)2 + H2O
(aggiunto il 03/01/07)
27) AgNO3 +
Zn
+ NaOH + H2O ↔
Ag
+ NH3 + Na2[Zn(OH)]4
(aggiunto il 03/01/07)
28)
K2Cr2O7
+
Hg2Cl2
+ H2SO4 ↔
Cr2(SO4)3 + HgSO4 + Cl2 +K2SO4 + H2O
(aggiunto il 03/01/07)
H3BO3 + glicerina ↔ (H3BO3-glicerina)
è
di 0,9 (mol/l)-1. Calcolare quanta
glicerina si deve aggiungere a
fruttosio
+ glucosiofosfato ↔ saccarosiofosfato
è 0,05 (mol/l)-1.
Calcolare a quale volume deve essere diluita una soluzione contenente 0,05 moli
di ognuno dei reagenti affinché all’equilibrio sia presente il 3% di saccarosiofosfato.
CH3COOH + C2H5OH ↔ CH3COOC2H5 + H2O
N2 + O2 ↔ 2NO
La costante di equilibrio a
(aggiunto il 30/09/02)
2
NO +
Br2 ↔ 2 NOBr
(aggiunto il 30/09/02) (per la sua
risoluzione, vedi nel paragrafo successivo)
6. A
(aggiunto il 05/10/02)
PCl5
↔
PCl3 + Cl2
La soluzione dell’esercizio è riportata nel paragrafo sottostante.
7.
A
(aggiunto il 05/10/02)
8.
Una
miscela formata da 1 mole di HCl e 0,5 moli di O2 viene posta a
reagire a
HCl
+ O2 ↔ H2O + Cl2
(aggiunto il 05/10/02)
I risultati degli esercizi 7) e 8) saranno pubblicati al più
presto.
9.
Si
pone a reagire una miscela equimolecolare di CO e di
vapor d’acqua ad una temperatura di t°C. A questa
temperatura la costante di equilibrio per la reazione
CO
+ H2O ↔ H2 +
CO2
di 3,26. Calcolare le moli
dei composti all’equilibrio.
(aggiunto il 09/10/02)
10. Una miscela formata da 1 mole di HCl e
0,5 moli di O2 viene posta a reagire a
(aggiunto il 09/10/02)
4HCl + O2 ↔ 2Cl2 + 2H2O
11. La costante di equilibrio Kp per la sintesi della formaldeide, CH2O, da CO
e H2 a
(aggiunto il 12/10/02) (Per la risoluzione vedi il paragrafo successivo)
12. La costante di equilibrio della
reazione H2 + I2 ↔ 2 HI
vale
(aggiunto il 12/10/02)
13. Sapendo che a
SO2 + ½ O2 ↔ SO3
raggiunge l’equilibrio quando [SO2]= 3,3·10-3
moli/litro; [O2]= 4,9·10-3 moli/litro; [SO3]=
4,0·10-3 moli/litro, calcolare la costante di equilibrio in funzione
delle pressioni parziali.
(aggiunto il 09/10/03)
(Per la risoluzione vedi il paragrafo successivo)
14. Data la reazione SO2 + ½ O2 ↔ SO3
supponendo di introdurre in un reattore della capacità di
Determinare il valore della costante di equilibrio in funzione
delle concentrazioni e in funzione delle pressioni parziali. Se l’equilibrio
viene disturbato introducendo 1 mole di SO2, determinare la nuova
composizione del sistema e le nuove pressioni parziali dei componenti.
(aggiunto il 09/10/03)
15. In un recipiente di
N2 + O2 ↔ 2NO
È di 6,4·10-6, calcolare la quantità in moli di NO e la
sua pressione parziale all’equilibrio.
(aggiunto il 15/10/03)
(Per la risoluzione vedi il paragrafo successivo)
16.
