ECCO CHI HA PUBBLICATO I COMUNICATI DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE
Legenda redazioni locali : (1= Quotidiani Rimini) (2= Quotidiani Cesena) (3= Quotidiani Forlì) (4= Quotidiani Ravenna)
Data |
Titolo o argomento del comunicato |
Redaz. locali |
Resto Carlino |
Corriere Romagna |
La Voce Romagna |
19/12/07 |
2 |
NO |
NO |
SI |
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11/10/07 |
Mamme che criticano le redazioni sui servizi in materia di alcol |
1 |
NO |
NO |
NO |
27/09/07 |
Facciamo un dibattito sui fotored distrutti? NO Recentissime |
2 |
NO |
NO |
NO |
14/09/07 |
2 |
NO |
SI |
NO |
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09/09/07 |
I fotored vengono distrutti da alcuni imbecilli, ma c'è di più |
2 |
SI |
NO |
NO |
07/08/07 |
2 |
NO |
NO |
SI |
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18/07/07 |
1-2-3-4 |
NO |
NO |
02/08/07 |
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04/07/07 |
2-3 |
NO |
SI |
NO |
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19/05/07 |
Primi tra gli ultimi con disonore (parola d'ordine: TACERE) |
2 |
NO |
NO |
NO |
20/04/07 |
2 |
NO |
NO |
NO |
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06/04/07 |
In Emilia Romagna bonus a chi rispetta la legge Recentissime |
2 |
NO |
NO |
NO |
05/04/07 |
2 |
NO |
NO |
NO |
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19/03/07 |
Stragi del sabato sera: Valentino non deve essere testimonial |
1-2-3-4 |
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23/02/07 |
Cause d'incidente e cause di morte - Commenti al bavaglio |
2 |
NO |
NO |
NO |
03/01/07 |
Imitate la regione Veneto, anzichè "adattare" le statistiche |
1 |
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19/12/06 |
1 |
SI |
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SI |
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08/12/06 |
Investimenti degli enti gestori delle strade per l'insicurezza |
2 |
NO |
SI |
NO |
18/11/06 |
1-2-3-4 |
NO |
NO |
NO |
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Il 19/12/2007, dopo alcuni mesi di silenzio stampa, ci siamo occupati ancora di segnaletica ingannevole, cartellonistica selvaggia e vandali stradali: Nel comune di San Mauro Pascoli i due semafori "intelligenti" collocati nei punti in cui in passato si sono verificati alcuni incidenti mortali, sono stati distrutti per ben tre volte nell'arco di pochi mesi. Tali atti vandalici, anche se imputabili all'imbecillità di pochi individui, sembra abbiano indotto le autorità competenti ad una ben poco onorevole resa. Il semaforo con "fotored" piazzato dopo il cavalcavia dell'autostrada (in direzione mare), pur avendo subito l'ultimo danneggiamento già da alcuni mesi è ancora fuori uso. Quello piazzato in direzione Gatteo è stato riattivato da poche settimane, ma è privo del tabellone luminoso indicante la velocità del veicolo. Mentre gli autori degli atti vandalici stanno probabilmente sghignazzando, molti altri cittadini sono preoccupati per l'apparente "arrendevolezza" che le Istituzioni interessate stanno dimostrando. Anche in materia di segnaletica stradale si registrano situazioni preoccupanti. Recentemente la nostra associazione ha presentato una formale segnalazione al riguardo (vedere al link Recentissime i dettagli), sia per denunciare la pubblicità selvaggia presente sulle strade, che per richiamare l'attenzione sulla presenza di segnali stradali inadeguati o ingannevoli. A puro titolo esemplificativo si segnala il cartello direzionale che incontra chi proviene da Gambettola in direzione Gatteo. Al termine della strada è presente l'indicazione "centro" su un cartello che invita a svoltare a destra, ma in quella direzione c'è il divieto d'accesso. La sicurezza sulle strade e le norme che la regolamentano non sono cose di poco conto, perciò se ne garantisca il rispetto, anche quando le violazioni sono riconducibili agli Enti gestori delle strade.
