Partito della
Rifondazione Comunista Circolo Che Guevara Quartiere Navile Bologna (ITALY) |
2. QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
La realizzazione del prolungamento della pista di volo
richiede l'interramento di una tratta della linea ferroviaria di
cintura che collega lo scalo merci San Donato con la linea
ferroviaria Milano - Bologna.
L'intervento rientrava nel "Progetto di massima Alta
Velocità per l'attraversamento urbano di Bologna del
quadruplicamento veloce della linea Milano Napoli" redatto
da ltalferr per conto delle Ferrovie dello Stato S.p.a. Sistema
AV, approvato dal Consiglio Comunale con O.d.G. n 84/95.
Successivamente tale progetto è stato stralciato dal
progetto definitivo AV in quanto opera collaterale al
prolungamento della pista aeroportuale e pertanto a carico della
Società Aeroporto Bologna.
Questo intervento è stato trattato nel S.I.A. in modo non
approfondito in quanto, pur rappresentando un'opera funzionale al
prolungamento della pista, è stato ritenuto dai proponenti non
oggetto del S.I.A.
Dietro specifica richiesta degli Uffici, è stato successivamente
presentato, in allegato al S.I.A., il Progetto di massima redatto
da ltalferr su committenza di SAB, datato maggio 1997.
Inoltre la Conferenza dei Servizi ha ritenuto opportuno
richiedere approfondimenti su tale opera in merito agli aspetti
ambientali, cosi come riportato in premessa.
A.2.1. INTERRAMENTO DI UNA TRATTA DELLA LINEA FERROVIARIA DI CINTURA MI-BO
Relativamente alla nuova opera ferroviaria è stato presentato
il progetto di massima che prevede:
- lunghezza complessiva dell'opera di 3.650 m, così suddivisi a
seconda delle diverse tipologie:
740 m in rilevato,
l.845 m in trincea (rampe di raccordo larghe 10 m),
990 m in galleria:
- la nuova quota del piano del ferro rispetto al piano di
campagna sarà di 10 m;
- pendenze del nuovo tracciato ferroviario pari all' 1,2%
massimo.
Per quanto riguarda i tratti in trincea e galleria una prima
ipotesi prevedeva l'infissione di diaframmi alla base di parte
dell'esistente rilevato, mantenendo, nel corso dei lavori, in
esercizio la linea: l'ultima soluzione riportata nelle
integrazioni al S.I.A. prevede l'inserimento di paratie in luogo
ai diaframmi solo in corrispondenza delle ghiaie del canale di
rotta intercettato.
I materiali di scavo del tunnel verranno provvisoriamente
depositati nellarea di esproprio aeroportuale
per il loro riutilizzo per il rilevato della pista (h max = 2.5
m).
E' previsto un riutilizzo totale dei materiali inerti da tunnel e
dalla demolizione del rilevato ferroviario attuale. alto 15 m,
pari a 400.000 mc nella soluzione assunta come ipotesi
progettuale per il prolungamento della pista.
Il bilancio terre indica:
496.000 mc materiali scavati,
400.000 mc riutilizzati,
100.000 mc di scarto.
Sono inoltre necessari 126.000 mc di inerti da reperire
all'esterno.
Per i materiali di scarto è prevista una discarica
temporanea ubicata in una porzione della Cava Olmi.
Completata l'opera ferroviaria e acquisiti i necessari terreni,
si smantellerà l'esistente rilevato ferroviario, riutilizzando i
materiali così disponibili per la formazione del rilevato
aeroportuale di pista.
