PENALITA’ PREVISTA PER IL FURTO

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PIRATERIA

PENALITA' PREVISTA PER IL FURTO

 

        

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PENALITA PREVISTE PER IL FURTO:

La pirateria informatica è l'insieme di reati legati all'abuso di mezzi informatici che mirano a violare la proprietà privata o intellettuale. All'interno della pirateria informatica si possono distinguere due tipologie di reato:

1.         il download e la distribuzione non autorizzati di musica, film, programmi: si tratta del cosiddetto contrabbando;

2.         l'intromissione abusiva all'interno di sistemi informatici con lo scopo di rubare informazioni riservate o di provocare danni al sistema e a chi ne fa utilizzo: in questo caso si parla di hacking/cracking/laming ecc.

La pirateria informatica è sempre un atto illegale e punibile per legge, sia esso volontario o involontario. Per l'Italia quello della pirateria è un problema particolarmente sentito: il nostro paese registra un tasso di pirateria superiore a quello di quasi tutti gli stati europei, a cominciare da Francia, Spagna e Portogallo (fino a pochi anni fa l'Italia era addirittura il terzo paese al mondo per download illegali, preceduta solo da Stati Uniti e Gran Bretagna).


Le forme di pirateria informatica sono molteplici: si va dalla distribuzione illecita di software alla riproduzione di CD musicali e film. I diritti riguardanti i dati informatici, musicali, cinematografici ecc. sono tutelati da una serie di leggi che prevedono pene anche molto dure (fino a otto anni di reclusione per chi le infrange): queste leggi, tuttavia, non sempre sono in grado di rendere giustizia ai proprietari dei copyright, i quali vedono i propri diritti violati molto frequentemente.


La pirateria informatica riguarda soprattutto i software. A differenza di altri prodotti disponibili sul mercato, un software non viene mai acquistato del tutto: l'acquirente compra soltanto la licenza per poter utilizzare quel programma, di conseguenza chiunque copi un software senza aver acquistato il numero corretto di licenze viola le leggi sul copyright.


A livello di pirateria domestica è reato fornire a familiari, amici e altri soggetti copie di un programma per cui non dispongono della licenza. Per quanto riguarda gli ambienti come le aziende e le scuole, è severamente vietato installare su diversi computer un software per cui si dispone di una singola licenza. Chiunque venga colto in flagrante rischia grosso: l'articolo 171 sul Diritto d'Autore prevede una sanzione amministrativa che può costare fino a 15.000 euro, e una sanzione penale che può comportare da sei mesi a tre anni di reclusione.
Poiché spesso i programmi sono tutt'altro che economici molte aziende tendono a cercare una soluzione diversa e meno dispendiosa. Girando sul web è facile incappare in numerosi siti che garantiscono download gratuiti di software: in realtà questi siti offrono il download di programmi non solo illegali, ma che spesso si rivelano anche dannosi per il computer.


Un settore particolarmente interessato dalla piaga della pirateria informatica è quello dell'industria musicale: il download illegale e la riproduzione non autorizzata di file musicali provocano ogni anno la perdita di milioni di euro. Quello che inizialmente era un fenomeno senza scopo di lucro nel corso degli anni si è trasformato, a causa dello sviluppo tecnologico, in una pratica sfruttata per lucrare sulla violazione del diritto d'autore. Pare tuttavia che negli ultimi tempi quello della pirateria musicale sia un fenomeno in ribasso, grazie soprattutto ai numerosi siti che offrono streaming musicale, tra cui il gettonatissimo Spotify. A pagare i danni della pirateria informatica sono anche l'industria cinematografica e dei videogiochi.


Quello della pirateria informatica è un problema complicatissimo da combattere, in quanto tutti sanno che scaricando o duplicando file illegalmente si può andare incontro a pene molto severe, ma sanno anche che difficilmente saranno oggetto di controlli: ecco perché all'acquisto, spesso caro, di software e file, molte persone preferiscono la via a costo zero della pirateria.

ALTRE INFORMAZIONI:

Il download, o la riproduzione di materiale protetto anche solo per uso personale è ILLEGALE, e integra una fattispecie di rilevanza penale, se al di fuori delle ipotesi di c.d. "libera utilizzazione" previste dalla legge.
Non a caso la sezione della legge 633/41 sul diritto d'autore che disciplina la materia (artt. 171 e seguenti) è intitolata "difese e sanzioni penali".
Il fatto che i comportamenti abusivi siano posti in essere nell'ambito di un'attività commerciale o per scopo di lucro costituisce un'altra ipotesi di reato (in sostanza, una specie di "aggravante").


Curiosità:

Crimine informatico

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Un crimine informatico è un fenomeno criminale che si caratterizza nell'abuso della tecnologia informatica sia hardware che software. Alcuni crimini in particolare sono finalizzati allo sfruttamento commerciale della rete, a porre a rischio i sistemi informativi di sicurezza nazionale].

A livello internazionale, molti governi ed agenzie non governative investono risorse nello spionaggio, nella truffa e in altri crimini transnazionali che coinvolgono interessi economici e politici. La difesa sociale internazionale è impegnata nell'individuare e denunciare tali attori alla Corte Internazionale dell'Aja.

Il crimine informatico può essere generalmente definito come un'attività criminale che coinvolge la struttura della tecnologia di informazione, compreso l'accesso illegale (l'accesso non autorizzato), intercettazione (con mezzi tecnici di trasmissioni non pubbliche di dati informatici verso, da o all'interno di un sistema informatico), interferenze di dati (danneggiamento, cancellazione, deterioramento, alterazione o soppressione di dati informatici), sistemi di interferenza (interferenza con il funzionamento di un sistema informatico mediante l'immissione, trasmissione, danneggiamento, cancellazione, deterioramento, alterazione o soppressione di dati informatici), uso improprio di dispositivi, contraffazione (o furto d'identità) e frodi elettroniche.

Le persone che commettono questi crimini, se catturate vengono condannate per l'accusa di aver compiuto reati informatici, come accessi non autorizzati in computer o reti di computer.

Agli esordi della sottocultura hacker, le condanne penali erano rare poiché l'approccio degli hacker era rivolto alla conoscenza dei sistemi informatici e della loro sicurezza, pertanto violando i sistemi con azioni non dannose. I sostenitori dell'hacking sono motivati da fini artistici e politici, ma spesso sono indifferenti circa l'uso di mezzi illegali per raggiungerli. Con la crescita dell'industria informatica, sono emersi i casi di violazione dei sistemi informatici per il proprio profitto personale (cracker).

Condanne di reati informatici, o di hacking, iniziarono già nel 1983 con il caso dei 414's nel Milwaukee. In tal caso, sei adolescenti fecero irruzione in sistemi informatici di prestigio, tra cui il Los Alamos National Laboratory, il Memorial Sloan-Kettering Cancer Center e il Security Pacific Bank. Il 1º Maggio 1983 Gerald Wondra fu condannato a due anni di libertà vigilata. Nel 2006, una pena detentiva di quasi cinque anni è stata tramandata a Jeanson James Ancheta, che ha creato centinaia di computer zombie per eseguire i suoi ordini tramite reti botnet giganti. Egli ha poi venduto le botnet al miglior offerente.

IMMAGINI:

       

 

 

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