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Lentamente muore chi diventa schiavo
dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non
conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli
sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia
aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia
incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde
quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
Pablo Neruda
.:[Ringraziamenti]:.
Grazie a tutti coloro che si stanno
adoperando per arricchire i contenuti di questo sito con notizie, foto
e documenti.
Comunicato Stampa
L’11 marzo 2003, il “COMITATO DI LOTTA TORINESE
A SOSTEGNO DEI LAVORATORI FIAT E INDOTTO” ha presidiato il
Consiglio Regionale della Regione Piemonte per chiedere i fondi a
sostegno del reddito dei cassintegrati!
Sono stati stanziati circa 7.000.000,00 euro
(equivalenti a 13.553.890.000 vecchie lire).
Dopo ore di attesa siamo
stati ricevuti dall’assessore al lavoro della regione Piemonte Pichetto e
dai consiglieri di RC. Ci hanno spiegato che in Regione Piemonte le forze
politiche e le forze sindacali di cgil, cisl e uil hanno concertato la
distribuzione dei fondi per tutti i redditi al di sotto della soglia di
poverta’ che e’ fissata in 6.100 euro annui! Solo Rifondazione Comunista
ha proposto degli emendamenti a favore della piattaforma di Termini
Imerese, compreso il pagamento delle ore agli scioperanti per sostenere la
lotta ma questi emendamenti sono stati respinti. Per quanto riguarda
l’esonero dal pagamento spese per la sanita’ istruzione, tasse e utenze
varie, l’assessore Pichetto (Forza Italia) ha detto che non se ne parla.
Dovranno provvedere poi i Servizi Sociali dei Comuni. All’Agenzia Italia
Lavoro e’ stato assegnato un fondo per garantire la ricollocazione dei
cassaintegrati verso nuovi lavori, infine abbiamo appurato che vogliono
propinarci i soliti canali di sfruttamento, mal pagati, senza diritti e
senza tutele, quali i cantieri di lavoro e la formazione professionale.
Premesso che i proletari mantengono col loro
lavoro tutta la società, considerato che essi vivono della sola vendita
della forza-lavoro utilizzata dai capitalisti nella produzione, ritenuto
che la forza lavoro operaia non può essere utilizzata come merce “usa e
getta” di cui sbarazzarsi impunemente nei momenti di crisi, valutato che
il logorio della forza-lavoro ha impinguato le casse dei padroni generando
infermità permanenti e inabilità, NOI OPERAI del “Comitato di lotta”
respingiamo le vergognose proposte di pretesa assistenzialista e
rivendichiamo ciò di cui abbiamo diritto e che va sotto il titolo generale
di salario garantito. In altri termini, se i padroni vogliono la nostra
forza lavoro devono pagarla anche quando non serve loro e anche quando il
suo abuso l’ha distrutta o ridotta.
Ciò premesso, i padroni
e il loro Stato, in tutte le sue articolazioni centrali e locali, sono
corresponsabili e controparte della classe operaia.
Respingiamo con
forza e in toto le proposte che cercano di deviarci da questa chiara
logica di difesa dei nostri interessi vitali: dalla formazione lavoro, ai
cantieri di lavoro, alle cooperative, al lavoro interinale e a ogni altra
forma di flessibilità che neghi qualsiasi tutela;
Rivendichiamo la
totalità del salario, demistificando la menzogna secondo la quale la
cassa integrazione lo garantirebbe, sappiamo invece che con essa si
copre neanche la metà in taluni casi del salario netto reale;
Rivendichiamo la
piattaforma di Termini Imerese come minima rivendicazione
irrinunciabile:l’80% di integrazione del salario reale per tutti i
cassaintegrati e il pagamento delle ore di sciopero agli scioperanti;
Rivendichiamo
dagli enti di governo territoriali, Regione, Provincia e Comuni,
l’esenzione dal pagamento sanità, spese, utenze, sostegni per gli affitti
, i mutui per la prima casa, trasporti, tasse e istruzione);
Denunciamo
l’atteggiamento antioperaio delle burocrazie dei sindacati confederali
cgil, cisl e uil, dei DS e delle altre forze politiche di sinistra, di
centro e di destra che hanno vergognosamente “concertato” con la Regione
Piemonte contro gli operai, cercando di annullare ogni politica a
sostegno delle lotte dei lavoratori, con l’intento di dividerli da
quelli di Termini ed Arese.
Concludiamo chiedendo la solidarietà di tutti gli
operai, a partire dai delegati e dagli operai degli stessi sindacati
confederali, che invitiamo a far pressione sui loro burocrati perché
recedano dal loro atteggiamento antioperaio. Invitiamo tutta la
popolazione a sostenere la lotta dei lavoratori Fiat, indotto e delle loro
famiglie, sia personalmente partecipando alle mobilitazioni, sia
contribuendo a sostenere la cassa di resistenza.
Banca Popolare Etica, ag. di Padova, c/c n. 511610
intestato a Comitato di lotta torinese per il sostegno ai lavoratori della
fiat”, codice Abi 5018, Cab 12100.
riunione tutti i mercoledì alle ore 20,30 in via nichelino 14 – Torino -