Il 14/09/2007 abbiamo puntato il dito su alcune delle insidie stradali presenti nel Comune di Cesenatico: Nel Luglio 2001 Tamara, Valentina, Francesca ed Alessandro persero la vita schiantandosi contro un mastodontico palo di sostegno segnaletico posto in corrispondenza dello svincolo di Valverde di Cesenatico sulla SS 16 Adriatica. Alleghiamo l'articolo di Quattroruote "presvincolo valverde" in cui c'è anche la foto dello svincolo (privo di guard rail di protezione e di cuspide gialla) prima del tragico incidente. Il 24/10/2003 l'associazione PU.RI promosse un apposito dibattito per la messa in sicurezza di tale svincolo. Fu ottenuto un risultato lusinghiero ed immediato, poichè nei due mesi successivi tutti gli svincoli della SS 16 Adriatica a 4 corsie furono dotati di una segnaletica migliorativa e di guard rails di protezione, dando attuazione au uno specifico impegno assunto da un responsabile ANAS che partecipò a quell'incontro. A distanza di anni possiamo affermare che quel dibattito si è dimostrao provvidenziale per i tanti altri malcapitati che si sono schiantati contro quei pali posti in corrispondenza degli svincoli d'uscita della SS 16 Adriatica. Proprio nel punto in cui persero la vita Tamara, Valentina, Francesca ed Alessandro si è verificato recentemente un altro incidente con conseguenze però meno tragiche, come si può constatare dalle foto allegate "svincolo valverde", "nuovoincidente2" e "nuovo incidente", dove è ben visibile la funzione salvavita svolta dal guard rail (alla base del palo di sostegno della segnaletica c'è ancora un mazzo di fiori rinsecchito). Alleghiamo anche la foto "innesto viatrento" riguardante uno dei principali punti di accesso a Cesenatico, perchè documenta gravi carenze di progettazione che implicano la totale assenza di visibilità da parte di chi si immette con provenienza Rimini rispetto a chi sta sopraggiungendo con provenienza Ravenna. Si potrebbe ironicamente inserire almeno un segnale di divieto di uscita dedicato a chi soffre di torcicollo o di cervicale? Perchè gli organi preposti al controllo non verbalizzano questo stato di cose?
E' sconcertante rilevare che una notizia di questo genere sia stata cestinata dalle redazioni locali del Resto del Carlino e della Voce di Romagna. Quest'ultimo quotidiano ha un apposito ufficio redazionale a Cesenatico, la cui cronaca occupa giornalmente lo spazio di tre pagine. In data 15/09/2007 sulla cronaca di Cesenatico ha trovato considerazione con un titolo a 5 colonne "Quella multa non mi convince (Luxuria)", ma non il ricordo di Tamara, Valentina, Francesca ed Alessandro, che con il loro incidente mortale hanno, loro malgrado, fornito un contributo per la messa in sicurezza degli svincoli della SS 16 Adriatica.
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Il 09/09/2007 abbiamo diffuso il seguente comunicato a commento dei ripetuti atti vandalici ai danni degli apparecchi "fotored" nel comune di San Mauro Pascoli:
Il giorno stesso in Cui il Resto del Carlino di Cesena ha dato la notizia in prima pagina abbiamo diffuso un nostro commento, sviluppando anche altre considerazioni riconducibili alle responsabilità istituzionali ed allo scarso senso civico della gente. Pur essendo consapevoli che certi argomenti "tabù" difficilmente vengono pubblicati, continueremo a sollevarli, perchè riteniamo che in materia di sicurezza stradale il punto di vista delle vittime della strada e dei loro familiari debba avere un minimo di considerazione.
A San Mauro Pascoli i fotored collegati ai semafori intelligenti di Via Cagnona vengono sistematicamente distrutti da qualche imbecille. In un territorio nel quale spesso si dimostra scarsa considerazione e rispetto nei confronti delle vittime della strada, dei loro familiari e delle associazioni che li rappresentano, non c'è da stupirsi se si verificano atti irresponsabili che compromettono la sicurezza stradale.
Probabilmente, se si facesse un sondaggio tra la popolazione locale, la distruzione dei fotored di Via Cagnona troverebbe tantissima solidarietà e "comprensione". Sotto il prossimo. I cimiteri si stanno ampliando e c'è posto per tutti.
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Il 07/08/2007 abbiamo diffuso un comunicato riguardante la segnaletica e la pubblicità stradale della vallata del Rubicone, preceduto dal seguente appello rivolto alle redazioni dei quotidiani locali: "In data 27/07/2007 abbiamo fatto protocollare il seguente documento presso l'Unione del Comuni del Rubicone (il testo è riportato al link "struzzi" nella pagina "senza timori reverenziali"). Alleghiamo alcune delle foto che accompagnavano la segnalazione e riportiamo in calce gli articoli del Codice della strada a cui abbiamo fatto riferimento. La nostra periodica attività di monitoraggio sullo stato di sicurezza delle strade, anzichè essere incoraggiata e sostenuta, rischia però di procurarci diffidenze ed inimicizie di vario genere. Auspichiamo perciò che al più presto venga istituita, a livello istituzionale, l'auspicata figura del "collaudatore delle strade". La solidarietà e la sensibilizzazione da parte degli organi d'informazione locale, oltre che gradita, potrebbe dimostrarsi determinante al riguardo". Solo il quotidiano "La Voce" ha raccolto l'appello con un titolo a tutta pagina, mentre invece le redazioni Cesenati del Corriere di Romagna e del Resto del Carlino non hanno ritenuto la notizia degna di attenzione.