A.2.2. PROLUNGAMENTO DELLA PISTA AEROPORTUALE
Il progetto sottoposto a V.I.A. prevede:
- il prolungamento della pista e della relativa via di rullaggio
di 350 metri in direzione Ovest (passando da 2.450 m a 2.800 m)
con il conseguente adeguamento dei dispositivi di assistenza al
volo;
- l'innalzamento della stessa pista mediante un rilevato ad
altezza variabile fino a 2,5 m dal p.c. (ottenuta con una
pendenza dello 0,6%) ed il conseguente raccordo alla morfologia
dell'intorno (quantità di materiale in gioco pari a circa
400.000 mc. Verrà riutilizzato il materiale proveniente
dall'interramento della linea ferroviaria);
- la realizzazione di un nuovo tratto di viabilità di servizio
perimetrale all'interno del sedime aeroportuale, per una
lunghezza di circa 1.800 m;
- la realizzazione delle opere di stretta pertinenza aeroportuale
necessita l'acquisizione, mediante espropri. di 17 Ha di aree
già destinate dalla pianificazione locale ad espansioni
aeroportuali e l'eliminazione di alcuni ostacoli minori, come
antenne televisive e pali Enel nella zona del Bargellino;
- la realizzazione di nuovi tratti di viabilità comunale per
1.650 m (tratto di via della Salute).
Tali interventi rientrano in un pacchetto più generale previsto
dal P.R.G. aeroportuale che prevede anche:
- l'ampliamento dell'aerostazione;
- nuove aree parcheggio;
- nuovi servizi di assistenza a terra (loading bridges);
- realizzazione di Rapid exit;
- completamento della via di rullaggio in direzione della testata
30 con realizzazione di una Holding Bay presso la stessa testata
(attualmente in corso di realizzazione). Questo permetterà di
spostare sulla pista 30 circa il 40% dei voli che attualmente
decollano da pista 12.
A.2.3. BENEFICI IPOTIZZATI DAL PROLUNGAMENTO DELLA PISTA
Dal punto di vista ambientale il prolungamento della pista
consente di ottenere alcuni benefici:
1. operare con aerei più capienti diminuendo il rateo di
crescita dei movimenti aerei, in relazione all'aumento del
traffico passeggeri e merci:
2. diminuire i sorvoli della città nelle zone prossime ai
corridoi di allontanamento dell'aeroporto anticipando il punto di
virata degli aeromobili in decollo;
3. sorvolare la città a quote più alte;
4. collegamenti con destinazioni fino al raggio di 5.000 miglia
nautiche.
A.2.4. SCENARI DI RIFERIMENTO CONSIDERATI NEL S.I.A.
A.2.4.1. Passeggeri
In relazione alle ipotesi di riferimento per il
soddisfacimento del grado di copertura della domanda prevista
vengono definiti dallo studio due scenari di crescita (base e
massima) riportati di seguito:
Lo sviluppo di crescita base è stato formulato sulla base dei
seguenti dati:
- dati effettivi del 1996;
indici di incremento di traffico forniti dagli organismi
aeronautici internazionali.
Poiché nel 1997 l'incremento del numero di passeggeri è
stato maggiore di quello previsto nello scenario di crescita base
(15% contro l'8,5% previsto), è stato ipotizzato anche uno
scenario di crescita massima.
Questo secondo Scenario si basa sui seguenti dati:
- incremento del 15% nell'anno 1997, pari a 300.000
passeggeri/anno;
- incremento di 250.000 passeggeri/anno per ogni anno successivo.
Con queste ipotesi i 4.500.000 passeggeri/anno, che lo scenario
base prevede al 2010, si potrebbero raggiungere dunque al 2005.
A.2.4.2. Movimenti
Nel S.I.A. si è supposto che l'aumento della frequenza dei
movimenti aerei sarà, nel prossimo futuro, inferiore al tasso
previsto per lincremento del traffico dei
passeggeri. Questo perché avverrà un potenziamento delle
capacità. in termini di posti disponibili, degli aerei ed un
aumento del loro tasso di occupazione, senza avere un sensibile
aumento del numero dei voli.
Il tasso di occupazione degli aeromobili al 1996 era del
57%. L'ICAO prevede per il 2005 un tasso del 68%. Lo studio
dunque considera il tasso di occupazione pari al 63.3% per il
2000 e al 68% per il 2005
Per quanto riguarda il tipo di aerei nel 1996 il 18% degli
aerei che operavano su Bologna erano di CAPITOLO 2, nel 1997
erano scesi al 12%. Si prevede che nel 2000 l'8% dei velivoli sia
di CAP. 2.
