Procedure iterative come trial & error organizzato Un'altra interessante via di sviluppo porta verso gli algoritmi iterativi del calcolo numerico. La cosa nasce dall'osservazione che dopo due tentativi abbiamo informazioni sufficienti per orientare oculatamente il terzo: infatti possiamo vedere se l'errore varia concordemente con l'incognita e possiamo anche stimare il rapporto tra le loro variazioni. Gli studenti, che hanno già una certa familiarità con le proporzioni, trovano abbastanza facile effettuare una interpolazione lineare per ottenere il terzo tentativo dai primi due. Lo schema che i miei allievi trovano più chiaro è questo: Se si ha l'avvertenza di lavorare con equazioni lineari, gli allievi trovano
con sorpresa che al terzo tentativo hanno la soluzione, e anche esatta. Degli algoritmi finora visti, questo dell'interpolazione lineare è l'unico
in grado di fornire una soluzione esatta, o simbolica,
come si usa dire. Il significato del termine 'simbolica' riferito alla
soluzione significa questo: ho una formula che mi permette di calcolare il valore della
soluzione con un numero ben definito di operazioni e con la precisione che
voglio. Prima che gli studenti si convincano che questa tecnica risolva tutti i problemi, è bene mostrarne i limiti applicandola ad una equazione non lineare: si ha così modo di far capire che il metodo funziona in un ambito circoscritto, come del resto tutti quelli che portano a soluzioni simboliche, e che quindi c'è posto anche per altre tecniche. Il caso lineare è comunque rilevante nella pratica e sarà bene metterlo in evidenza: per esempio in ambito economico la maggior parte dei problemi è lineare. È possibile anche caratterizzare la linearità dal punto di vista grafico, introducendo lo studio degli allineamenti di punti e delle rette nel piano cartesiano: la tecnica dell'interpolazione consente di farlo in modo semplice anche se poco convenzionale. A partire dal fallimento dell'interpolazione nel caso non lineare si possono introdurre, avendone tempo, algoritmi iterativi basati sulla ripetizione dell'interpolazione [metodo delle corde], che andrebbero però programmati su computer, dato che rischiano di stancare per la noia dei calcoli ripetitivi, e che comunque non portano più alla soluzione simbolica. Rimane quindi aperto il problema della ricerca della soluzione simbolica in
casi più generali di quello lineare. |