Il 18/07/2007 abbiamo diffuso il seguente comunicato riguardante la grave disinformazione esistente in materia di abuso di alcol. I giornali hanno ampiamente trattato l'incremento delle sanzioni ai danni dei conducenti sbronzi (sequestro dell'auto), ma hanno ancora una volta trascurato il loro obbligo di corretta ed equidistante informazione, anche se una recente indagine ha dimostrato che più della metà dei trasgressori è inconsapevole della violazione commessa. E' Lunedì e come ogni mattina inizio la giornata al bar, sorseggiando un caffè macchiato. In un tavolino vicino al mio quattro amici stanno commentando i titoli dei giornali. Con aria disinteressata seguo la loro conversazione per farmi un'idea più precisa sugli argomenti "gossip" del momento. I loro discorsi cominciano con una accesa discussione sugli avvenimenti sportivi della domenica. Poco dopo è il turno dei politici, dei soldi che fregano alla povera gente e di ciò che loro farebbero per sistemare le tante nefandezze presenti nel nostro Bel Paese. Poi i discorsi cominciano a spostarsi sulle stragi del sabato sera, poichè anche questo argomento sta entrando prepotentemente nella Hid Parade del Lunedì.
Mi rendo subito conto che le loro idee sono confuse e pesantemente condizionate dal tam tam che i vari personaggi politici ed istituzionali hanno diffuso attraverso i principali organi d'informazione. Sulla sicurezza stradale c'è purtroppo tanta disinformazione, perciò una castroneria tira l'altra (come le ciliege), fino a quando uno dei quattro amici cala sul tavolo della discussione l'argomento clou del momento, cioè l'abuso di alcol. Il saputone del gruppo sostiene che per superare il tasso alcolico previsto dalla legge si dovrebbero bere almeno 5 birre medie (normalmente una persona di 70 Kg. di peso raggiunge il limite assumendo durante i pasti due birre medie, oppure un quartino di vino accompagnato da un grappino finale). Un altro gli risponde che quando si viene fermati dalle forze dell'ordine è sufficiente dimostrare un po' di lucidità, perchè se anche si dovesse superare il limite del tasso alcolico nessun poliziotto sottoporrebbe a controllo chi bonariamente ammette di essersi trincato un sano mezzo litrozzo di vino al ristorante. E conclude: ad una certa età non si può mica essere paragonati a quei ragazzotti che bevono solo per ubriacarsi! Il terzo annuisce e tira in ballo l'irresponsabilità dei giovani, il destino e l'eccessiva velocità delle auto attuali. Il quarto si tocca gli "attributi" e sposta il discorso sulle prossime feste paesane sponsorizzate dai Comuni del circondario (dove spesso scorrono fiumi di vino e di birra). Vorrei intervenire, ma dalle nostre parti certi argomenti vengono confinati nella rassicurante zona dei tabù, dove basta poco per venire impallinati come intrusi o iettatori. Chissà perchè mi viene in mente lo slogan provocatorio "tra gli struzzi di Romagna .. una strage che urla vergogna", coniato dall'associazione PU.RI nel lontano 1998. Chissà perchè certi Enti Pubblici emarginano le associazioni più impegnate nello smantellamento dei tabù presenti sul fronte della sicurezza stradale, senza neppure rendersi conto che la disinformazione può anche uccidere
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Il 04/07/2007 abbiamo diffuso il seguente comunicato riguardante un certo tipo di pubblicità "diseducativa". Dopo l'ultimo week end di sangue sulle strade italiane (57 morti), su numerosi quotidiani locali e nazionali è stata denunciata la portata negativa di certi messaggi pubblicitari utilizzati per il lancio sul mercato di nuovi modelli di autovetture.
Al riguardo si precisa che, su iniziativa di: CNOSS (Coordinamento Nazionale Organismi Sicurezza Stradale); AIFVS (Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada), sede nazionale di Roma; Associazione PU.RI (PUnto RIferimento familiri vittime) di San Mauro Pascoli (FC); Comitato per la sicurezza stradale "F. Paglierini" di Copparo(FE); con il sostegno di altri motivati sodalizi impegnati sul fronte della sicurezza stradale;
è stato richiesto alla casa automobilistica Lancia di sospendere la divulgazione dello spot pubblicitario riguardante il nuovo modello Ypsilon.
Con lettera del 26/06/2007 la Lancia ha confermato la provvisoria sospensione della pubblicità contestata, come da precisazioni riportate in calce.
