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Ultima modifica: giovedì 24 febbraio 2005 23.25

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.:[Pensiero]:.

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

Pablo Neruda
 

.:[Ringraziamenti]:.

Grazie a tutti coloro che si stanno adoperando per arricchire i contenuti di questo sito con notizie, foto e documenti.

 

Rassegna.it - 01/12/2002

FIAT: EPIFANI, FINISCE SENZA ACCORDO


La trattativa Fiat ''finisce senza accordo''. Lo ha detto il segretario della Cgil Guglielmo Epifani intervenendo al Maurizio Costanzo Show. ''Fiat andra' avanti con suo piano - ha detto Epifani - l'azienda chiudera' gli stabilimenti e mettera' fuori i lavoratori. Purtroppo, e qui penso che vincerei una scommessa, fra sei mesi Fiat stara' ancora peggio''. Il segretario della Cgil ha detto: ''Io amo la Fiat, ma la colpa non e' dei lavoratori se Fiat investe male. Per questo dobbiamo chiedere a Fiat di fare il suo dovere: per proteggere i lavoratori''. Al termine della registrazione del programma, alla domanda se non si era dimostrato troppo pessimista, Epifani ha risposto: ''Sono realista. E' quello che pensiamo''.

02/12/02 18.15


FIAT, MARONI: IL GOVERNO INTERVERRA'


Il ministro del Welfare, Maroni, è fiducioso sull'esito della vertenza Fiat, il cui negoziato riprenderà domattina. Tuttavia, precisa che «le scelte dell'azienda non possono essere dettate solo dal pareggio dei conti e le decisioni dei vertici del Lingotto non devono tener conto solo delle banche, lasciando impatti sociali negativi». Secondo il ministro, «nel piano di ristrutturazione aziendale manca la componente di interventi che tengano conto delle conseguenze sociali e, quindi, servono investimenti di risorse da destinare a quei luoghi in cui vi è il disimpegno dell'azienda dalla produzione industriale». Per quanto riguarda le iniziative del governo, Maroni si è detto poco convinto dell'ipotesi di una partecipazione dello stato nell'azienda, anche se «nell'esperienza tedesca, dove sono coinvolte le regioni, vi sono aspetti positivi. È una decisione, questa, che spetta ai governi regionali». Infine, in merito alla ripresa di domani della trattativa, il responsabile del Welfare ha aggiunto che «se si arriverà all'incontro di Palazzo Chigi di giovedì prossimo con una situazione bloccata, certamente il governo interverrà, altrimenti la Fiat procederebbe ai licenziamenti collettivi». «Noi crediamo in una terza ipotesi – ha concluso –, ovvero che il management abbia più coraggio e inserisca nel piano investimenti di risorse per la responsabilità sociale, che il gruppo torinese, come grande azienda, possiede in larga misura».

02/12/02 18.13


FIAT: MARONI, AZIENDA PENSI A CONSEGUENZE SOCIALI


''Non si puo' pensare a chiudere i conti in pareggio lasciando pero' un impatto sociale profondamente negativo. Bisogna tenere conto anche delle conseguenze sociali di cio' che si fa''. Lo ha detto il ministro del Lavoro Roberto Maroni, rivolgendosi alla Fiat alla vigilia dell'incontro fissato per domani a Roma al ministero delle Attivita' produttive. Maroni pensa pero' che non ci debba essere un intervento diretto dello Stato nell'azionariato: ''Abbiamo gia' fatto un'esperienza negativa con il panettone di Stato. Non mi sembra che adesso sia una buona idea che lo Stato diventi un azionista diretto della Fiat Auto. Loro oltretutto dicono di non avere problemi di risorse e comnunque possono vendere qualche gioiello di famiglia per attivare le risorse di cui hanno bisogno. L'unica possibilita' che intravedo e' quella di un coinvolgimento delle regioni dove ci sono insediamenti produttivi della Fiat. Penso comunque che alla fine, ma su questo parlo a titolo personale, una soluzione si trovera'''. ''Il piano industriale della Fiat va modificato mettendoci piu' coraggio e per coraggio intendo fare cose che diminuiscano l'impatto sociale delle scelte dell'azienda. Questa e' una sollecitazione -ha aggiunto Maroni- che viene dal Governo, dai sindacati, dalla maggioranza e dall'opposizione. Penso che la Fiat dovrebbe tenerne conto. Questa esigenza e' forse piu' importante delle sollecitazioni che vengono dalle banche che non sono le piu' rilevanti''. ''Il piano industriale della Fiat non lo puo' scrivere il Governo ma certo il Governo puo' e deve sollecitare l'azienda in questa direzione, nell'investire cioe' in quei luoghi dove potrebbero esserci gravi ripercussioni sociali. La soluzione non e' trasferire le produzioni da uno stabilimento all'altro perche' ci sarebbero nuovi problemi nei posti che perderebbero le linee di produzione''.

