SASSIFRAGA SEMPREVIVA O ALPINA

(Saxifraga Paniculata Miller)

       Famiglia: Sassifragacee.

Colore: bianco-giallognolo.

Dove vive: la Sassifraga Sempreviva è presente sulle rocce calcaree delle Alpi e degli Appennini, e può arrivare fino ai 4000 m. Sopravvive su terreni erbosi, sassosi e su fessure di dirupi (adornandole graziosamente) e cresce soprattutto in luoghi dove la roccia superficiale è in corso di disgregazione.

La Sassifraga Panicolata può vivere anche in ambienti come: cenge, pascoli sassosi, aridi e su detriti consolidati.

Descrizione pianta: la Sassifraga è una pianta erbacea che per sopravvivere in alta montagna o in terreni aridi ha sviluppato particolari foglie carnose, capaci di trattenere, rispetto alle altre piante, una maggiore quantità d’acqua. Queste foglie sono tipiche per il loro margine finemente e nettamente dentato ed incrostato di calcare.

La Sassifraga ha una delle forme vincenti adottate dalle piante d’alta quota, ovvero la forma “a rosetta”: per la lenta crescita dell’asse principale gli spazi tra le foglie (internodi) sono molto brevi, perciò si forma una spirale di foglie molto fitta (rosetta).Questa crescita “rallentata” è un particolare adattamento delle piante di alta quota, che si trovano a vivere in terreni davvero poveri di nutrimento.

 Il colore delle foglie varia molto secondo la forma, la posizione ed il substrato minerale. Le Sassifraghe fiorite colpiscono anche lo spettatore superficiale per la loro molteplicità: abbondanza di colori, di forme e di misure. Il fiore della Sassifraga comprende 5 sepali, 5 piccoli petali, spesso lobati e un gineceo composto da 2-5 carpelli saldati alla base; il frutto è formato da una capsula piena di minuscoli semi. La Sassifraga fiorisce nei mesi tra maggio e agosto. Lo stelo può essere alto dai 10 ai 45 cm, ramificato in alto a mo’ di pannocchia. La Sassifraga ha un’infiorescenza pannocchiuta con 3-5 rami fioriti. I fiori sono bianco-latte spesso punteggiati d’arancione o rosso.

Curiosità: non è senza motivo che la Sassifraga ha avuto il suo nome, che in latino significa “spezzare la pietra” (frangere = spezzare ; sassum = pietra).

Il fatto che essa profitti dell’aiuto dell’erosione e non possa spezzare la roccia , se non nei posti già attaccati, non toglie nulla al valore della sua grande forza.

Questa forza vegetale la vediamo ogni giorno all’opera nell’asfalto delle strade, che erbe e piante di tutte le specie sollevano e spezzano. L’attrattiva della vita suscita forze inaudite nel mondo vegetale.

MARTINA, SILVIA             classe prima

                               

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