"Nel prendere atto della risposta ricevuta, valuto positivamente la decisione di sospendere lo spot pubblicitario lanciato il 15/06/2007. Tale campagna pubblicitaria doveva comunque terminare il 23/06/2007 ed è correlata ad un concorso a premi (fine luglio) già descritto su "cattividentro.it". Auspico una ponderata decisione finale a fronte della dichiarazione
"Valutati i rilievi da Voi formulati, pur non condividendo il merito delle relative contestazioni, abbiamo così deciso, di sospendere per il momento la diffusione del messaggio pubblicitario in oggetto, riservandoci, comunque, nel prosieguo ogni e più approfondita valutazione", poichè non sempre le "intenzioni dichiarate" poste alla base di un certo comportamento trovano poi effettiva e generale applicazione. Quanto è successo ne è lampante (ed ora consapevole) dimostrazione, a prescindere dalla condivisione delle valutazioni espresse dalle nostre associazioni".Il 18/05/2007 abbiamo diffuso il seguente comunicato stampa dal titolo "Primi tra gli ultimi con disonore": Tutti i Tg del 17/05/2007 hanno segnalato che l'Italia è ultima in Europa nella lotta per la riduzione della mortalità stradale. Scendendo più in dettaglio, l'Emila Romagna è la regione con più alto tasso di mortalità nazionale e, insieme alla Campania, si colloca come fanalino di coda tra le circoscrizioni regionali che hanno attivato solo tra il 15% e il 35% i contenuti del Piano nazionale della Sicurezza Stradale.
Nella vallata del Rubicone le strade sono ad altissimo rischio, ma ad onta di questa inconfutabile emergenza, la nostra associazione è stata recentemente costretta ad utilizzare uno spazio a pagamento del periodico intercomunale (messo a disposizione dalla LICOM di Savignano sul Rubicone) per denunciare, anche con materiale fotografico, l'estrema pericolosità (sede stradale sconnessa, buche non segnalate, segnaletica e controlli inadeguati, carreggiata di epoca romana, micidiali ostacoli fissi in prossimità della sede stradale ...) della Via Antica Emilia, nel tratto compreso tra la località "Quattro Strade" ed il casello autostradale Rimini Nord.
Il 16/05/2007, cioè il giorno prima degli allarmanti TG nazionali, la nostra ONLUS (acronimo di Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale) ha richiesto un preventivo di spesa per poter veicolare, in piena autonomia, i propri messaggi di sensibilizzazione civile e sociale attraverso il citato periodico intercomunale.
E le stelle, ma non solo quelle, stanno a guardare! Tutti hanno il dovere di fare la propria parte per arginare l'emergenza dell'invalidità e mortalità sulle strade, altrimenti ci si rende complici delle conseguenze. Non piangano le madri ed i padri dopo il verificarsi di una tragedia stradale prevedibile, ma urlino prima, perchè poi l'eco del silenzio è .. straziante.
Il 20/04/2007 abbiamo diffuso un comunicato stampa per dare un nostro contributo di sensibilizzazione nella giornata mondiale della sicurezza stradale. Per le redazioni locali del cesenate era stato fatto il seguente cappello introduttivo: Oltre che alle redazioni dei giornali locali di Bologna, luogo in cui abbiamo svolto una nostra lezione di educazione stradale, inviamo il presente messaggio alle redazioni locali dei giornali del Cesenate, luogo in cui ha sede la nostra associazione. A modo nostro, anche se fuori da territorio romagnolo, abbiamo voluto dare un contributo di sensibilizzazione per la settimana mondiale della sicurezza stradale. Dovremmo averne titolo, poichè siamo tra i rappresentanti più diretti delle vittime e dei disabili della strada. Ebbene, le redazioni cesenati del Resto del Carlino, del Corriere di Romagna e della Voce di Romagna non hanno dedicato neppure un rigo alla nostra iniziativa. Ben diversa è stata la considerazione e l'ospitalità riservata ai comunicati diffusi da alcuni rappresentanti istituzionali, che hanno approfittato dell'occasione per autocelebrare i propri meriti. Consultando le tabelle di pubblicazione dei nostri messaggi di sensibilizzazione, sembra evidente che in Romagna alle vittime della strada, ai loro familiari e alle associazioni che li rappresentano viene raramente riconosciuta la dignità di soggetti legittimati ad esprimere opinioni e proposte, neppure in occasione della settimana mondiale della sicurezza stradale. Chi volesse leggere il nostro messaggio, potrà consultarlo al link SCUOLE nel resoconto che commenta la lezione di educazione stradale che abbiamo svolto nelle scuole medie di Castello d'Argile.
