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Lentamente muore chi diventa schiavo
dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non
conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli
sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia
aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia
incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde
quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
Pablo Neruda
.:[Ringraziamenti]:.
Grazie a tutti coloro che si stanno
adoperando per arricchire i contenuti di questo sito con notizie, foto
e documenti.
Documenti
Istituto compresivo di scuola materna,
elementare e media "Paolo Balsamo"
Termini Imerese
CIRCOLARE INTERNA N. 83
TERMINI IM., 16 NOVEMBRE 2002
OGGETTO: RICADUTE SUL SERVIZIO SCOLASTICO DELLE PROTESTE SINDACALI DEI
LAVORATORI FIAT DI TERMINI.
Il Consiglio di
istituto, il Collegio dei docenti e l’assemblea del personale
amministrativo e ausiliario, riuniti in seduta comune il g. 15 novembre u.
s., hanno deliberato di inviare al Prefetto, all’Assessore regionale alla
P. I., al Ministro della P. I., a/Sindaco di Termini, e per conoscenza al
Dirigente dell’Ufficio scolastico regionale e agli organi di stampa
locali, la lettera riportata di seguito:
Da alcune
settimane questo Istituto non è in grado di garantire il regolare
svolgimento del servizio scolastico, e degli impegni collegiali connessi,
a causa dei notevoli ritardi, se non addirittura delle assenze, di
docenti, assistenti amministrativi e collaboratori scolastici,
impossibilitati a raggiungere la sede di lavoro per i blocchi ferroviari e
stradali messi in atto dai lavoratori del locale stabilimento FIAT che
protestano per rivendicare il loro inalienabile diritto al lavoro.
La frequente e contemporanea assenza dei docenti e dei collaboratori
scolastici, inoltre, non consente di garantire — a volte per l’intera
durata del tempo scuola — neppure la necessaria sorveglianza di alcune
classi comunque affidate alla responsabilità del Dirigente scolastico che
non è in grado di prevenire né di evitare eventuali incidenti sempre
possibili dei quali sarebbe il primo ed unico responsabile, né può esimere
gli alunni dalla frequenza perché, così facendo, incorrerebbe nel reato di
interruzione di un pubblico servizio, mancando ovviamente un provvedimento
superiore in tal senso.
La città di Termini, dunque, è penalizzata non soltanto per i riflessi
della grave crisi che si è abbattuta sulla sua economia già asfittica e
comunque fragile, ma anche per l’impossibilità di garantire i servizi
sociali essenziali tra i quali, appunto, quello scolastico.
Essendo del tutto evidente che l’irregolare prosecuzione dell’attività
didattica compromette inevitabilmente i livelli di istruzione degli
allievi con conseguenti e gravi ricadute sul processo della loro
formazione personale, si chiede alla S. V. di voler rappresentare nelle
sedi istituzionali che riterrà opportune il disagio vissuta da tutti gli
operatori di questo Istituto, nella speranza che
il Suo qualificato intervento contribuisca a sollecitare l’impegno delle
autorità politiche competenti per la positiva soluzione della vertenza, in
mancanza della quale questo Istituto rischia, peraltro, di vedere ridotta
considerevolmente la pro- pria popolazione scolastica per la migrazione di
tanti nuclei familiari verso regioni economicamente fortunate.
Ai lavoratori in lotta per la difesa del proprio posto di lavoro il
Consiglio di Istituto, il Collegio dei docenti e l’assemblea del personale
A.T.A., riuniti in seduta comune in data odierna, esprimono, comunque, la
loro totale solidarietà.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
PROF. SALVATORE CURRIERI
