CRISTINA PESAVENTO

IO, MARIONETTA SENZA LAVORO

 

di Cristina Pesavento

 

 

Quante troppe lacrime sostenute,

ingoiato amarezza, delusione, incertezza

in una ditta somigliante al mercato paesano.

 

E tu, povera marionetta,

sempre vigile e attenta, comprensiva e paziente.

Finchè una bella giornata primaverile ti dicono:

"Sposta le tue braccia e i tuoi piedi in un'altra piazza!"

 

Guardi il padrone con occhi severi,

il tuo cure è a metà leggero:

basta grida, parole burbere, fissazioni...

per l'altra metà è triste

perchè molte piazze ormai stanno chiudendo.

 

Molte nubi ricoprono il cielo

mentre suoni al cancello,

mentre ti rispondono di no,

che di lavoro ne hanno poco...

Le nuvole si abbassano

fino a bagnare anche il tuo viso ed il tuo cuore stanco.

 

Sarà per domani dici a te stessa

mentre osservi la vetrina

dove un tempo di sovente ti fornivi di vestiti.

Verrà un giorno dici,

ma quel giorno il tuo pensiero sarà per i bimbi

e molti saranno i sacrifici.

 

Entri nel Bazar del paese

dove puoi trovare di tutto

anche ciò che non pensavi:

Dove sono quelle belle cose

che un tempo indossavi ?

 

Esci con un pacchetto regalo.

ed un cuore allegro a metà:

piccola marionetta,

almeno a quella donna oggi un sorriso l'hai donato...

 

Verranno tempi migliori

così tutti noi speriamo,

giovani e non più giovani

e di quest'oggi forse ne rimarrà un ricordo.

 

Il tuo pensiero va alla tua piccola nipotina:

i suoi occhi e le sue piccole mani ti donano il sorriso,

trascinando così la tua mente verso un domani sereno

accanto al tuo amore e ai piccoli fiori che cresceranno...

 

 

 

 

 

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