Il 04/04/2007 abbiamo diffuso il seguente comunicato stampa a commento dell'assemblea per l'approvazione del bilancio: In data 03/04/2007 l'assemblea dell'associazione PU.RI. (Punto Riferimento familiari vittime) ha approvato il bilancio consuntivo 2006. La relazione sull'attività svolta e sui progetti 2007 sono consultabili sul sito dell'associazione al link "Attività".
In passato organizzavamo un apposito incontro per illustrare l'attività associativa agli organi d'informazione locale ed alle Amministrazioni Comunali della zona, ma a seguito del mortificante disinteresse dimostrato dalla maggior parte dei soggetti invitati, già da due anni abbiamo deciso di interrompere questa prassi. Non si tratta di orgoglio ferito, poichè questi comportamenti li abbiamo interpretati come vere e proprie umiliazioni arrecate alle vittime ed ai disabili della strada, ai loro familiari ed a tutti coloro che in modo disinteressato sono impegnati a contrastare l'immorale piaga della strage stradale
. Da una parte alcuni importanti personaggi istituzionali manifestano orgoglio e considerazione nei confronti di associazioni in cui gli stessi Enti Locali risultano direttamente coinvolti nella base associativa, mentre dall'altra vengono praticate odiose forme di discriminazione ai danni di quelle aggregazioni no profit che, tra le altre cose, denunciano le gravi responsabilità istituzionali in materia di sicurezza stradale e dopo incidente.A dimostrazione di ciò rileviamo che, in occasione del 5° ed ultimo convegno "primaepoi", promosso dall'associazione PU.RI. nell'Ottobre del 2003, si verificarono due episodi deplorevoli:
P.S. Come era prevedibile, nessun quotidiano locale ha dedicato un solo rigo all'avvenimento. La cronaca locale ha invece riportato notizie riguardanti alcune opere di messa in sicurezza delle strade ed i sostegni che l'unione dei comuni dal Rubicone ha predisposto in favore delle associazioni di volontariato
.Il 19/03/2007 abbiamo così commentato il disegno di Legge allo studio per fermare le stragi del sabato sera: Quanta ipocrisia sulle stragi del sabato sera! Purtroppo anche su un tema di così "vitale" importanza, la tentazione di conquistare consensi e benefici d'immagine è molto forte. Pur non volendo interferire sull'autonomia decisionale dei poteri dello Stato, desideriamo esercitare in modo schietto e propositivo il nostro diritto di critica sul disegno di Legge che il Governo sta predisponendo per contrastare la strage che insanguina le strade Italiane. Il nostro linguaggio potrebbe sembrare irriguardoso e provocatorio, ma su certi argomenti la diplomazia non paga.
Desideriamo concludere questo nostro messaggio con uno sfogo: ma che razza di Stato è quello in cui si sacrifica il valore della vita a semplicistiche ed ingannevoli valutazioni di convenienza economica? Richiamiamo alla memoria con orrore l'emblematico commento fatto dal quotidiano "Il Sole 24 Ore" del 13/03/2004, che a pagina 27 pubblicò un articolo intitolato: Battuta d'arresto per la legge sulle "stragi del sabato sera". Motivo? La Commissione Finanze della Camera ha chiesto di modificare il testo perchè alcuni divieti di vendita sugli alcolici comporterebbero un minor gettito fiscale. Il disegno di Legge fu poi bocciato con un solo voto di scarto ed alcuni noti personaggi istituzionali festeggiarono con toni trionfalistici l'avvenimento.
*Il comunicato è stato inviato a tutte le redazioni dei quotidiani locali della Romagna ed a diverse testate giornalistiche nazionali. Non ci è stato possibile controllare se l'articolo è stato pubblicatoi, anche in estratto, ma sembra che nessuno l'abbia preso in considerazione. Se qualcuno l'avesse letto, gradiremmo molto ricevere una segnalazione al nostro indirizzo email. Grazie.
Il 22/02/2007 abbiamo inviato ai quotidiani locali del Cesenate il seguente nostro comunicato, dopo aver letto gli articoli pubblicati il giorno stesso a commento del funerale della ventiduenne Consuelo Orlandi di Savignano sul Rubicone. Nessun giornale ha ritenuto la notizia degna di attenzione e la cronaca locale si è occupata di altri argomenti. Il Resto del Carlino, ad esempio, si è occupato di un'ordinanza del Sindaco di Savignano sul Rubicone che vieta di dare da mangiare ai gatti che stazionano nel cimitero, ormai diventati troppo numerosi. Magari ci sarà ora un'associazione di animalisti che contesterà l'ordinanza attraverso le pagine del quotidiano. Ogni commento è superfluo!!