SO2 + ½ O2
↔ SO3
(aggiunto il
15/10/03)
(Per la risoluzione vedi il paragrafo successivo)
17. * In un reattore industriale sono presenti inizialmente: N2
in concentrazione di 2,5 mol/l, H2 in
concentrazione di 12,0 mol/l, NH3 in
concentrazione di 1,3 mol/l. Sapendo che, alla
temperatura di lavoro,
* PER
Non
possiamo sapere a priori se avverrà una qualche evoluzione nella composizione
del sistema, né tanto meno in quale direzione. Il criterio per risolvere
problemi del genere è molto semplice:
a)
si calcola il rapporto delle concentrazioni
(R), cioè il prodotto delle concentrazioni delle sostanze
che compaiono al secondo membro dell’equazione diviso il prodotto delle
concentrazioni delle sostanze che compaiono al primo membro dell’equazione,
avendo cura di elevare ciascuna concentrazione al coefficiente di reazione
della specie a cui si riferisce.
b)
Si confronta R
col valore della costante di equilibrio. Possono verificarsi tre casi: 1)
Se R> Kc, il rapporto deve
ridursi e quindi deve diminuire il
numeratore ed aumentare il denominatore; la reazione perciò procede da destra
verso sinistra. 2) Se R
= Kc, il sistema è già all’equilibrio. 3)
Se R<Kc, il rapporto deve
crescere e quindi deve aumentare il numeratore e diminuire il denominatore; la
reazione perciò procede da sinistra verso destra. Una
volta chiarita la situazione, si possono definire correttamente le eventuali
incognite e impostare in modo esatto il calcolo.
(vedi,
ad esempio, anche il problema 12)
(aggiunto il 31/12/05)
18. Da misure di pressione si nota che a
(aggiunto il 31/12/05)
19. Una fiala contenente 0,1 moli di tetraossido di di azoto, N2O4,
viene rotta in un pallone di
N2O4 ↔
2NO2
La costante di equilibrio alla temperatura di lavoro è 0,109 (mol/l)-1
(aggiunto il
31/12/05)
RISOLUZIONE
DI ALCUNI ESERCIZI
Soluzione dell’esercizio 1.
Sapendo la concentrazione dell’acido borico e il
volume della soluzione, che è un litro, conosciamo immediatamente le moli
iniziali di questo acido: n=M·V=0,1·1=0,1
moli. Il problema ci dice anche che, raggiunto l’equilibrio, il 60% di
queste moli sarà impegnato nel nuovo
complesso glicerinborico, cioè 0,1·0,6=0,06. Le moli di acido borico residue
all’equilibrio saranno perciò 0,1-0,06=0,04.
H3BO3 + glicerina ↔ (H3BO3-glicerina)
Prima dell’aggiunta della glicerina: 0,1 moli 0 moli
0 moli
Dopo l’aggiunta della glicerina: (0,1 – 0,06)=0,04 x moli 0,06 moli
Considerando
perciò l’espressione della costante di equilibrio in funzione delle
concentrazioni
,
introducendo i valori noti delle moli e indicando con x le
moli all’equilibrio della glicerina, si ottiene:
da cui x=1,67. Poiché nel complesso glicerinborico, di cui si hanno all’equilibrio 0,06 moli, vi devono essere necessariamente anche 0,06 moli di glicerina (vedi la formula), ne deriva che la
quantità complessiva (in moli) di glicerina da aggiungere alla soluzione di
acido borico deve essere 1,67+0,06=1,73.
Soluzione dell’esercizio 2.
Il problema chiede di calcolare il volume a cui bisogna diluire una
soluzione contenente 0,05 moli di ciascun reagente, affinché il 3% di queste
reagiscano producendo saccarosiofosfato. Dato il rapporto
stechiometrico di 1:1 tra moli di reagenti e moli di prodotto, dalla diluizione
si formeranno anche le stesse moli di saccarosiofosfato.
Cioè:
0,05(moli)·0,03=1,5·10-3(moli
di saccarosiofosfato)
Poiché
sappiamo anche il valore della costante di reazione in funzione delle
concentrazioni, 0,05 (mol/litro)-1, possiamo scrivere:
Da cui, sviluppando i calcoli, si ottiene:
Quindi:
che è il valore del volume in corrispondenza del quale il 3% delle moli della miscela equimolecolare dei reagenti (0,05 moli) reagisce per dare (grazie al rapporto stechiometrico 1:1) il 3% (moli) di saccarosiofosfato.
Soluzione
dell’esercizio 5.