02/12/02 17.52


ALFA, ARESE: I LAVORATORI RIBLOCCANO L'AUTOLAGHI


Continua il blocco dell'Autolaghi nelle direzioni Milano, Como e Varese, da parte degli operai della Fiat–Alfa Romeo di Arese. Dopo l'analoga protesta di stamattina, i lavoratori hanno ripreso a occupare la sede autostradale a partire dalle 16, organizzando in loco un'assemblea contro la decisione della Fiat di mettere in cassa integrazione oltre mille dipendenti dello stabilimento varesino. Il traffico è stato deviato lungo percorsi alternativi, con seri problemi alla circolazione stradale in tutto l'hinterland ovest milanese e sulle tangenziali.

02/12/02 17.48


FIAT: LA TRATTATIVA RIPRENDE MARTEDI' ALLE 11


Riprenderà domattina alle 11, presso il ministero delle Attività Produttive, la trattativa fra il governo, la Fiat e i sindacati sul piano industriale aziendale. Gli incontri sulla crisi Fiat al ministero delle Attivita' Produttive domani non saranno a tre, ma si svolgeranno separatamente: i sindacati sono convocati alle 11, l'azienda alle 16,30.

02/12/02 16.33


FIAT: AUTO,16 DICEMBRE ASSEMBLEA PER RICOSTITUZIONE CAPITALE


Per il 16 dicembre prossimo (il 17 in seconda) sono stati convocati gli azionisti di Fiat Auto, controllata da Fiat Auto Holding Bv, 80% Fiat e 20% General Motors, per decidere sulla svalutazione e sulla ricostituzione del capitale sociale, in seguito alle perdite accumulate dalla società. L'estratto di convocazione è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Il capitale sociale di Fiat auto era già stato azzerato per perdite e ricostituito fino a 1,8 miliardi di euro tra maggio e giugno scorsi.

02/12/02 13.20


FIAT, FORSTER: POCO SENSATA FUSIONE CON OPEL


''Avrebbe poco senso fondere Fiat e Opel''. Lo ha dichiarato, in un'intervista al settimanale 'Der Spiegel', in edicola oggi, il numero uno della casa automobilistica tedesca, controllata da General Motors, Carl-Peter Forster. ''Nel caso in cui Fiat vendesse il settore auto a Gm - ha proseguito Forster -, sarebbe meglio che Fiat diventasse uno dei marchi nell'ambito del gruppo, cosi' come Opel, Vauxhall in Inghilterra, Saab in Svezia e Daewoo in Corea''. Potremmo certo aumentare la nostra collaborazione nei settori in cui gia' abbiamo attivita' in comune, ha proseguito l'amministratore delegato di Opel, ''ma ogni singolo gruppo dovrebbe prima risanarsi da solo''.

02/12/02 10.47


FIAT, PEZZOTTA: IMPRENDITORI NON RESTINO INDIFFERENTI


''Come si fa a pensare che la mancata soluzione della crisi non sia un problema per tutta l'impresa italiana?''. Il leader della Cisl, Savino Pezzotta, in un'intervista a 'Il Corriere della sera', ritenendo ''opportuno e condivisibile'' il richiamo del capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, che venerdi' scorso ha chiesto uno ''scatto di orgoglio'' per lo sviluppo, sostiene che il problema della crisi Fiat ''dovrebbe essere ben chiaro agli industriali''.

02/12/02 10.39