Oggetto: Suggerimento agli organi d'informazione per contribuire alla riduzione delle conseguenze tragiche di molti incidenti stradali.
Continuiamo a leggere sui giornali toccanti commenti sulle tante tragedie stradali che insanguinano le nostre strade, soprattutto quando le vittime sono giovani.
Gli organi d'informazione e chi è incaricato alla verbalizzazione dei fatti potrebbero contribuire enormemente alla diminuzione dei numeri della strage se, nel commentare gli incidenti stradali, si soffermassero oltre che sulle cause d'incidente soggettive (errore umano, velocità, sonnolenza, alcol ..) anche sulle cause d'incidente oggettive (buche non segnalate, segnaletica carente od ingannevole ...) e soprattutto sulle cause di morte (guard rail ghigliottina, pali od alberi sui margini della strada, manufatti a spigolo vivo, lampioni all'esterno delle curve ..). Siamo fermamente convinti che gli enti gestori delle strade sarebbero molto più attenti alla messa in sicurezza delle strade se si puntasse maggiormente il dito sulle loro responsabilità.
- Il 24/02/2007 il Comitato Sicurezza Stradale "F. Paglierini" di Copparo (FE) ha diffuso il seguente comunicato:
Restiamo sbigottiti nel ricevere corrispondenze come quella dell'Associazione Pu.Ri. sotto riproposta.
Proprio il Caporedattore del Carlino Cesena ci chiedeva, l'altro giorno, di non intasargli il "server" con comunicazioni che esulassero dall'ambito locale per non privare la Redazione di altre notizie di forte interesse territoriale. E cosa c'è, sig. Caporedattore, di più forte interesse della strage stradale nei Vostri territori?
Lo sa almeno che l'area Romagna, e una sua provincia in particolare, è in testa alla statistica nazionale con questo triste primato?
Un "quotidiano" ha anche una funzione, un ruolo, per lo meno ...informativo a cui assolvere, o no?
- Il 25/02/2007 il presidente della Onlus PU.RI. ha diffuso il seguente messaggio:
Ringrazio il Dr. Luigi Ciannilli per la solidarietà che ha voluto esprimermi. Per meglio chiarire l'accaduto, preciso che la giovane ventiduenne rimasta vittima di un incidente stradale si è schiantata contro una pianta posta ai margini della strada, che la tragedia si è consumata nella provincia di Rimini, cioè nella provincia Italiana col più alto tasso d'incidentalità stradale, e che (secondo alcuni giornali) per la pericolosità di quel specifico tratto di strada era stata recentemente presentata una petizione con le firme di molti cittadini.
Ho apprezzato moltissimo i recenti articoli sulla sicurezza stradale pubblicati in pagina nazionale dal Resto del Carlino. E' stato svolto un lavoro lodevole ed impegnativo che ha messo a nudo le varie tipologie di insidie stradali. Credo però che lo sforzo compiuto debba essere completato e reso più "produttivo" attraverso la cronaca che tratta in concreto le tante tragedie stradali che si consumano giornalmente sulle nostre strade. Se le varie redazioni riportassero, per ogni singolo "incidente", un commento sulla presenza di eventuali cause oggettive di responsabilità o di eventuali cause di morte riconducibili alle condizioni delle strade, si potrebbero salvare tantissime vite umane.