All’equilibrio hanno reagito 1·0,12
= 0,12 moli di NOBr. Ne rimangono pertanto 1-0,12 =
0,88 moli. Dai rapporti stechiometrici dell’equazione si osserva che per ogni
mole di NOBr che reagisce, si forma 1 mole di NO e ½
mole di Br2. Quindi, sapendo che reagiscono 0,12 moli di NOBr,
possiamo concludere che all’equilibrio si saranno formate 0,12 moli di NO e
0,06 moli di Br2. Possiamo allora ricavare la costante di equilibrio della
reazione:
Soluzione dell’esercizio 6.
Dobbiamo innanzi tutto calcolare
1·0,7 = 0,7 moli di PCl5 che hanno reagito =moli di PCl3 che si sono
formate all’equilibrio = moli di Cl2 che si sono formate all’equilibrio; moli
di PCl5 residue all’equilibrio = 1 – 0,7 = 0,3. Perciò
Il problema chiede le moli di cloro da aggiungere affinché l’equilibrio
retroceda fino a consentire la reazione di solo il 50% delle moli iniziali di
PCl5. Poiché all’inizio è presente 1 mole di tale composto, alla nuova
posizione dell’equilibrio, causata dall’aggiunta di cloro, ne saranno rimaste
0,5 moli, mentre si saranno formate necessariamente 0,5 moli di PCl3. Indicando
con x le moli di Cl2 aggiunte al sistema, all’equilibrio saranno presenti 0,5+x
di tale elemento. Possiamo allora
scrivere:
da cui x = 1,14 moli.
Soluzione dell’esercizio 11.
Partire da una miscela stechiometrica di CO e idrogeno significa partire da un numero di moli delle due sostanze pari rispettivamente ai loro coefficienti stechiometrici nella reazione in oggetto. In questo caso perciò inizialmente mescoliamo 1 mole di CO e 1 mole di idrogeno. All’equilibrio avremo:
CO + H2 ↔ CH2O
1-x 1-x x
Perciò il numero totale di moli sarà: nt=(1-x)+(1-x)+x=2-x
Le frazioni molari delle sostanze coinvolte nella reazione saranno:
cCO=(1-x)/(2-x) ; cH2=(1-x)/(2-x)
; cCH2O=x/(2-x)
E perciò le pressioni parziali saranno:
PCO= [(1-x)/(2-x)]×90 ; PH2=[(1-x)/(2-x)]×90 ;
PCH2O= [x/(2-x)]×90
Inserendo tali valori nella costante di equilibrio Kp, si ottiene:
Da questa espressione si ricava la x (scegliendo opportunamente quella delle due radici trovate avente un corretto senso fisico) e quindi si possono determinare le moli dei vari componenti presenti all’equilibrio. Infine da questi valori si può facilmente determinare la composizione percentuale dei componenti nella miscela di equilibrio.
Soluzione dell’esercizio 13.
Dalla pV=nRT si ricava:
pSO3= 4,0·10-3·0,082·1000(°k)= 0,328 Atm
pSO2= 3,3·10-3·0,082·1000(°k)= 0,271 Atm
p02= 4,9·10-3·0,082·1000(°k)= 0,402 Atm
E quindi, poiché
sostituendo si ricava:
Soluzione dell’esercizio 15.
Le moli iniziali di O2 e di N2 sono rispettivamente: 16/32=0,5 e 5/28=0,18. All'equilibrio una parte di queste hanno reagito per dare un certo numero di moli di NO. Dette x le moli di O2 che hanno reagito all'equilibrio, possiamo allora scrivere:
N2 + O2
↔
2NO
(0,18-x)
(0,5-x) 2x
Poiché la costante di equilibrio è adimensionale possiamo considerare semplicemente le moli delle sostanze che partecipano all’equilibrio. Perciò possiamo scrivere:
si trova x=0,00038. Perciò le moli di NO sono 0,00038·2=0,00076
Per trovare la pressione parziale di NO, calcoliamo le moli totali della miscela gassosa:
moli di N2=0,18-0,00038=0,1796
moli di O2=0,5-0,00038=0,4996
moli di NO=0,00076
moli totali, nT=0,1796+0,4996+0,00076=0,67998
Allora la frazione molare di NO è
ΧNO= 0,00076/0,67998=0,001118
Inoltre la pressione totale si ricava dalla PTV=nRT:
PT=nTRT/V=0,67998·0,0821·1573/3=29,272 Atm
Sapendo che la pressione parziale é data dalla relazione pNO=XNO PT, per l'NO si ha:
pNO=0,001118·29,272=0,033 Atm
Soluzione dell’esercizio 16.
