Marx a Engels
a Manchester
Marx-Engels, Opere Complete, vol. __, pag. 272-274
Trascrizione di Giandomenico Ponticelli
RITORNA ALLA PAGINA PRINCIPALE
Londra, 7 agosto 1866
Caro fred,
dalla mia ultima lettera giustamente hai notato che la salute va meglio, quantunque oscilli da giornata a giornata. Intanto does much for a man - fa bene ad un uomo - il sentirsi di nuovo capace di lavorare. Purtroppo sono continuamente distratto da social troubles - preoccupazioni materiali - e perdo molto tempo. Così oggi, ad esempio il macellaio ha sospeso la fornitura della carne e perfino la mia provvista di carta sabato sarà finita.
Da ieri Laura è mezzo promessa a Monsieur Lafargue, il mio studente di medicina creolo. Lei lo trattava come tutti gli altri ma il temperamento eccessivo di questi creoli, un pò di paura che le jeune homme - giovanatto - (ha 25 anni) potesse uccidersi, ecc., un pò d'inclinazione per lui, contenuta come sempre in Laura (è un bel giovane, intelligente, energico e fisicamente ben sviluppato), hanno condotto a una mezza promessa. Il giovane s'era attaccato prima a me, ma presto l'attraction - simpatia - passò dal vecchio alla figlia. Le sue condizioni economiche sono di livello medio, poichè è l'unico figlio d'una famiglia di ex piantatori. Egli è rayè de l'Universitè de Paris pour deux ans - radiato dall'università di Parigi per due anni -, a causa del congrès a Liège - Congresso a Liegi - ma intende laurearsi a Strasburgo. A mio giudizio, ha una straordinaria attitudine alla medicina, sulla quale però è infinitamente più scettico che il nostro amico Gumpert. Lo scetticismo medico sembra che a Parigi sia all'ordine del giorno fra professori e studenti. Ad esempio Magendie, che dichiara ciarlataneria, nello stato presente, qualunque terapeutica. Questo scetticismo, come sempre avviene, non soltanto non escude, ma anche include crotchets - paradossi -. Lafargue ad esempio crede all'alcool e all'elettricità come rimedi fondementali. Fortunatamente egli ha nel professor Carrerè, emigrato (hautes mathèmatiques - matematica superiore -, fisica e chimica), un buon consigliere e potrà praticamente imparare molto negli ospedali di Londra. Per questi gli ho procurato io l'ammissione a mezzo d'una terza persona.
Un'opera importantissima che ti mandero (ma però sotto condizione del rinvio perchè non è di mia proprietà), non appena ne abbia tratto le note necessarie, è: «P. Trèmaux, Origine et trasformations de l'homme et des autres êtres. Parigi, 1865». Nonostante tutti i difetti di cui mi accorgo, costituisce un notevolissimo progresso su Darwin. Le due tesi fondamentali sono: i croisements - gli incroci - non producono, come si pensa la differenza, ma al contrario la tipica unità delle espèces - specie -. Invece la conformazione del terreno induce differenze (non da sola, però come base fondamentale). Il processo che per Darwin è puramente casuale, qui necesario sulla base dei periodi di sviluppo del corpo terrestre, la dègènèrescence - degenerazoni -, che Darwin non può spiegare, qui è semplice: lo stesso sia detto per il così rapido estinguersi di forme di puro trapasso, comparato con la lentezza dello sviluppo del tipo delle espèce - specie -, sicche le lacune della paleontologia, che turbano Darwin, qui sono necessarie. Idem sviluppa come legge necessaria la stabilità (prescindendo da variazioni individuali, ecc.) delle specie, una volta costituite. Le difficoltà dell'ibridazione presso Darwin, qui viceversa pilastri del sistema, poichè viene dimostrato che una specie in effetti è costituita soltanto non appena il croisement - l'incrocio - con altre cessi di essere fecondo o possibile, ecc..
Nelle applicazzioni storiche e politiche molto più importante e più ricco di contenuto che Darwin. Per certe questioni, come nazionalità, ecc. qui soltanto è trovato il fondamento naturale. Ad es., egli corregge il polacco Duchinski, di cui conferma del resto gli argomenti sulle differenze geologiche fra la Russia e gli slavi occidentali, in quanto non è vero, come questi crede, che i russi non sono slavi, ma piuttosto tartari ecc., ma invece per la costituzione predominante del terreno in Russia lo slavo è tartarizzato e mongolizzato, così come egli dimostra (è stato lungamente in Africa) che il tipo comune negro è soltanto la dègènèrescence - degenerazione - d'un tipo molto superiore di statura. « Hors des grandes lois de la nature, les projets des hommes ne sont que calamitès, temons les afforts des czars pour faire du peuple polonais des Moscovites. Même nature, mêmes facultès renaîtront sur un même sol. L'oeuvre de destruction ne saurait toujours durer, l'oeuvre de reconstitution est èternelle...Les races slaves et lithuaniennes ont avec les Moscovites leur vèritable limite dans la grande ligne gèologique qui existe au nord des bassins du Nièmen e du Dnieper...Au sud de cette grande ligne: les aptitudes et les types propres à cette règion sont et demeureront toujours diffèrents de ceux de la Russie - Al di fuori delle grandi leggi della natura, i piani degli uomini non sono altro che calimità, come lo testimoniano gli sforzi degli zar di trasformare il popolo polacco in moscovita. La stessa natura, le stesse capacità rinasceranno sullo stesso suolo. L'opera di distruzione non potrebbe durare per sempre, l'opera di ricostruzione è eterna... Le razze slave e lituane hanno, rispetto ai moscoviti, il loro vero limite nella grande linea geologica che corre al nord dei balcani del Niemen e del Dnieper ... Al sud di questa grande linea: le attitudini e i tipi peculiari di questa regione sono e rimarranno sempre diversi da quelli della Russia -».
Salut.
Tuo K.M.