A che punto siamo!
Nelle giornate di giovedì 30 e venerdì 31 gennaio i lavoratori di
Arese hanno bloccato la portineria dell’ex CRAA, non facendo entrare
gli oltre 400 camion giornalieri che vi transitano.
I lavoratori in cig, e quelli rimasti al lavoro con due scioperi
unitari, sono rimasti a presidiare anche di notte la portineria.
Dalla portineria ex CRAA entrano tutte le aziende che in questi anni
si sono insediate nelle aree dismesse dello stabilimento.
Nel dicembre 2000 la Fiat ha venduto tutte le aree dello stabilimento
di Arese. Le aree da reindustrializzare non occupate dalle aziende del
CRAA sono state vendute a Belfiore e poi all’AIG-LINCOLN.
L’AIG-LINCOLN ha poi costituito l’Alfa Business Park con il progetto
di costituire un polo logistico.
Attualmente si sono insediate:
·
La Rotamfer, azienda di
rottamazione. Per numerosi problemi legati all’ambiente la Rotamfer
spa, ha dovuto traslocare da Sesto S.Giovanni. Dopo aver assunto 80
operai ex Alfa, per avere le aree Alfa a prezzo agevolato, la Rotamfer
ha sistematicamente licenziato questi lavoratori.
·
La Caris, azienda di
smaltimento rifiuti. Anche la Caris ha dovuto traslocare da Novate per
problemi ambientali, e ha licenziato lavoratori ex alfa. Alla Caris
lavorano circa 15 extracomunitari (marocchini) alla cernita della
spazzatura. Questi lavoratori fanno di media 12 ore al giorno sabati e
domeniche comprese.
·
L’Intersider, azienda di
stampaggio. Annche questa società ha assunto lavoratori ex Alfa ma, a
parte problemi sindacali (provvedimenti disciplinari, turni mensa,
condizioni lavoro ecc.) non ha licenziato personale Alfa che, come gli
altri lavoratori, fanno i turni di 8 ore.
·
La BrB, società di piccola
verniciatura. Questa azienda dopo aver assunto personale ex Alfa, lo
ha poi licenziato senza mai insediarsi ad Arese. Ha comprato le aree a
prezzi agevolati per poi rivenderle alla AIG-LINCOLN.
·
L’Assocam,
la Cois Group e la Y2K. Società di logistica e
magazzinaggio materiali. Non hanno assunto nessun lavoratore ex Alfa e
non hanno le autorizzazioni dalle istituzioni. Sono impegnati pochi
impiegati e cooperative di facchinaggio.
All’interno dell’area CRAA inoltre, l’AIG-LINCOLN, attraverso la
General smontaggi, sta portando avanti la distruzione di tutti gli ex
stabilimenti, e la successiva ricostruzione di capannoni da affittare
alle aziende che poi si insedieranno. Si sta procedendo alla rimozione
dell’eternit (amianto) dei tetti, senza nessuna protezione e con ditte
di extracomunitari (albanesi).
Con il presidio di due giorni, i lavoratori di Arese hanno
voluto imporre alle proprietà delle aree il rispetto delle conquiste
di decenni di lotta.
All’incontro che ci sarà l’11 febbraio con AIG-LINCOLN e “Estate Sei”
(proprietaria dell’area dove è ancora presente la FIAT), noi
chiederemo tra l’altro :
·
la riassunzione dei lavoratori
FIAT licenziati,
·
il rispetto dell’articolo 18
statuto lavoratori,
·
che le aziende che si insedieranno
ad Arese abbiano lavoratori fissi e non precari,e con produzioni
industriali,
·
che tutte le fabbriche presenti
nell’area possano darsi una rappresentanza sindacale di sito eletta
dai lavoratori ....
Per ottenere questo è indispensabile la nostra massima
determinazione, che può sfociare, in caso di un mancato accordo, nel
blocco totale delle portinerie.
E’ importante che tutti sappiano la battaglia che stiamo facendo e,
se sarà necessario, che tutti si mobilitino per sostenere questa
battaglia.
Imporre con accordo sindacale che le aziende che subentrano
nell’area dismessa di Arese applichino comunque per tutti l’art.18 e
che si ottengano delegati di area per opporsi alla frammentazione dei
lavoratori, può avere una valenza generale.
Oltre a questo i lavoratori di Arese devono continuare la
mobilitazione in difesa della fabbrica.
Da mercoledì 5-2-03 parte la raccolta di firme per le cause di massa
contro la cig.
E nelle prossime settimane continueranno gli scioperi perché ad
Arese si continui a produrre auto alfa ed ecologiche.
Slai Cobas Alfa
Romeo di Arese