Dalla PV=nRT, conoscendo il volume, la pressione e la temperatura, possiamo ricavare il numero totali di moli della miscela iniziale composta dall’ossigeno e dall’anidride solforosa (SO2). Si ottiene nT= 1x10/0,0821x293=0,416. Di queste, il 90% sono di O2 e 1l 10% di SO2, perciò:
noss.=0,416x0,9=0,374; nso2=0,416x0,1=0,0416.
Facciamo il seguente schema:
SO2
+ ½ O2 ↔ SO3
ALL’
INIZIO: 0,0416 0,374
/
ALL’ EQULILIBR.: (0,0416-0,025) (0,374-0,025/2) 0,025
perciò all’equilibrio noss.=0,362; nso2=0,017; nso3=0,025. Le moli totali sono nT=0,402
Le frazioni molari dei tre componenti all’equilibrio sono perciò:
χO2=0,362/0,402=0,9; χSO2=0,017/0,402=0,042; χSO3=0,025/0,402=0,062;
Poiché la pressione totale della miscela all’equilibrio è sempre 1Atm (la traccia non parla di una sua variazione), possiamo dire che le pressioni parziali dei gas sono, per la legge di Dalton sui miscugli gassosi:
p O2= χO2·PT=0,9·1=0,9
Atm; p
SO2=0,042·1=0,042 Atm; p SO3=0,025·1=0,062 Atm.
Perciò
(risoluzione: pH = 2,88)
(risoluzione: pH = 2,51)
(risoluzione: pH = 10,62)
(risoluzione:
Cb = 6,5·10-
(risoluzione:
Ka = 1,2·10-4)
(esercizi aggiunti il 14/12/02)
6.
Calcolare il pH di una soluzione ottenuta aggiungendo a 300 ml di una
soluzione
7.
Calcolare il pH di una soluzione ottenuta aggiungendo a 500 ml di una soluzione
di acido acetico
(esercizi aggiunti il 26/12/02)
8. Calcolare il pH di una soluzione di cianuro di ammonio, NH4CN, dati i valori della Kb dell’ammoniaca, NH3, e della Ka dell’acido cianidrico, HCN, rispettivamente di 1,8·10-5 e 7,2·10-10.
(risoluzione: pH=9,2)
9.
Calcolare il pH di una soluzione di cloruro di ammonio, NH4Cl, ottenuta
sciogliendo
(risoluzione: pH=4,77)
10. Si devono titolare 50 ml di una soluzione 0,1 N di HCl con una soluzione 0,1 N di NaOH. Ricavare il pH della soluzione iniziale e delle soluzioni ottenute dopo l’aggiunta di 10 ml, 20 ml, 30 ml, 40 ml, 48 ml, 49 ml, 50 ml, 51 ml, 52 ml, 60 ml, 70 ml, 80 ml di NaOH. Disegnare l’andamento del pH nel grafico pH/ml.
(risoluzione: i calcoli e la curva sono riportati in un’altra pagina. Per accedervi, cliccare sul pulsante )
(esercizi aggiunti
il 03/01/03)
11. Sapendo che la costante di dissociazione acida del fenolo è di 10-10 mol/l, calcolare la molarità di una soluzione di fenato di sodio di pH=11.
(risoluzione: 10-2 mol/l)
12.
Calcolare: a)
il valore del pH, e b) la concentrazione degli
ioni OH- di una soluzione M/50 di nitrito di sodio (NaNO2),
sapendo che Ka = 10-4 mol/l.
(risoluzione:a) 7,85; b) 7,07·10-7 mol/l)
13.
Per titolare 30 ml di
una base debole (Kb =8·10-7 mol/l) sono occorsi 19 ml di HCl N/5. Calcolare: a)
la molarità della base debole; b) il pH della soluzione ottenuta.
