Una sera, dopo la partita di calcetto del mercoledi, intorno alle 21.00, abbiamo pensato di andare a mangiare qualcosa insieme. Come sempre ci incartiamo: trovare un locale sfizioso a Teramo, così su due piedi, non è cosa facile. Lo scandaglio gastronomico di ognuno si mette in moto, e si comincia a valutare: sono le 9 passate… buttiamoci su una pizzeria così stiamo leggeri... e via di questo passo. A proposito: alla proposta, lanciata da me o da Gigi, hanno aderito, oltre ai medesimi, Vincenzo, Danilo e Franco.
Quando si pensa ad una pizzeria si fa difficoltà a trovarne una che vada bene a tutti. Si è d'accordo solo sul Bocciodromo ma gli argomenti che ci convincono non sono né la massa, né gli ingredienti. Anche se sulla massa… A pensar male delle varie pizzerie teramane e a cambiare totalmente genere, per buttarsi su 'mbaiatelle varie, il passo è breve. Dovevamo andare a piluccare pietanze dietetiche ma l'idea vincente ci porta a scegliere Cendenàre, posto famoso per le carni. Si va!
Nel locale ci sono poche persone. Ci sistemiamo in un tavolo ad una certa distanza dalla porta d'ingresso: ogni volta che si apre la porta, infatti, entrano sciabolate di aria cosacca che puntano i lombi. A tal proposito pensiamo che un gabbiotto esterno, che faccia da locale di decompressione, non ci starebbe male.
A proposito, Cendenare è l'unico locale pubblico dove, per entrare, bisogna attaccarsi a lu cambanelle!!! Corp' d' Bacc'.
Ma comunque!
Una volta sistemati a tavola, il titolare ci prospetta le pietanze: bruschette miste (decidiamo che le prendiamo), e poi una serie di assaggi di secondi.
Il prode macellaro ci consiglia: 1) spezzatino, anzi, bocconcini di maiale con pependoni, coda alla vaccinara e formaggio fritto, tanto per gradire. Vada per il porco e per il cacio, ma la coda di sicuro doveva appartenere ad un bovino.
Si prospetta di fatto il problema della MUCCA PAZZA. In quei giorni ancora non erano stati scoperti casi del morbo in Italia, ma solo quelli in Inghilterra e in Francia. Sarà che mai come quella sera ci siamo sentiti lontani da inglesi e francesi (stavamo pure a Ponte Vezzola, eh!), resta il fatto che ce ne siamo ampiamente "frecati": se ne riparlerà fra venti anni, quando sul letto di morte ci ricorderemo di quella coda che ce magnemm da Cendenàre!! Credo che Franco nell'occasione si sia toccato leggermente i coglioni. Nulla da dire.
Spazzolate le bruschette, manco il tempo di rifiatare che ecco profilarsi la spasetta dei Bocconcini di maiale…savio. Buono, sia lui che i pependoni. Di lì a poco arriva anche la sperlonga con la coda alla vaccinara: bella, in un trionfo di sugo rosso.
Vinciamo le ultime titubanze e ne mangiamo tutti, di gusto. Il patrone, sempre Cendenàre (ovviamente ogni volta che appariva per me e Gigi era naturale che fosse accompagnato dal refrain dei Police di "Message in a bottle" "…Cendenare esselu esse! Cendenare n'è nu' fesse!!), a domanda precisa di Gigi: "Questa carne è sicura?", il macellaro senza paura risponde: "Ma penso di si! Penso che in Italia putam''sta tranquill'!!!"
Su quel "penso" abbiamo riso e discusso alla grande. Ma come, uno dei macellari più famosi, ci consiglia la coda alla vaccinara e non può neanche dirci convinto che quella vacca è più sana di tutti noi 5 messi insieme? Ma il "penso" in effetti era giusto: di lì a qualche giorno sarebbero stati scoperti i primi casi di mucca pazza in Italia.
Alcune considerazioni sui voti riportati sotto.
Raspelli, alias Franco, dice che essendo stato a Roma spesso a mangiare la coda, non può mettere che un sei. Io, per il motivo opposto, gli schiaffo un bel 7.
Riporto poi un nota di Gigi (gli appunti del resto sono i suoi) che non ricordo bene…"Rino propone di andare davvero a Roma a mangiare e passeggiare e a…lasciamo perdere." Se Gigi l'ha appuntato l'avrò detto.
…arriva la panna cotta: tre autentici lingotti.
Nel frattempo secondo Gigi, il figlio di Cendenàre ha avuto il sospetto che qualcuno di noi sia davvero Raspelli e scriva per la Guida Michelin.
Piccolo flash-back sulla Mucca pazza: canteremo tutti "Cendenare esselu esse!".(Cioè, quando a causa della BSE ci ritoveremo tutti sul letto di morte, invocheremo Centinaro, in ricordo appunto di questa serata in cui ci aveva propinato la coda alla vaccinara, ndr). Franco, durante la discussione, decide di toccarsi le palle.
P.S. Franco vuole chiamarsi Veronelli, ne ha abbastanza della Raspa: accolto!