LA FESTA DI San GIUSEPPE
A Sutera la festa di San Giuseppe che ricorre
il
19 marzo viene celebrata la domenica più¥
vicina a tale data, nella Chiesa madre. Nei sette mercoledì precedenti la festa, subito dopo lo sposalizio di San Giuseppe che ricorre il 23 gennaio, viene celebrata la Santa Messa e si canta in dialetto siciliano il rosario di SAN Giuseppe.
Anticamente
dopo
la Messa dello sposalizio venivano distribuiti ai presenti ceci,
castagne
e mandorle abbrustolite. Oggi, invece, dolci di qualità diverse.
La
festa ha inizio il giorno della
vigilia con la processione del palio di San Giuseppe.
Il
giorno della festa, al mattino si celebrano le SS. Messe E nel pomeriggio ha luogo la processione che va
dalla
Matrice a SANT'Agata e viceversa.
In via straordinaria, ogni quattro anni circa, si suole preparare in piazza Mameli la "tavulata" con la rappresentazione vivente della Sacra Famiglia.
La caldaia con la minestra e la tavola con ogni ben di Dio vengono preparate dai cooperatori della festa.
La sacra
famiglia
contornata di pubblico, mangia, al suono della banda
musicale,
con un contegno da funzione religiosa. La minestra viene
distribuita
a chi ne desidera e tanti la portano a casa per consumarla
con
i familiari.
E' diffusa ancora oggi la tradizione dei "vicchiareddi" cioè dell'invito a tavola di un certo numero di poveri (Secondo la promessa fatta al Santo) in un clima di gioiosa solidarietà.
e'
DA notare che, per
fortuna,
oggi si stenta a trovare dei poveri. Le mutate condizioni
socio-economiche
hanno trasformato, in parte, le antiche motivazioni
caritative
di questa usanza: ormai non c'è più un problema di elemosina
vera e propria, perché il pane quotidiano non manca a nessuno.
Eppure resta intatto il significato morale che emerge da questi
gesti che, oggi come ieri, esprimono l'importanza umana e sociale dello stare insieme.