(risoluzione:a) 0,13 mol/l;
b) 4,51)
14.
Calcolare il pH di una soluzione
(risoluzione: 8,30)
(esercizi aggiunti
il 20/01/03)
15.
Calcolare il volume di
acqua da aggiungere a 250 ml di una soluzione acquosa
16.
Calcolare il pH di una soluzione
17.
A 200 ml di una
soluzione
18.
Si vogliono
neutralizzare 800 ml di una soluzione
(esercizi aggiunti
il 27/01/03)
19.
Sapendo che le
costanti di dissociazione dell’acido acetico e dell’acido benzoico sono
rispettivamente 1,8·10-5 mol/l e di 6,6·10-5
mol/l, calcolare la molarità
di una soluzione di acido benzoico avente lo stesso pH
di una soluzione
20.
Calcolare a quale
volume occorre diluire 1 ml di una soluzione M/2 di un acido debole di Ka=1,8·10-5
mol/l, perché il suo pH
raddoppi. (vedi negli esercizi risolti)
21.
Per titolare 30 ml di
una base debole (Kb=1,8·10-5 mol/l)
sono occorsi 19 ml di HCl N/5. Calcolare la normalità della base debole e il pH della soluzione ottenuta.
(risoluzione:0,13N; pH=4,51)
22.
Sapendo che le costati
di dissociazione dell’acido lattico e dell’acido borico (considerato monoprotico) sono rispettivamente di 1,6·10-4 mol/l
e di 5,5·10-10 mol/l, calcolare il
rapporto fra la concentrazione degli ioni H3O+ in due
soluzioni dei due acidi di uguale concentrazione molare.
(risoluzione:538)
(esercizi aggiunti
il 20/02/03)
23.
A 250 ml di una
soluzione 0,1 N di acido formico vengono aggiunti
(vedi negli esercizi risolti)
24.
Calcolare il pH ottenuta mescolando 140 ml di acido acetico N/30 con 5°
ml di NaOH N/20, sapendo che
(vedi negli esercizi risolti)
25.
Calcolare il volume di
soluzione 0,1 N di idrossido di potassio (KOH) da aggiungere a 100 ml di
soluzione 0,2 N di acido acetico (Ka=1,8·10-5 mol/l) per ottenere una soluzione di pH
7.
(vedi negli esercizi risolti)
(esercizi aggiunti
il 22/02/03)
26.
Trovare il pH di una soluzione
27.
Trovare il pH di una soluzione
(esercizi aggiunti il 03/03/03)
28.
Calcolare il pH di una soluzione ottenuta sciogliendo
(vedi negli esercizi risolti)
29.
Si aggiungono 10 ml di
HCl
1)
acido acetico 0,1M e
acetato di sodio 0,1M;
2)
acido acetico 0,01M e
acetato di sodio 0,01M;
3)
acido acetico 0,01M e
acetato di sodio 0,02M;
Determinare
il potere tampone delle tre soluzioni e l’intervallo di pH
in cui agisce il tampone.
30.
Calcolare la
variazione di pH provocata dalla dissoluzione di una
pasticca di NaOH (P.M. 40) da
(esercizi aggiunti
il 21/03/04)
31.
Calcolare il pH di una soluzione ottenuta aggiungendo 75 ml di NaOH
(risoluzione: pH=12,3)
32.
Quanti grammi di NH4Cl
vanno aggiunti a
(risoluzione:
33.
Trovare. a) il pH e, b) la concentrazione dello ione acetato di una
soluzione
34.
Qual è il pH al punto finale della titolazione di 50 ml di una
soluzione a titolo incognito di acido acetico con NaOH
(esercizi aggiunti
il 30/03/04)
35.
A 100 ml di una
soluzione di acido fosforico 10-
36.
Ad
(vedi negli esercizi risolti)
ESERCIZI
SUL pH RISOLTI
Soluzione dell’esercizio n°15
E’ necessario
determinare il pH della
soluzione iniziale. Utilizziamo la formula approssimata :
(1)
da cui pH=-log[H3O+]=1,97
La
soluzione finale deve presentare un pH=1,97+2=3,97. Tale valore corrisponde ad
una concentrazione idrogenionica pari a:
[H3O+]=10-3,97=1,07·10-4.
