MA.R.I.C.A. MALATTIE REUMATICHE INFIAMMATORIE CRONICHE e AUTOIMMUNI
All'esordio dell'artrite il malato lamenta dolore e tumefazione articolare. Per questo motivo, nella maggior parte dei casi, si rivolge al proprio Medico di Medicina Generale che ha l'importante compito di sospettare la malattia e di inviare tempestivamente il malato allo specialista. Quest'ultimo avrà il compito, applicando il ragionamento diagnostico differenziale, di giungere alla diagnosi, classificare la malattia sulla base di fattori prognostici, informare il malato e proporre la terapia anti-reumatica. Entrambi i medici, a disposizione del malato, avranno cura di sorvegliare l'evoluzione della malattia e i potenziali effetti tossici dei farmaci, collaborando in stretta integrazione, nel rispetto dei reciproci ruoli. Si veda la flow-chart
Nel sospetto di Artrite Reumatoide all'esordio, noi applichiamo questo protocollo
I parametri considerati ci consentono di individuare la classe di rischio evolutivo dell'Artrite Reumatoide e quindi di applicare uno schema terapeutico (sempre con farmaci in associazione) diversificato
La valutazione nel tempo della risposta alla terapia consentirà di adattare il trattamento alle sopraggiunte condizioni cliche
Il riscontro di erosioni articolari precoci (entro il primo anno) fa sempre considerare aggressiva l'AR
Le nuove terapie biologiche per l'Artrite Reumatoide non vengono, per il momento, impiegate all'esordio e il loro impiego è sottoposto alle regole dello studio osservazionale ANTARES.
Ricordiamo l'importanza del monitoraggio dei possibili effetti collaterali indotti dai farmaci anti-teumatici |