A.2.4.3. Simulazioni
Più in dettaglio, lo studio individua i seguenti scenari di
riferimento per le simulazioni:
- traffico passeggeri 2.200.000
- tasso di occupazione 57%
- movimenti (arrivo + partenza) = 108/settimana
- rotte di salita 50% per pista 12; 50% per pista 30 aerei
di CAP. 2 18%
- traffico passeggeri = 2.900.000
- tasso di occupazione 63.3%
- movimenti (arrivo + partenza) + 94 rispetto
agli attuali (84 voli di linea, 10 charter)/settimana
- distribuzione dei voli in fasce orarie secondo le
percentuali attuali rotte di salita 50% per pista 1250% per pista
30
aerei di CAP. 2 8%
- traffico passeggeri = 3.600.000
- tasso di occupazione = 68%
- movimenti (arrivo + partenza) = + 200/settimana rispetto agli
attuali (178 voli di linea, 22 charter), se si considera
l'attuale lunghezza della pista; + 180/settimana rispetto agli
attuali, se si considera il prolungamento della pista
- distribuzione dei voli in fasce orarie = secondo le percentuali
attuali
- rotte di salita = 50% per pista 12; 50% per pista 30
- aerei di CAP. 2 = 0%
- traffico passeggeri = 4.500.000
- tasso di occupazione = 68 %
- movimenti (arrivo + partenza) = +250/settimana
rispetto agli attuali
- distribuzione dei voli in fasce orarie = secondo le
percentuali attuali
- rotte di salita = 50 % per pista 12; 50 % per pista 30
- aerei di CAP. 2 = 0%
A.2.5. CANTIERIZZAZIONE DELL'OPERA
Le attività di cantiere sono relative sia al prolungamento
della pista aeroportuale che allinterramento della linea
ferroviaria.
Le due fasi di cantierizzazione sono tra loro correlate.
A.2.5.1. Localizzazione e descrizione dei cantieri
Per la realizzazione dei lavori sono previste quattro zone di
cantiere:
- Cantiere Operativo centrale "C" (cantiere base di
5.500 mq circa, collocato in prossimità della fine della pista
di volo). Avrà la funzione di controllo sulla qualità del
cantiere, ad esso saranno affidate le prove su terre, inerti,
calcestruzzo;
- Cantieri Operativi Distaccati "A" (l0.000 mq circa) e
"D" (5.500 mq circa), collocati lungo la linea
ferroviaria. Struttura operativa: uffici, spogliatoi, impianti
vari, piazzale per deposito e stoccaggio materiale, deposito
bombole;
- Cantiere di Armamento - Impianti Tecnologici 'B" (2.500 mq
circa), collocato lungo la linea di cintura ferroviaria MI-BO. In
esso si prevede lo stoccaggio delle traversine ferroviarie e
l'officina di manutenzione dei mezzi utilizzati per l'armamento.
A.2.5.2. Tempistica
La durata complessiva dei lavori è stimata pari a 36 mesi: 30
mesi necessari all'interramento della ferrovia, 6 mesi per
realizzare il prolungamento della pista di volo. Alcune fasi
verranno sovrapposte in modo da contenere i tempi.
I lavori di interramento della ferrovia si svolgeranno in
quattro fasi:
1. approntamento dei cantieri, realizzazione della viabilità
provvisoria: 6 mesi;
2. costruzione della galleria artificiale: 15 mesi:
3. realizzazione della nuova carreggiata ferroviaria: 12 mesi;
4. opere di finitura: 9 mesi.
I lavori di prolungamento della pista di volo si
svolgeranno in sei fasi di cui due notturne, delle quali non si
riporta la descrizione.
A.2.5.3. Mezzi e macchine impiegate
Poiché non sono state ancora identificate le ditte che
eseguiranno le opere in esame, i dati che lo studio
fornisce sono dettati da stime riguardo la tipologia dei mezzi
utilizzati. Si sono considerate macchine di potenza e capacità
media alimentate a gasolio e si è supposto che tutte le macchine
lavorino contemporaneamente per 8 ore (ipotesi cautelativa). Si
sono poi ipotizzati altri due scenari di lavoro più realistici:
4 ore di attività/giorno e 2 ore di attività/giorno.
