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Lentamente muore chi diventa schiavo
dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non
conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli
sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia
aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia
incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde
quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
Pablo Neruda
.:[Ringraziamenti]:.
Grazie a tutti coloro che si stanno
adoperando per arricchire i contenuti di questo sito con notizie, foto
e documenti.
Articoli
Attesa per il consiglio di domani
Fiat, l’ora degli scioperi No di sindacati e infermieri
alla proposta Baldassarri
Per il viceministro gli esuberi potevano essere
riconvertiti nella sanità. Epifani: ci vada lui in ospedale
Gli operai della Fiat infermieri in ospedale? «Ci sarebbe da rispondere
con una battuta, ci vada Baldassarri in ospedale». Il segretario generale
della Cgil, Guglielmo Epifani, valuta così l'ipotesi del viceministro
dell'Economia di impiegare gli operai della Fiat nelle aziende in crisi
come infermieri in ospedale. Per l'ex ministro delle Finanze Vincenzo
Visco «siamo al di là del bene e del male». Ma gli stessi infermieri si
sono infuriati davanti alla proposta Baldassarri. «Provocazione» che non è
piaciuta nemmeno ai lavoratori Fiat. Ieri i dipendenti degli stabilimenti
torinesi del gruppo si sono fermati per 4 ore per lo sciopero nazionale
indetto con i sindacati dei metalmeccanici.
Al Lingotto sono giunti anche il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, e
il vicesindaco, Marco Calgaro. E ieri Chiamparino ha annunciato di aver
inviato al governo una richiesta formale per convocare le parti sociali e
sbloccare la vertenza Fiat. A Milano, invece, un folto gruppo di
lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese hanno manifestato nella centralissima
piazza della Scala, per poi raggrupparsi di fronte a Palazzo Marino, sede
del Comune.
«Non abbiamo capito cosa vuol fare la Fiat per rilanciare un progetto
industriale», ha affermato il ministro per le Politiche comunitarie, Rocco
Buttiglione. Il ministro per le Attività produttive, Antonio Marzano,
invece, preferisce non fare «commenti pubblici»: «lasciamo lavorare la
Fiat», dice. A esprimere «la posizione del governo sull'argomento» sarà
oggi il ministro del Welfare, Roberto Maroni, quando risponderà a una
interrogazione sulla Fiat nel question time alla Camera.
Tutti però attendono di conoscere dal consiglio di amministrazione
dell'azienda, convocato domani al Lingotto, indicazioni sui primi nove
mesi dell'anno. Secondo alcuni analisti la perdita operativa del gruppo
nel terzo trimestre dovrebbe variare tra i 260 e i 330 milioni di euro,
quella del settore auto tra i 300 e i 350 milioni (nel secondo trimestre
fu di 394 milioni di euro). C'è attesa anche sull’indebitamento netto, un
parametro cui è legato il prestito convertendo da 3 miliardi di euro
concesso da Sanpaolo Imi, Intesa Bci, Capitalia e Unicredit. Al 30 giugno
scorso era di 5,8 miliardi di euro. E dal fronte bancario, secondo
l'amministratore delegato di Banca Intesa Corrado Passera, «il piano di
maggio permette alla fine di uscire dall'attuale situazione e credo che le
banche abbiano svolto il miglior ruolo possibile».