VALLE DI CADORE

ORGANO “F. DACCI” (1768?)


DESCRIZIONE DELLO STRUMENTO

Facciata di 27 canne di principale, con labbro superiore a scudo, disposte a cuspide con ali davanti alle quali si trovano i tromboncini. Due manuali di 45 tasti (Do1/Do5) con prima ottava corta: quello superiore per il Primo Organo e quello inferiore per il Secondo Organo.

Pedaliera a leggio con 17 tasti (Do1/Sol #2), costantemente unita al manuale e anch’essa con prima ottava corta.

Solo recentemente si è scoperto che l’organo di Valle è stato costruito dall’organaro veneto Francesco Dacci; ciò risulta da un manoscritto notarile del XVIII-XIX sec. dal titolo: ”Memorie Parziali e rispettive delle Chiese esistenti nel Cadore e di quanto contengono”. A proposito della Chiesa di S. Martino di Valle si legge: “...edifizio...corredato di buon organo, opera di Francesco Daci”.

Relativamente alla data non si hanno ancora dati certi ma, all’interno della porticina di accesso alla cassa dell’organo si legge questa scritta ad inchiostro: “Bortolo Cruzzola Sindico Cassa / Fece Fare il Cassone e Organo / 1768”.

Lo strumento è posto in cantoria e racchiuso in una monumentale cassa con intagli. Rimasto a lungo inutilizzato, è oggi nuovamente pronto a far sentire la sua voce grazie all’accurato restauro di Francesco Zanin. Il fedele ripristino è consistito anche nella ricostruzione di una seconda tastiera che permette così di far risuonare anche l’originale Secondo Organo (che ha un unico registro spezzato di Violoncelli ad ancia) collocato nel basamento della cassa, a sinistra dei manuali, e chiuso anteriormente da uno sportello.






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