Sarebbe anche utile portare a conoscenza del pubblico altri trascurati aspetti legati al fenomeno dell'incidentalità stradale. Intendo riferirmi, ad esempio, al peggioramento della qualità della vita presente in certe aree geografiche a causa delle veglie che i genitori devono fare quando sono in attesa del rientro a casa dei figli, alle levatacce che gli stessi genitori devono fare per andare a prelevare i propri figli nelle discoteche od in altri luoghi di divertimento, a come cambia la vita per i tantissimi familiari di vittime o disabili delle strada per le le umiliazioni e le sofferenze che gli stessi devono subire nel loro vivere quotidiano tra tanta indifferenza ed ipocrisia.Concludo questa email con una constatazione e con una richiesta:
Quando sulle pagine dei giornali si commenta la sicurezza stradale, perchè non viene data adeguata considerazione a chi ha provato sulla propria pelle una tragedia stradale, anzichè assegnare rubriche periodiche o spazi esclusivi ai tanti personaggi politici ed istituzionali che li utilizzano per autocelebrare i propri presunti meriti?La sicurezza stradale sta a cuore a tutti e deve essere "praticata" con obiettività e determinazione da parte di tutti, perchè non succede solo agli altri. Perciò chiunque si trovi nelle condizioni d'intervenire per arginare l'emergenza dell'invalidità e mortalità sulle strade ha il dovere civile e morale di farlo, altrimenti si rende complice delle conseguenze
. Mi scuso per lo "sfogo", ringrazio per l'attenzione e ... passo il testimone.Firmato: Giuseppe Raduano (Presidente onlus PU.RI)
OGGETTO: PROGETTO DI LEGGE DELLA REGIONE VENETO PER REGOLAMENTARE SIA GLI ORARI DI APERTURA DELLE DISCOTECHE, CHE QUELLI DI SOMMINISTRAZIONE DI BEVANDE ALCOLICHE. ABBIAMO ESPRESSO SOSTEGNO ALL'INIZIATIVA COL SEGUENTE MESSAGGIO:
Il sottoscritto Dott. Giuseppe Raduano, presidente della onlus PU.RI (PUnto RIferimento familiari vittime),
- esprime apprezzamento per il Progetto di legge 117/2006 della Regione Veneto, che stabilisce di anticipare l'orario di apertura delle discoteche alle ore 22 e di chiusura alle ore 03;
- condivide la sospensione di vendita e somministrazione di alcolici dalle ore 01 fino alle ore 06;
- apprezza il senso di responsabilità della Regione Veneto, i cui politici con voto unanime hanno saputo dare un civile segnale di dissenso sul progressivo stravolgimento degli orari e sullo "sballo da alcol";
- ricorda con costernazione il triste epilogo, festeggiato da molti esponenti politici, di una precedente proposta di Legge nazionale che il 13 Marzo 2004 fu così commentato dal Sole 24ore: " Battuta d'arresto per la legge sulle "stragi del sabato sera". Motivo? La Commissione Finanze della Camera ha chiesto di modificare il testo perchè alcuni divieti di vendita sugli alcolici comporterebbero un minor gettito fiscale";
- auspica che tutti i politici, a qualsiasi partito appartengano, agiscano con la necessaria determinazione per rafforzare l'iniziativa della Regione Veneto al fine di esprimere un impegno unitario e forte contro la strage stradale;
- esprime l'auspicio che anche la Regione Emilia Romagna si attivi immediatamente per seguire l'esempio della Regione Veneto, perchè certi ritardi potrebbero costare molto cari in termini di vite umane;
P.S. L'associazione PU.RI. ha sede vicino a Rimini, capitale Italiana del "divertimento", che secondo il quotidiano Il Sole 24 Ore, continua ad indossare (come nel 2003) la maglia nera dell'incidentalità stradale tra le province italiane, ad onta di quanto pubblicarono in data 13/11/2004 alcuni giornali a commento dei lavori che si stavano svolgendo a Rimini in occasione del salone internazionale sulla Sicurezza stradale (SISS). La sicurezza stradale va perseguita con azioni concrete e non con interessate e fuorvianti ricostruzioni statistiche sui numeri della strage, perchè la disinformazione può anche uccidere.
LA MAGLIA NERA PER L'INCIDENTALITA' STRADALE E' STATA ANCORA UNA VOLTA ASSEGNATA ALLA PROVINCIA DI RIMINI.
Il 18/12/2006 il quotidiano Il Sole 24 Ore ha pubblicato uno studio sulla qualità della vita nelle 103 province Italiane. Tra i tanti parametri presi in considerazione è stata reinserita l'incidentalità stradale (l'ultimo inserimento di tali dati risaliva al Dicembre 2003). Purtroppo in certe zone il tempo sembra essersi fermato, perchè la poco invidiabile maglia nera dell'incidentalità stradale continua ancora oggi (come nel Dicembre 2003) ad essere indossata dalla provincia di Rimini. Da diversi anni stiamo denunciando questo allarmante stato di cose, ma le iniziative di sensibilizzazione che abbiamo cercato di mettere in campo sono quasi sempre state snobbate dalle Istituzioni più direttamente interessate. Certi comportamenti, oltre che mortificare la nostra voglia di fare, denotano scarsa sensibilità nei confronti delle vittime e dei disabili della strada, dei loro familiari e delle associazioni che li rappresentano. Sarebbe utile inserire tra gli indicatori della qualità della vita anche alcuni parametri riconducibili alle tantissime persone che vivono sulla propria pelle il dopo trauma. Siamo convinti che l'autorevolezza dello studio del quotidiano Il Sole 24 Ore, ma soprattutto le importanti implicazioni d'immagine che lo stesso determina, produrranno risultati estremamente positivi per la sicurezza stradale su tutto il territorio nazionale, ma soprattutto nelle zone a più alto rischio. Siamo anche convinti che tutte le componenti civili e sociali siano in qualche modo corresponsabili delle situazioni di disagio e di sofferenza presenti su un determinato territorio. Anche un imbecille capirebbe che la sicurezza stradale nella provincia di Rimini rappresenta una vera e propria emergenza. Bisogna quindi rimboccarsi le maniche e creare ogni possibile sinergia per fermare questa ignobile strage. Lo scaricabarile delle responsabilità, i discorsi rassicuranti, le strumentalizzazioni e le buone intenzioni non bastano più. Da dove si potrebbe cominciare? A nostro parere dalla corretta e consapevole conoscenza del problema a 360 gradi. Sotto questo aspetto, l'informazione locale potrebbe avere un ruolo fondamentale e di stimolo.
