Marx a Engels
a Manchester
Marx-Engels, Opere Complete, vol. __, pag. 154-157
Trascrizione di Giandomenico Ponticelli
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Londra, 19 agosto 1865
Dear Fred,
poichè ti metti in viaggio, debbo comunicarti che il 28 agosto ha da pagare un bill - conto - di 10 sterline al mio butcher - macellaio -ed anche il landlord - padrone di casa - sta diventando assai troublesome - testardo -. By the by, lo stato inglese sembra che sia hard pressed for money - in bisogno uregente di denaro -. E infatti per lo meno i tax-gatherers -esattori delle imposte- questo month - mese - furono più pressanti che mai e mi hanno inaspettatamente « alleggerito ».
Io sono ancora sick, quantunque allen porti rimedio agl'incomodi del fegato. Ma ora è sopraggiunta una sorta d'inflenza, di cui egli mi promette la fine tra 5 o 6 giorni e che effettivamente di tutte le cose è la più fastidiosa, as far as mental activity is concerned - per quel che concerne l'attività mentale -. Spero con ciò d'aver pagato my debt to nature - il mio debito alla natura -.
Nemmeno la piccola Laura sta del tutto bene. Già da un anno a questa parte si è fatta più esile del necessario. Ma è un tipo un pò particolare e soltanto oggi si è decisa ad andare con mia moglie dal medico. I hope it is nothing serius - spero non sia niente di serio -. La piccola Jenny e Tussy benone. (Così pure Edgar*, il suo state of haelth è molto migliorato). Mia moglie si era rotta i due denti incisivi di mezzo della mascella inferiore e ieri si è fatta rimettere quattro denti. Questi sono all'incirca gli unici« avvenimenti »che si hanno fra noi.
Con questa mia indisposizione posso scrivere poco e soltanto by fits and starts - a balzi -. Nel frattempo combino delle inezie, quantunque con l'influenza non vada nemmeno la lettura. « Data l'occasione », fra l'altro mi sono nuovamente « occupato » un pochino anche d'astronomia. Ed ora voglio accennare ad una cosa, che almeno a me riuscì nuova, e che a te forse è nota già da tempo. Tu conosci la teoria del Laplace sulla formazione del celestial system - sistema solare - e come egli spieghi la rotazione dei vari bodies - corpi - intorno a se stessi, ecc. partendo da ciò, un yankee, un certo Kirkwood, ha scoperto una sorta di legge sulla diverità nella rotazione dei pianeti, che dianzi appariva del tutto anormale. La Legge è questa: «The squere of the number of times that each planet rotates during one revolution in its orbit is proportioned to the cube of the breadth of a diameter of its sphere of attraction -Il quadrato del numero di volte che ciascun pianeta ruota durante una rivoluzione nella sua orbita è proporzionale al cubo della larghezza di diametro della sua sfera di attrazione-».
E cioè fra due pianeti vi sarebbe un punto in cui la loro forza d'attrazione agirebbe ugualmente; dinque un corpo in questo punto resterebbe immobile fra di essi. Invece ai due lati di questo punto il corpo cadrebbe nell'uno o nell'altro pianeta. Questo punto costituisce adunque il limit - limite - per la sphere of attraction dà poi la misura della larghezza del gazeous ring, da cui secondo Laplace, il pianeta venne formato al tempo della sua prima separazione dalla general gazeous mass - massa generale gassosa -. Da ciò Kirkwood dedusse che, se l'ipotesi di Laplace è vera, dovrebbe esistere un determinato rapporto fra la velocity of the planet's rotation and the breadth of the ring - velocità della rotazione del pianeta e la ... dell'anello -, da cui esso venne formato, o la sua sphere of attraction. E ciò egli l'ha espresso nella legge suddetta, dimostrata mediante calcoli analitici.
il vecchio Hegel dice alcune cose argute sopra l' « improvviso capovolgimento» della forza centripeta in centrifuga proprio nell'istante in cui l'una ha ottenuto il « sopravvento » sull'altra; ad es., nella vicinanza del sole la forza centripeta è massima; dunque, dice Hegel, la forza centrifuga è massima, giacchè essa vince questo massimo della forza centripeta e viceversa. Inoltre le forze sono in equilibrio nella distanza media delle absidi. Dunque non possono mai più uscir da questo equilibrio, ecc. Del resto tutta la polemica di Hegel nel suo complesso si risolve nel fatto che Newton non aveva mai con le sue « dimostrazioni » aggiunto nulla a Keplero che aveva il « concetto» del movimento, cosa che ora è assai generalmente riconosciuta.
tu sai che il presidente della Bank of Switzerland è adesso il signor Karl Vogt, che tradì il suo amico Fazy, non appena questi ebbe lasciata Ginevra, e barò insieme con Reinach (che è il vero acting director - direttore effettivo -). Chiesi a Freil (ingrath) come mai il signor Vogt, che d'altra parte in Svizzera è assai mal giudicato quale financier - finanziere -, fosse arrivato a quel posto onorifico. Risposta: gli svizzeri ormai non possiedono quasi più nesuna azione della Bank of Switzerland. Decidono gli ebrei di Berlino e di Francoforte sul M. Questi sono però per Vogt. Frattanto il Reinach stuzzica talmente il nostro poor Freiligrath, che quest'ultimo gli ha scritto chiaro e tondo che nemmeno la polizia prussiana lo ha tanto perseguitato. Si dice che Fazy abbia truffato la banca per un milione e mezzo di franchi.
il professor Beesly alcune settimane or sono ha pubblicato nella Fortnightly Review un articolo su Catilina, in cui questo viene giustificato in quanto rivoluzionario. Vi è un mucchio di cose non viste criticamente (come c'era da aspettarsi da un inglese, ad es., cose false sulla posizione di Cesare in quel tempo), ma è bello l'intenso furore contro l'oligarchia e i « notabili ». Anche i colpi contro il « dull littèrateur - noioso letterato -» professionale inglese. Il signor Harrison nella stessa Review aveva un articolo in cui vien spiegato che l'« economia politica » non può obiettar « niente» al comunismo. Mi sembra che adesso vi sia più movement - movimento - nei cervelli inglesi che in quelli tedeschi. Questi ultimi sono abbastanza occupati con i festeggiamenti dei Classen-Kappelmann.
Saluti a Mrs. Lizzy. Le ragazze aspettano che tu al tuo ritorno non passi da Londra senza fermarti
Tuo K.M.
Non ti fai nemmeno la più lontana idea dell'assoluta insensatezza che si trova nei parliamentary report - resoconti parlamentari - del 1857 e 1858 sulle banche e che poco fa io ho dovuto esaminare. Come nel sistema monetario il capitale è = oro. Inframmezzate timide reminidcenze di A. Smith e orribili tentativi di conciliare il guazzabuglio del money market - mercato monetario -con le sue « illuminate» rappresentazioni. Massimamente si distingue il signor Mc Culloch che ora finalmente se n'è andato là dove va tutto ciò che veste carne. Costui evidentemente aveva riscosso una considerevole douceur - mancia - da lord Overstone, il quale perciò è anche « facile maximus argentariorum - senza dubbio il più grande banchiere -», e deve essere in ogni modo salvato. La critica di tutto questo intingolo potrò darla soltanto in uno scritto futuro.
* Edgar von Westphalen