Il regolamento degli asili nido |
Assago, 20/07/05 Ai Compagni del Circolo "Rosa Luxemburg" di Assago. Cari Compagni, In merito all'articolo apparso su Barabba n. 6 "PER IL NIDO IL REDDITO NON CONTA" (in allegato alla presente) in cui vengo chiamato in causa, tengo a precisare che la mia impostazione sull'argomento, contenuta anche nella mia relazione allegata al bilancio, e': "Dobbiamo tendere a garantire l'accesso all'asilo nido a tutti coloro che lo richiedono per i propri figli, a garantire la qualita' del servizio offerto in una logica formativa e non meramente assistenziale, evitando che l'asilo nido sia un parcheggio per coloro che non possono garantire altre soluzioni ai propri figli ma una scelta consapevole e soprattutto accessibile in termini di posti e di costi." Su questa linea mi sono mosso e, superando anche alcune perplessita' dell'allora Assessore Papetti (giustamente preoccupato per i conti pubblici) e resistenze della Scuola, ho fatto realizzare a tempo di record un nuovo Nido in Via Matteotti per dare una risposta a tutte le domande pervenute. Per me l'accesso all'Asilo Nido e' un diritto e quindi va fatto tutto il possibile per realizzarlo. In parallelo a questo ho voluto realizzare un nuovo regolamento del
Nido soprattutto per istituire quegli organismi democratici di partecipazione
degli utenti e degli operatori che si erano persi negli anni. Questi sono i criteri adottati per i punteggi assegnati agli occupati
(per ciascun lavoratore): Come potete notare e' stata mantenuta la differenziazione tra le tipologie di lavoro. Il parametro reddito entra in gioco, visto che il regolamento recita: "A parità di punteggio verrà data priorità ai nuclei familiari con certificazione ISEE inferiore". Dare una preponderanza nella costituzione della graduatoria al fattore "Reddito" potrebbe generare, secondo me, delle sperequazioni e favorire i soliti "furbi". Comunque l'obiettivo e' che questi parametri rimangano del tutto inutilizzati. Le graduatorie servono quando i posti Nido mancano. L'impegno
e' far si che, come per l'anno in corso, tutti gli interessati abbiano
la possibilita' di accedere al servizio. Quanto ai figli di non residenti, il Regolamento non li esclude ma ovviamente
li subordina "alla effettiva disponibilità di posti". Sempre disponibile al confronto, vi porgo i miei fraterni saluti. Franco Davalle |
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Commento |
Non ci riteniamo ssoddisfatti della risposta perchè non risponde alla richiesta principale: perchè il reddito non è tra i gli elementi che definiscono il punteggio, ma entra in gioco solo in situazione di pari punteggio? Inoltre lascia un po' perplessi la dichiarazione che si è fatto un regolamento avendo come obiettivo il non utilizzarlo. Per quel che riguarda invece i figli dei lavoratori non residenti, tra
il non trovare posto nelle strutture del proprio Comune (vedi situazione
a Milano) e l'avere la possibilità di accesso ad una struttura
che oltretutto faciliti la vita dei genitori proprio perchè vicino
al luogo di lavoro, crediamo che la seconda opportunità sia la
più accettabile. |