Ecco come certi manufatti che dovrebbero migliorare la sicurezza stradale possono mettere a rischio l'incolumità degli utenti della strada:
Nello stesso modo in cui vengono sanzionati i cittadini che violano il codice stradale, dovrebbero essere sanzionate le inadempienze degli Enti gestori delle strade. La Legge è uguale per tutti e c'è quindi l'obbligo (non la facoltà) di sanzionare tutti i trasgressori, anche se si tratta di Amministrazioni pubbliche.
CHI L'HA VISTO (IL COMUNICATO)? LE VITTIME DELLA STRAGE STRADALE SONO VITTIME DI SERIE "C"? Per la ricorrenza del 19/11 abbiamo inviato a tutti i quotidiani locali della Romagna il seguente messaggio dal titolo "Non ci è stata tolta la voce":
Anche quest'anno segnaliamo agli organi d'informazione la giornata Europea delle vittime della strada, che sarà celebrata in numerose parrocchie Domenica 19/11/2006. Per richiamare l'attenzione, abbiamo "riciclato", adattandolo alla circostanza, un messaggio di qualche tempo fa.
Ciao, siamo le vittime della strada e domenica 19/11/2006 in tutta Europa sarà celebrata una giornata dedicata a noi. Purtroppo in alcune aree geografiche questa celebrazione sarà trascurata, perchè sono più sentite altre ricorrenze, come ad esempio la carnevalata di Halloween. La nostra giornata dovrebbe essere dedicata alla sensibilizzazione ed al ricordo, perciò non abbiamo niente da spartire con quei personaggi pubblici che utilizzano la commemorazione per autocelebrare i propri meriti o che dimostrano scarsa considerazione verso i nostri familiari e le associazioni che ci rappresentano più direttamente. Ancora prima di essere sepolti, ci capita di dover assistere alla spettacolarizzazione del trauma stradale in cui abbiamo perso la vita, allo scaricabarile delle responsabilità ed alle tante chiacchere interessate del giorno dopo. Poi, dopo poche settimane dal funerale, la maggior parte della gente sceglie di andare ad abitare nella comoda gabbia dell'indifferenza, disinteressandosi completamente delle umiliazioni, delle sofferenze e delle tante ingiustizie del dopo incidente. Solo uno stolto può pensare che ci sia stata tolta la voce e la capacità di provocare azioni. Per farci sentire e per scuotere le coscienze ricorriamo ad ogni mezzo, ma soprattutto ci affidiamo ai nostri cari. Sbaglia chi pensa che non siamo in grado di dialogare o di fare sentire la nostra presenza, perchè murati in un loculo, sotterrati o cremati. Fino a quando ci sarà qualcuno a portarci dei fiori o a rivolgersi a noi con un semplice pensiero, noi saremo al loro fianco ed avremo "voce".
Il messaggio è stato fatto rimbalzare su numerosi forum, tra cui
http://digiland.libero.it/forum/viewtopic.php?t=350315 nel quale abbiamo espresso il seguente commento: NON PROVIAMO SDEGNO, MA COMMISERAZIONE: Oggi 19/11/2006 si celebra la giornata europea delle vittime della strada. Abbiamo inviato a tutti i quotidiani locali della nostra zona il comunicato che ha aperto la discussione di questo forum, ma sui giornali di ieri e di oggi non è stato scritto neppure un rigo sulla ricorrenza. Quei tantissimi morti sono figli di un Dio minore e la loro commemorazione non è evidentemente degna di salire agli onori della cronaca. A livello nazionale tengono banco le nozze di Tom Cruise, mentre a livello locale sono stati pubblicati articoli su diversi argomenti, anche non futili, come ad esempio le corrispondenze riguardanti alcuni gravi incidenti stradali. Tutto secondo copione, ma è tanta la commiserazione che proviamo, perchè la disinformazione e la scarsa sensibilizzazione possono anche uccidere. Più che mai chiediamo alle vittime della strada di fare sentire la loro voce, anche a coloro che si sono foderati le orecchie con spesse fette di mortadella, purchè non debbano provare sulla loro pelle il trauma di una tragedia stradale.