Cronistoria breve della vicenda

maggio 1999 L'Amministrazione Comunale chiede alla Regione le varianti al Piano Regolatore Generale riguardanti il Gaver e Bazena. Tali varianti prevedono un aumento di edificabilità in Gaver dai 2000 ai 3600 metri quadri e la possibilità di edificare in Bazena 600 metri quadri.
1 febbraio 2002 La Regione respinge le richieste del Comune.
5 febbraio 2002 Il CAI con altre associazioni chiedono al Comune un riscontro positivo sul progetto di una pista di sci da fondo da realizzare in Bazena, presentata l'anno precedente dagli Alpini. Il sindaco risponde che su quell'area si stanno definendo una "serie di progetti" (Giornale di Brescia 23/02/2002) e che perciò non può accogliere la proposta.
4 settembre 2002 Il Comune invia alla Regione la delibera nr.17 nella quale si ribadisce la necessità di aumentare le aree edificabili sia in Bazena che in Gaver.
L'amministrazione, con delibera nr.14, decide l'alienazione del terreno in Gaver proponendo due prezzi: uno per i 2000 mq già edificabili ed uno per gli eventuali 3600 mq.
21 novembre 2002 Una nutrita delegazione di politici ed imprenditori si reca a Roma per presentare al Ministro per l'Ambiente un piano di sviluppo chiamato "Tre Valli" nel quale rientra anche il terreno in vendita del comune di Breno. Vai al testo del progetto
28 novembre 2002 Le Associazioni ambientaliste indicono una serata per divulgare ai cittadini quanto sta succedendo; nasce il Comitato per la tutela di Gaver e Bazena con 150 firmatari.
4 dicembre 2002 Viene decisa la data per la seconda asta; sarà il 20 dicembre.
10 dicembre 2002 Le Associazioni si rivolgono al TAR chiedendo la sospensiva dell'asta per presunte irregolarità nella delibera di vendita; il TAR non dà la sospensiva. Il ricorso dovrà essere discusso in data da destinarsi.
20 dicembre 2002 Seconda asta; come la prima anche questa va deserta.
17 gennaio 2003 I l Comitato organizza una serata con la divulgazione dell'intero progetto mediante la proiezione di diapositive. I presenti possono constatare la reale demenzialità del cosiddetto "piano di sviluppo" che prevede 16 aree residenziali, laghetto artificiale, 80 chilometri di pieste da sci, alberghi, campo da golf, nonché mega trenino a cremagliera, il tutto nel rispetto per l'ambiente!!
17 febbraio 2003 Il Comitato scrive al Sindaco una lettera aperta, chiedendogli di sospendere la vendita del terreno, ponendogli una serie di quesiti concreti ed invitandolo a rispondere pubblicamente visto che finora non lo ha mai fatto.
20 febbraio 2002 Terzo esperimento d'asta con ribasso del prezzo del 10%. Ancora una volta l'asta va deserta.

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