|
Quanto lontana è questa proposta dai
programmi ministeriali ?
Non credo tanto, perché i programmi non dettano una sequenza rigida, come
si è invece andata consolidando tra gli insegnanti e nei libri. In certi
punti i programmi sembrano più vicini a questa impostazione. Dovendo fare
un rilievo, direi che i programmi potrebbero essere più coraggiosi,
invitando a spaziare anche oltre il grado 2, che mi appare riduttivo. |
|
C'è qualche riscontro a questa
proposta ?
A parte la prova sul campo nelle mie classi, che ho battezzato Progetto
Problematica, e che deve scendere a patti con situazioni contingenti,
mi sembra che parecchi curricoli americani contengano i riferimenti alle
stesse cose qui menzionate; in particolare insistono parecchio sull'uso
della grafica e puntano sugli strumenti di calcolo simbolico. Se potessi
formulare un'impressione sulla loro proposta, direi che non sempre è chiaro
il filo che lega i vari argomenti, diciamo che non si vede esplicitamente da
quale necessità siano concatenati. |
|
Quali modifiche dovrebbero derivare da
questa proposta ai normali curricoli o abitudini didattiche ?
In terza media toglierei il calcolo letterale, e lo sostituirei con una
attenta riflessione sulla sintesi e l'analisi, sulle
tecniche approssimate di risoluzione numeriche e grafiche , e
sull'inversione delle funzioni elementari.
Nel biennio delle superiori ripartirei comunque dai problemi, richiamando e
potenziando gli strumenti grafici e numerici, per passare solo al momento
opportuno al calcolo letterale, sempre collegato a problemi, e che
svilupperei solo fino al punto in cui la maggior parte riesce a seguire,
senza esasperare i tecnicismi, ma avendo sempre l'avvertenza che agli
allievi sia presente il quadro globale descritto prima; per le situazioni
complicate, come per esempio quelle che richiedono fattorizzazioni
furbesche, vedrei bene l'uso consapevole della calcolatrice simbolica, da
dosare oculatamente, perché ritengo che introdotta troppo presto
comprometta una parte del lavoro.
Come prefazione a tutto, toglierei i risultati dagli esercizi, per abituare
gli allievi a capire che l'unico criterio di validità sono i ragionamenti e
non ciò che dice il libro. |
|