Regione Emilia Romagna
Assessorato ai Trasporti

Bologna, 21 settembre 1999

Rif.Prot. 6413/V.7

Ill.mo Prof. Alberto Clo
Presidente S.A.B.
Bologna

Signor Presidente,

la situazione dell'aeroporto di Bologna, che sta registrando un forte incremento di traffico, uno dei maggiori da anni in Italia, pur con grande beneficio per l'intera economia regionale determina, come ben noto, problemi rilevanti sul piano ambientale, giunti ormai alla soglia della insopportabilità.

Da qui le proteste crescenti e sempre più giustificabili da parte dei Quartieri interessati, in particolare Navile e Lame.

Si può ben comprendere come un problema del genere sia particolarmente complesso e richieda tempi graduali per la sua soluzione.

Mi pare però che dai dati che sono in nostro possesso, le cose non vadano nella giusta direzione. Anziché ridursi il problema, almeno per alcuni aspetti, aumenta (numero di voli di decollo verso la città, aumento degli indici di Leq e di LVA in particolare).

Voglio qui ricordare che ci sono precise disposizioni di legge che non possono essere disattese in particolare per quanto riguarda il DPR 496/97 in attuazione della Legge quadro 447/95 sull'inquinamento acustico. Cosi pure non possono essere ignorati i capitoli fondamentali contenuti nel protocollo d'intesa fra Comune di Bologna e SAB, nonché le precisazioni contenute nel parere della Regione sulle procedure di VIA riguardanti l'allungamento della pista e le infrastrutture connesse.

Le chiedo pertanto Sig. Presidente di attivare ogni opportuna quanto sollecita iniziativa per invertire il senso di marcia verso la soluzione dei problemi suddetti, che negli ultimi mesi si sono invece fortemente aggravati, anche dopo la fine della guerra nel Kosovo.

Voglio credere che la Società da Lei presieduta entri in questo ordine di idee valutando tutte le opzioni a cominciare da quelle di carattere ambientale e trasportistico.

Rispetto a questi ultimi aspetti richiamo ancora una volta l'attenzione sulle scelte che questa Regione ha ritenuto di dover adottare con il PRIT 98-2010, in particolare per quanto attiene l'avvio di una procedura di integrazione fra gli scali aeroportuali dell'Emilia-Romagna (Bologna, Forlì, Parma, Rimini), finalizzata - perché no - alla costituzione di una Società unica di gestione regionale, all'interno della quale riservare all'aeroporto di Bologna i voli di eccellenza.

Distinti saluti

L'Assessore
Vittorio Pieri