Le Thérapeute - Magritte,1937
Occuparsi di arte, creare uno
spazio interlocutorio con questo settore della cultura, significa anche operare
secondo un obiettivo di educazione alla salute e di formazione psicologica per
tutti coloro che in tale campo si trovano impegnati. Per chi si occupa direttamente
e/o professionalmente del mondo della psiche e delle relazioni umane, l'incontro
con una forma d'arte si rivela un valido strumento conoscitivo di analisi e
di ricerca esistenziale. In questo livello di conoscenza, la realtà si mostra
attraverso il sensibile e si dà dentro di essa piuttosto che attraverso proposizioni
di tipo logico e verificabile. Quando noi parliamo, facciamo vivere due discorsi
e due livelli di comunicazione, un momento informativo mediato dalle parole
prese nel loro valore di codici e un momento estetico
che rivela ciò che di sotterraneo sta dietro alle parole. Un linguaggio sotterraneo
indiretto che passa attraverso lo spazio del silenzio, dell'ascolto concentrato
su se stessi, che in arte si manifesta come uno stile e una forma.
Edward
Munch, 1892 - da uno stralcio di lettera conservato al Museo Munch
"Camminavo sulla strada con due amici, il sole tramontava, sentii come una vampata
di malinconia. Il cielo divenne all'improvviso rosso sangue. Mi arrestai, mi
appoggiai al parapetto, stanco da morire. Vidi le nuvole fiammeggianti come
sangue e una spada.
Il mare e la cittá di un nero bluastro. I miei amici continuarono a camminare.
Io rimasi lá, tremando d'angoscia, e sentivo come un grande e interminabile
grido che attraversava la natura."
La cura è quel luogo, virtuale e/o reale, dove i fenomeni psichici trovano il loro senso nell'immagine e nella parola, nell'incontro di idee e azioni, ma anche nei ritmi individuali che si riconoscono ed elaborano attraverso la partecipazione estetica e lo scambio empatico.`
L'emozione é una condizione fisiologica interiore, senza dubbio si trova dentro la pelle, giú in fondo all'ippocampo, al sistema ormonale al corpo animale di una persona. E' dentro di noi che le sentiamo: il pianto in gola, la stretta al petto, la tristezza nei nostri occhi, il crampo di paura nelle viscere, lo sguardo paranoide che scruta geloso il viso dell'amato.
"Si puó fare qualcosa di buono quando l'uomo è dentro una passione,
ma niente di buono quando la passione è dentro l'uomo" scriveva il poeta romantico
William Blake.
Esse ci giungono dall'esterno, c'invadono e ci trascinano nella loro condizione
sono "influssi divini".....il modo che scelgono gli Dei per fluire nell'anima, per portarla in una condizione
oltreumana di eccitazione e di furia, di dolore e di lutto, di incantamento e di desiderio estatico.