Bruno Frittaion (Attilio)
Di anni 19 - studente - nato a San Daniele del Friuli (Udine) il 13
ottobre 1925 -. Sino dal 1939 si dedica alla costituzione delle prime
cellule comuniste nella zona di San Daniele - studente del III corso
di avviamento professionale, dopo 1'8 settembre 1943 abbandona la
scuola unendosi alle formazioni partigiane operanti nella zona -
prende parte a tutte le azioni del Battaglione «Pisacane», Brigata
« Tagliamento », e quindi, con funzioni di vice-commissario di Di-
staccamento, del Battaglione «Silvio Pellico» -. Catturato il 15 di-
cembre 1944 da elementi delle ss italiane, in seguito a delazione,
mentre con il compagno Adriano Carlon si trova nella casa di uno
zio a predisporre i mezzi per una imminente azione - tradotto nelle
carceri di Udine - più volte torturato -. Processato il 22 gennaio
1945 dal Tribunale Militare Territoriale tedesco di Udine -. Fuci-
lato il i° febbraio 1945 nei pressi del cimitero di Tarcento (Udine),
con Adriano Carlon, Angelo Lipponi, Cesare Longo, Elio Marcuz,
Giannino Putto, Calogero Zaffuto e Pietro Zanier.

31 gennaio 1945
Miei cari,
nelle mie ultime ore è più vivo che mai il mio affetto per
voi e voglio dedicarvi queste ultime righe.
Il nostro comune nemico vuoi fare di me solo un triste
ricordo per voi, per tutti coloro che mi conoscono e mi vo-
gliono bene.
Mi hanno condannato a morte, mi vogliono uccidere.
Anche nelle mie ultime ore non sono venuto a meno nella
mia idea, anzi è più forte e voglio che anche voi siate forti
nella sventura che il destino ci ha riservato.
Datevi coraggio, sopportate con serenità tutto ciò spe-
rando che un giorno vi siano ricompensate le vostre sof-
ferenze.
Muoio, ma vorrei che la mia vita non fosse sprecata inu-
tilmente, vorrei che la grande lotta per la quale muoio aves-
se un giorno il suo evento.
Termino per sempre salutandovi e chiedendovi perdono
di tutto ciò che ha potuto rattristarvi.
Addio papa, mamma, Ines, Anita, salutatemi Elio il gior-
no che lui potrà ritornare. Addio per sempre
Bruno

31 gennaio 1945
Edda,
voglio scriverti queste mie ultime e poche righe. Edda,
purtroppo sono le ultime si, il destino vuole cosi, spero ti
giungano di conforto in tanta triste sventura.
Edda, mi hanno condannato alla morte, mi uccidono;
però uccidono il mio corpo non l'idea che c'è in me.
Muoio, muoio senza alcun rimpianto, anzi sono orgo-
glioso di sacrificare la mia vita per una causa, per una giu-
sta causa e spero che il mio sacrificio non sia vano anzi sia
di aiuto nella grande lotta. Di quella causa che fino a oggi
ho servito senza nulla chiedere e sempre sperando che un
giorno ogni sacrificio abbia il suo ricompenso;
Per me la migliore ricompensa era quella di vedere fiori-
re l'idea che purtroppo per poco ho servito, ma sempre fe-
delmente.
Edda il destino ci separa, il destino uccide il nostro amo-
re quell'amore che io nutrivo per tè e che aspettava quel
giorno che ci faceva felici per sempre.
Edda, abbi sempre un ricordo di chi ti ha sempre since-
ramente amato. Addio a tutti.
Addio Edda Frittaion Bruno