IL CAFFE' POMERIDIANO
La vecchia casa di via provinciale
è sempre stata un punto di riferimento
sia per gli abitanti di Case Nuove
che per la gente di passaggio: col fatto
che sulla facciata principale faceva
bella mostra di se l'insegna gialla del
posto telefonico pubblico, tutti si
sentivano in diritto di entrare anche
per chiedere soltanto una informazione.
Non ricordo di avere mai mangiato una
sola volta senza che qualcuno piombasse
nella cucina per telefonare o per altre questioni,
e ad essere sincero la cosa ci era talmente
familiare che oramai nessuno in casa
si lamentava più per queste intrusioni.
Una cosa però era ancora sacra,
e cioè il caffè del pomeriggio.
Mia nonna era una persona di una
ospitalità unica, se per caso verso le
quattro non si era ancora visto nessuno
in casa, lei usciva per andarlo a cercare
nei paraggi e così fare la sua pausa
caffeinizzata che la distoglieva
solo per un momento dalle faccende.
Naturalmente nella maggior parte dei casi
erano sempre le signore della borgata
a partecipare al rito, e questo momento
era fonte di chiacchiere innocenti o discussioni
profonde infarcite sempre di sproloqui
di un umorismo sopraffino:
"Rina, entrate a prendere un caffè?
No grazie Rosina, mi fa male,
ho gli abeti molto alti.
Ma almeno un liquorino?
Per carità, l'altro giorno ho bevuto
un bicchierino di Bella Romantica che
mi ha sbrontolato tutto lo stomaco. ....
Avete visto la trivisione ieri sera, c'erano
delle donne con le cosce tutte nude, che
vergogna si toccavano anche!
Si vede che erano lesbiche.
Vuol dire questo? Io pensavo che significava
con gli occhi storti! ....
Lo sapete che Togno è stato in montagna?
E' andato fin sopra il monte con la teleforica.
Non si chiama teleforica, ma funicobila!
Ieri sera è arrivato a casa, ha detto che
c'era un gran traffico nell'altostrada.
Certo che si è riposato in vacanza, sta così
bene, invece un parente della Sterina
poveretto l'anno ricoverato in nervologia,
gli ha scoppiato una manoccola al cervello,
aveva un sacco di polistirolo nel sangue
e poi beveva anche! ....
Volete un po di crostata? L'ho fatta ieri
e mi è venuta molto bene?
No no grazie, devo andare a casa,
devo mettere la pomata alla gamba,
le mie vene vermicose mi fanno morire
con questo caldo.
Eh già, fa proprio caldo, speriamo in un
goccio d'acqua!" ....
A ricordarsi tutto quello che poteva essere detto
in una settimana di caffè, si potrebbe
scrivere un manuale del perfetto strafalciane;
ogni tanto anch'io ero presente a questi
incontri e mi permettevo di riprendere la nonna
o le sue amiche facendo loro notare le piccole
inesattezze delle parole che pronunciavano.
Immancabilmente la lapidaria risposta
era sempre la stessa:
"Vedi Rosa, bisogna mandarli a scuola per farli
diventare maleducati."