Utilizzando
ancora la formula (1), nota la concentrazione idrogenionica e la costante di acidità dell’acido debole, possiamo ricavare la
concentrazione Ca dell’acido che determina il pH di 3,97:
da cui:
Soluzione
dell’esercizio n°16
Il pH
della soluzione iniziale di acido acetico si ricava dalla formula approssimata
(1), che nel caso specifico fornisce una concentrazione idrogenionica pari a:
perciò il
pH è: pH=-log[H3O+]=-log 1,34·10-3=2,87
L’aggiunta
di acido cloridrico, completamente dissociato
nell’acqua in idrogenioni (H3O+) e ioni cloruro, determina uno spostamento
dell’equilibrio di dissociazione dell’acido acetico verso sinistra per la legge
dell’equilibrio mobile:
CH3COOH +
H2O ↔ CH3COO- + H3O+
Caratterizzato
da una costante di acidità
Le
moli di acido cloridrico aggiunte, e quindi degli idrogenioni, si calcolano dalla formula della molarità: M=n/V. Cioè: n=M·V=0,2·0,02=4·10-3 moli.
Indicando
con x le moli di H3O+ provenienti
dalla dissociazione dell’acido acetico, possiamo allora scrivere:
CH3COOH +
H2O ↔ CH3COO- + H3O+
(x)
(4·10-3+x)
Possiamo sicuramente
trascurare il contributo x degli idrogrenioni
provenienti dalla dissociazione dell’acido acetico rispetto a quelli (4·10-3)
provenienti dall’acido cloridrico. Perciò per il calcolo del pH si prende in considerazione
solo la concentrazione di questi ultimi.Quindi:
pH=-log[H3O+]=-logCHCl=-log 4·10-3=2,4
Soluzione
dell’esercizio n°17
Essendo l’ammoniaca
una base debole, il pOH
della soluzione iniziale si ricava dalla formula approssimata:
da cui pOH=-log1,9·10-3=2,72
dalla relazione pH+pOH=14
si ricava: pH=14-pOH=14-2,72=11,28.
L’aggiunta di cloruro
di sodio alla soluzione di ammoniaca non comporta
alcuna variazione del pH, poiché il cloruro di sodio
non reagisce con l’ammoniaca, né tanto meno si idrolizza. Aumenta solo il
volume totale della soluzione, che diventa 250 ml.
L’aggiunta di 100 ml
di soluzione di HCl, acido forte, produce una
variazione di pH. L’acido, infatti, reagisce con
l’ammoniaca, neutralizzandola secondo la reazione:
NH3 + HCl
↔ NH4Cl + H2O
Le moli iniziali di ammoniaca sono n=M·V=0,2·0,2=0,04.
Quelle dell’acido
cloridrico sono n=M·V=0,4·0,01=0,04,
uguali a quelle dell’ammoniaca. Ciò significa che la neutralizzazione produce
il cloruro di ammonio senza alcun eccesso di acido
cloridrico o di ammoniaca. Lo ione ammonio si idrolizza
secondo la reazione:
NH4+ + H2O ↔ NH3 + H3O+
La formula
approssimata per il calcolo della concentrazione degli ioni ossonio
è:
dove Cs=0,04/0,35, essendo 0,04 le moli di sale
formatosi dalla reazione e 0,35 il volume complessivo della soluzione, espresso
in litri. Perciò [H3O+]=7,97·10-6.
Il pH è quindi pH=-log[H3O+]=-log7,97·10-6=5,1
Soluzione
dell’esercizio n°19
Entrambi gli acidi
sono deboli e nelle loro soluzioni le concentrazioni degli ioni ossonio devono essere uguali. Poiché
si ha, per gli acidi deboli, in prima approssimazione:
Indicando con gli
indici 1 e 2 le grandezze relative all’acido benzoico
e all’acido acetico, risulta:
elevando al quadrato entrambi i membri si ha:
Ka1·Ca1=Ka2·Ca2
Cioè:
6,6·10-5·Ca1=1,8·10-5·0,15
da cui Ca1=1,8·10-5·0,15/6,6·10-5=0,041
mol/l
Soluzione
dell’esercizio n°20
Applicando la formula approssimata
Si può calcolare il pH della soluzione iniziale
Da cui pH=2,5
Occorre
ottenere, per diluizione, una soluzione a pH=5 (pH doppio). Ossia [H+]=10-5.
