FERMIAMOLO ADESSO O MAI PIU’

Ed eccoci finalmente arrivati al dunque. Come da tempo andiamo dicendo ora le carte sono state scoperte e da ora in avanti si gioca a viso scoperto. Da una parte l’Aeroporto presenta le sue richieste in modo esplicito secondo la seguente logica:

  1. esisto e quindi mi sviluppo
  2. mi sviluppo e quindi mi allargo
  3. mi allargo e quindi inquino
  4. per non inquinare mi devo allargare di più
  5. torna al punto 3 e ricomincia

La logica è chiara e precisa: quella del cane che si mangia la coda.
E dall’altra parte ci siamo noi tutti.
Tocca a noi decidere quando fermare questa spirale infernale che rischia di portarci alla distruzione. Alcuni dati ricavati anche dalla relazione dell’aeroporto:

  1. l’aeroporto nasce come semplice pista di atterraggio e partenza per voli locali;
  2. viene ipotizzato uno sviluppo che comunque non superi il milione di passeggeri per rendere una qualità della vita compatibile nel quartiere;
  3. siamo arrivati a circa 3 milioni di passeggeri e come freno viene consentito un ulteriore ingrandimento delle strutture aeroportuali;
  4. adesso si prevede di allungare ulteriormente la pista perché, come dichiara l’aeroporto, in tal modo possono arrivare gli aerei intercontinentali con maggiore sicurezza di guadagno (cioè riempirli di più visto che oggi non è possibile per problemi di sicurezza)
  5. si prevede che nel 2005 ci siano 4.500.000 di passeggeri;
  6. Questo significa circa 400 voli a settimana, in pratica un volo ogni 10 minuti; significa circa 200 voli sopra la città contro i 60 di oggi! (p.A.2.4.3. revisione VIA)
  7. Le vibrazioni agli edifici vengono considerate trascurabili (pag.47)
  8. La possibilità di incidenti non è presa neanche in considerazione (pag.72)

Come si vede la scommessa è lanciata.
Sta a noi accettarla: decidere di crederci oppure no.

Siamo arrivati al nodo che abbiamo posto da sempre. Non siamo contrari allo sviluppo dell’aeronautica, ma allo sviluppo a scapito della sicurezza. Perché l’aeroporto non deve avere tutto il diritto di ingrandirsi e svilupparsi senza doverci costringere a vivere sempre con il patema d’animo o con l’incazzatura ? Se diciamo che, per la nostra sicurezza, invece di allungare la pista si riducano i voli ci viene risposto che questo è contro il progresso. Ma in tal modo quando ci potrà essere compatibilità tra il progresso dell’aeroporto e la nostra vita ?

Cittadini, quest’opera costerà circa 300 miliardi di soldi nostri. Pensiamoci bene prima di spenderli in un’opera che ci porta solo danni.

Bologna, 5-2-1999

Per chi volesse saperne di più, consulti il sito internet del circolo: www.geocities.com/capitolhill/6420