A.2.5.4. Traffico indotto
Nelle diverse fasi di cantierizzazione, verrà utilizzata la
viabilità esistente senza portare significativi aggravi ai
flussi viari attuali. Per il cantiere "D" si prevede la
realizzazione di una nuova strada che diventerà definitiva a
fine lavori. La velocità media dei veicoli di cantiere è stata
stimata in 70 km/ora e 50 km/ora sulle strade normali
rispettivamente per le vetture e per i camion; 30 km/ora per i
camion sulla viabilità di cantiere, 10 km/ora per i camion
all'interno dei cantieri.
In relazione alla realizzazione del nuovo tracciato ferroviario
è stato stimato un flusso di camion pari a 5 camion/ora, per un
totale di 40 camion/giorno.
Per la realizzazione del prolungamento della pista di volo si
prevede un impiego di mezzi di trasporto valutabile in 40 unita
giorno per un periodo complessivo di 45 giorni.
B.2.6. VALUTAZIONI SUGLI SCENARI DI RIFERIMENTO CONSIDERATI NEL S.I.A.
B.2.6.1. Passeggeri
Il prolungamento della pista di volo permetterà, oltre ai benefici sopra esplicitati, anche l'utilizzo di aerei più capienti e quindi si avrà un potenziamento dei collegamenti intercontinentali senza necessariamente procedere alla riclassificazione della scalo di Bologna; a tale proposito nel S.I.A. vengono fatte le seguenti affermazioni:
In relazione a quanto è avvenuto dal 1996 ad oggi. a fine '98 ci avvicineremo a 3.000.000 di passeggeri/anno, confermando in due anni un rateo di crescita superiore al 15% annuo, con uno significativo scostamento rispetto a quanto ipotizzato nel SIA fino al 1998.
Con queste premesse, senza necessariamente pensare ad una riclassificazione dello scalo, si ritiene ragionevole, conformemente anche a quanto specificamente considerato per gli aspetti legati all'inquinamento atmosferico, considerare le valutazioni nello scenario di crescita massimo, evidenziando che lo scenario limite considerato (4.500.000 di passeggeri) potrà essere superato anche prima dell'anno 2005 (orizzonte temporale del S.I.A. nello scenario di crescita max).
Tale valutazione risulta ulteriormente rafforzata se si
considera che:
- in generale, come sottolineato nello studio, l'Italia presenta
un volume di passeggeri ancora ridotto rispetto alle
potenzialità economiche complessive del territorio e, di
conseguenza, si prevede che "avrà il più alto tasso di
crescita in Europa";
- in particolare, in relazione al rapporto fra le specifiche
potenzialità economiche del bacino d'utenza in cui si colloca
l'aeroporto di Bologna e il traffico di passeggeri presenti nello
stesso, è presumibile ipotizzare che la crescita prevista a
livello nazionale assuma localmente valori più consistenti.
B.2.6.2. Viabilità e parcheggi
Per quanto riguarda specificamente l'accessibilità lato terra, correlata agli scenari ipotizzati, si sottolinea che le integrazioni al cap.3 dello Studio di Impatto Ambientale contengono elementi di perplessità riguardo alle interferenze con il sistema infrastrutturale attuale della mobilità e cioè:
Sulla grande viabilità di accesso all'aeroporto. ed in particolare sul sistema Autostrada-Tangenziale, è in corso di completamento il progetto definitivo e lo studio di impatto ambientale (proponente Società Autostrade S.p.a); fra gli interventi proposti è previsto il potenziamento dello svincolo di accesso a via del Triumvirato e quindi all'aeroporto. Nell'ambito di queste attività ed in maniera integrata con i dati emersi dalla valutazione di impatto ambientale sull'allungamento della pista, sarà possibile individuare la soluzione ottimale per il miglioramento/risoluzione delle problematiche attualmente presenti in tale svincolo.