Sapendo che
si ha 1,8·10-5= 10-10/Ca
Da cui Ca=1,6·10-5 mol/l
Soluzione
dell’esercizio n°23
La
concentrazione del formiato di potassio (HCOOK) è
data da :
M = g/P.M.·V = 3 (g)/84(g/mol)·0,25 (l) = 0,143 mol/l
Poiché in
soluzione questo sale si dissocia completamente in ioni HCOO- e K+ , la
concentrazione della base HCOO-
è uguale a quella del sale. La concentrazione dell’acido è
0,1 mol/l, e quindi sostituendo nella:
Si ricava:
Soluzione
dell’esercizio n°24
La soluzione di acido acetico contiene 0,140 (litri)·1/30 (mol/litro)=4,66·10-3
La soluzione di idrossido di sodio contiene 0,050 (litri)·1/20 (mol/litro)=2,50·10-3
Dopo aver mescolato
le due soluzioni abbiamo 2,50·10-3 moli
di acetato di sodio e 4,66·10-3 –
2,50·10-3 di acido acetico in eccesso. Poiché
queste due quantità sono contenute nello stesso volume (190 ml), esse possono
essere sostituite direttamente alle concentrazioni nell’espressione che ci
permette di calcolare la concentrazione ossidrilionica:
da cui pH=4,81.
Soluzione
dell’esercizio n°25
Una mole di acido acetico reagisce con una mole
di idrossido di potassio per dare una mole della sua base coniugata CH3COO-, che reagisce con l’acqua, idrolizzandosi e
rendendo alcalina la soluzione. Perciò, per ottenere una soluzione neutra (pH 7), è necessario che si abbia
in soluzione un eccesso di acido acetico.
La soluzione finale è quindi una soluzione tampone:
indicando con V il volume finale della soluzione e con x gli equivalenti di KOH aggiunti, le concentrazioni
del sale e dell’acido nella soluzione finale sono rispettivamente:
Sostituendo nella
si ottiene:
Da cui
Ossia
X= 1,99·10-2 moli di KOH
Corrispondenti a:
di KOH =0,1 M
Soluzione
dell’esercizio n°28
Occorre innanzitutto
stabilire la molarità Cs del
cloruro di ammonio NH4Cl (che corrisponde a quella dello ione
ammonio, NH4+, essendo tale sale un elettrolito forte):
Quella della base ammoniaca è già data dal problema:
Cb=0,375 mol/l.
Pertanto possiamo
applicare la formula risolutiva, sapendo che Kb=1,8·10-5:
da cui
pH=14-pOH=9,6
Soluzione dell’esercizio
n°36
Le moli di HCl aggiunte alla
soluzione di acido acetico sono: n = M·V = 0,01·10-3
= 10-5. Il volume della soluzione (
CH3COOH +
H2O ↔ CH3COO- + H3O+
Essa può essere scritta nel seguente modo:
In questo caso la concentrazione di acido
cloridrico non è elevata, perciò non è possibile ignorare il contributo x
di ioni ossonio provenienti dalla dissociazione residua
dell’ acido acetico rispetto alla concentrazione CHCl
dell’acido cloridrico. Al denominatore invece è sempre
possibile ignorare Il valore di x rispetto alla concentrazione analitica
dell’acido acetico. E’ necessario perciò risolvere l’equazione di secondo grado
in x.
Trovato il valore numerico di x, lo
si somma alla concentrazione dell’acido cloridrico,CHCl,
e si trova quindi il pH.
Infine il valore di x rappresenta anche la
concentrazione degli ioni acetato nella soluzione con l’acido cloridrico. Allora,
per rispondere alla seconda domanda si calcola il valore dell’espressione:
dove la concentrazione iniziale di ione acetato si ricava dalla formula
nota: