pietro bruno  

18 anni studente e militante di Lotta Continua

Roma 22 novembre 1975

 

Manifestazione della sinistra extraparlamentare in favore dell' Angola. Alcune bottiglie molotov vengono lanciate davanti all'ambasciata dello Zaire, l'ex Congo Belga. Gli agenti di guardia prendono accuratamente la mira e sparano. 

Pietro Bruno cade a terra colpito mortalmente. 

Muore il giorno dopo all'ospedale S Giovanni. 

Vengono feriti gravemente altri 3 militanti di sinistra.

L'autopsia accerterà che Bruno è stato ucciso da un proiettile calibro 9 che lo ha raggiunto alle spalle. 

Il colpo si è fermato nel polmone sinistro provocando una vasta emorragia. 

Una seconda pallottola lo ha raggiunto al ginocchio quando egli era già riverso per terra . 

Per l’uccisione di Bruno saranno inquisiti il sottotenente dei carabinieri Saverio Bosio, il carabiniere Pietro Colantuono e l’agente di Ps Romano Tammaro. 

Il giudice istruttore Pasquale Lacanna nella sua ordinanza di proscioglimento scriverà:

 

"se per la difesa dei superiori interessi dello Stato, congiuntamente alla difesa personale,

si è costretti ad una reazione proporzionata alla offesa,

si può compiangere la sorte di un cittadino la cui vita è stata stroncata nel fiore degli anni ma non si possono ignorare fondamentali principi di diritto. 

La colpa della perdita di una vita umana è da ascrivere alla irresponsabilità di chi,

insofferente della civile vita democratica,

semina odio tra i cittadini".

 

Une nouvelle de Erri De Luca