Da circa dieci
anni emergono sempre più numerosi i disturbi legati all’uso del PC. Il lavoro
al PC costringe l’operatore seduto per ore ad una distanza fissa di 60 cm dal
monitor.
In relazione alle condizioni
sopradescritte, emerge anche un’altra problematica che è quella dell’occhio
secco. La vista viene obbligata in una sola direzione ad una distanza fissa:
questa fissità innaturale per un organo mobile come l’occhio comporta una
tendenza sclerotica di indurimento, la cui portata non è ancora prevedibile
nelle sue estreme conseguenze.
Oltre ai danni
causati agli occhi, il lavoro al PC nasconde in sé un altro rischio, anche se
meno appariscente. Normalmente si è abituati a vedere in modo tridimensionale.
Questa facoltà è stata acquisita dall’umanità molto lentamente nel corso
dell’evoluzione. L’uso del monitor riduce la realtà tridimensionale ad una
bidimensionalità: ciò significa far retrocedere l’uomo verso gradini evolutivi
arcaici, invece di farlo procedere verso la conoscenza della quarta dimensione.
Dieci cose che la televisione non
dice:
1)Per
ogni ora al giorno di televisione guardata tra 1 e 3 anni d’età aumenta del 10
% la probabilità di sviluppare un Disturbo da Deficit d’Attenzione/Iperattività (ADHD)
a 7 anni
2)
L’esposizione ai contenuti sessuali della televisione tra i 12 e i 17 anni di
età raddoppia la probabilità di una gravidanza non voluta tra i 15 e i 20 anni.
3)
Guardare la televisione è la causa più frequente di attacchi epilettici fotosensibili
nella vita di tutti i giorni
4) Per ogni ora al giorno di televisione
guardata all’età di 4 anni aumenta del 6% la probabilità di bullismo tra i 6 e gli 11 anni
5) Per
ogni ora al giorno di televisione guardata durante l’infanzia e l’adolescenza
aumenta del 25% il rischio di obesità e
peggiora l’efficienza
cardiocircolatoria del 40% da adulti
6) Per
ogni ora al giorno di televisione guardata tra 40 e 59 anni, cresce del 30% il
rischio di sviluppare il morbo di
Alzheimer dopo i 60 anni.
7) Per
ogni ora al giorno di televisione guardata aumenta dell’8% la probabilità di
ammalarsi di un disturbo
depressivo dopo i sette anni.
8)
Bambini e ragazzi che hanno il televisore in camera perdono fino a un mese
di sonno all’anno.
9) Per
ogni ora al giorno di televisione guardata nei bambini aumenta l’assunzione di
energia di 48,7 Chilocalorie al giorno e aumenta del 5% la quota di energia
assunta dai micidiali grassi trans.
10) Il
tempo medio passato a guardare la TV durante l’infanzia e l’adolescenza è
direttamente associato con l’ abbandono
scolastico ed è inversamente proporzionale all’ottenimento di una
qualificazione universitaria all’età di 26 anni.
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Dopo un periodo di pausa ecco che torna l'allarme
cellulari. Prima si diceva che le radiazioni potessero causare il cancro al
cervello e quindi tutti siamo corsi a comprare un auricolare. Poi ci hanno
detto che era l'auricolare a veicolare le onde nocive e allora lo abbiamo
buttato per comprare il più sicuro auricolare Bluetooth, ma ancora oggi
l'assoluta certezza di essere finalmente al sicuro non ce l'abbiamo. Ma le
precauzioni da prendere non finiscono qui. Anche tenere il telefono nel taschino della giacca o
nei pantaloni è rischioso; |
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Ma le precauzioni da prendere non finiscono qui. Anche tenere il telefono nel
taschino della giacca o nei pantaloni è rischioso; meglio
riporlo nella borsa o nello zaino per indirizzare altrove le onde dannose per
il nostro organismo. Da alcuni studi ancora aperti emerge un dato allarmante
che collega il cancro così come l'infertilità
maschile e l'osteoporosi all'utilizzo
dei telefoni cellulari. Il tema è però controverso: c'è infatti chi sostiene
che non ci sia alcuna connessione fra le parti, ma tutto questo dibattere
basta per insinuare il dubbio e seppur ne siamo ormai schiavi, i nostri
smartphone iniziano sempre di più ad assomigliare ad alieni ostili pronti a
impadronirsi di noi. |
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