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Soldato Piegato

Di: Marco Peri

 

Marco Peri romano de Roma, ha visto la luce il 30 giugno del1960. Ha ripreso a scrivere,  sua giovanile passione, dopo 20 anni.

Ha mandato del materiale ad un responsabile di una casa Editrice che ritiene seria, e tramite INTERNET sta pubblicando, insieme con altri autori, un libro di racconti e poesie che vuole essere un omaggio (in occasione dell’anniversario della morte) a Cesare Pavese; i temi trattati sono quelli cari allo scrittore.

E’ socio della Fondazione Internazionale  «Amici di Cesare Pavese» sostenuta dal Centro studi omonimo.

«Soldato piegato» porta alla memoria il film di Marco Risi per il contenuto che potrebbe esternare, ma il ricordo del film rimane isolato nel titolo del film, ché la lirica dice tutt’altra cosa.

«C’è bisogno di altro

Che di occhiali spezzati

O timide tendine

Che intimità hanno svelato».

In effetti, c’è bisogno d’altro per vedere oltre le tendine che svelano l’intimità nascosta, perché

l’uomo, essere sociale, ha sempre avvertito profondamente, da che si è riunito in gruppi organizzati, tribù, comunità o società civili, il bisogno di comunicare con gli altri.

Ecco perché accettiamo l’affermazione sicura che proprio la parola è stato uno dei mezzi che ha permesso all'uomo di prevalere sul mondo animale.

Per l’uomo comunicare è un’esigenza talmente naturale che, per quanto torniamo indietro nel tempo con la mente, ne possiamo vedere sempre le manifestazioni, sin da quando i Greci accendevano fuochi sulle montagne dell'Ellade per annunziare la loro vittoria sui Persiani.

Il bisogno di comunicare, cui Marco Peri spera, è senz'altro per l'umanità qualcosa di spontaneo ed istintivo, che nasce da motivazioni di carattere pratico, strettamente legate alla necessità di rendere noti a tutti, fatti, informazioni e vicende che, anche se a volte non ci toccano da vicino, ci coinvolgono sempre dal punto di vista umano.

«In quella casa è morto qualcuno ;

non l’hanno sepolto,

è un soldato scacciato,

è disarmato, assente,

onesto e incapace,

prepara minestre col dado,

ma non scorda un ricordo:»

L'organizzazione e lo sviluppo di quei sistemi è stato necessario e nello stesso tempo possibile soprattutto per l'accentrarsi dell'uomo per dividere con l’altro uomo, il maggior tempo libero.

«In quella casa è morto qualcuno ;

non l’hanno sepolto»,

questo perché arrivati ai cosiddetti mass-media che, se da un lato presentano dunque un grosso vantaggio per la continua e capillare informazione che offrono, dall'altro però non rappresentano una vera democratizzazione, ma portano all’individualismo totale:

«In quella casa è morto qualcuno; ma nemmeno l’abitante dell’appartamento di fronte, dove giace il morto soldato schiacciato e disarmato; lo sa, proprio perché l’individualismo lo porta ad ignorare che quel soldato è stato schiacciato perché anche lui era stato assente, onesto e incapace. Sembra di rivivere la vicenda dell’ «Impiegato» di Tolstoi, che non ha il coraggio di difendersi dall’accusa di assassinio (di fronte al suo appartamento è stata uccisa una donna), per non svelare che lui abituato a lavorare trecentosessantacinque giorni l’anno, messo in ferie obbligatorie, ha passato il suo tempo chiuso in casa giocando con una palla, per vedere quante volte sarebbe riuscito a batterla contro la parete senza farla cadere sul pavimento.

II fenomeno dell’individualismo è imperante nella nostra epoca, propria quando più necessario sarebbe comunicare, colloquiare anche se fosse solo per gli aspetti negativi della nostra caotica esistenza, o comunque di altri aspetti come ad esempio della massificazione della cultura, che dalla radio, dalla televisione e da Internet viene il desiderio di dare tutto a tutti, volgarizzando affetto e contenuto dell’amore.

Chiaramente, determinati messaggi, nel loro contenuto iniziale, non possono essere recepiti data la loro difficoltà, perciò hanno bisogno di essere modificati per una maggiore comprensione del fruitore. Questo discorso vale per ogni argomento, anche per esempio la musica classica,che arrangiata modernamente serve come sottofondo alla pubblicità di qualche prodotto.

Ma il grosso svantaggio dell’individualismo imperante, scaturisce senz'altro dall’egoismo  che ha «coinvolto» gli uomini. La capillarità, l'efficienza, l'insistenza dell'informazione, però dovrebbe spingere anche la persona più apatica a interessarsi a quello che succede nel mondo. Arriviamo ora ad un altro aspetto negativo dei mass-media: La pubblicità sfrutta l’onnipresenza dei mezzi di comunicazione per cercare di introdurre nell'individuo bisogni falsi.

Da questo punto di vista i mass-media acquistano un’estrema pericolosità, agendo sulla nostra psiche in maniera oppressiva, togliendo all'uomo la libertà della scelta e del «consumare» spontaneamente e di conseguenza quella che dovrebbe essere una libera determinazione si trasforma in una reazione a stimoli esterni, quali quelli enunciati più su e il Peri bolla con marchio di fuoco.

Ma possiamo essere ottimisti: nonostante il martellamento dei mass-media, possiamo sottrarci a questi stimoli negativi, cercando di smascherare i mezzi attraverso i quali si cerca di influenzare la nostra coscienza, se anche il Poeta che dovrebbe annunciare la lieta novella, dovrebbe spingere l’uomo a cercare l’altro suo simile e camminare mano nella mano come fratelli, figli dello stesso Padre?

Bisogna, comunque, stare in guardia contro i pericoli sopra  citati, cioè il cattivo uso e la strumentalizzazione dei mezzi d'informazione, cercando di eliminare una comoda visione unilaterale dei fatti, sia pubblicitaria e consumistica sia invece di affratellare, divide.

Per meglio comprendere il significato di quanto è espresso dal Poeta, può essere di aiuto il pensare non a popoli e a nazioni, ma a famiglie e ad individui. Una persona di carattere buono e sereno, quando ama qualcuno, non deve di conseguenza odiare o disprezzare gli altri, isolandosi. Due famiglie possono essere in ottimi rapporti fra loro senza dover, proprio per questo, essere in urto con altre. Il sentimento di solidarietà che unisce gruppi di individui e di famiglie ha buone probabilità di diffondersi fino a raccogliere un maggior numero di persone e di gruppi familiari.

«quel viso di primavera

è solo uno stelo

piegato dalla brina

che in fretta si asciuga

aspettando calore».

L'avvicinare gli altri diventa fonte di una maggiore comprensione e stima. Dalla conoscenza e dalla stima alla solidarietà reciproca il passo è breve, poiché ci riempie gli occhi di prati lussureggianti di colori e l’anima esulta come la natura alla rinascita. E’ volto della Primavera che avvicina gli uomini, i popoli; e questo non è assolutamente in contrasto con il sentimento che unisce fra loro i componenti di uno stesso popolo ed avere pietà per questo «Soldato piegato», morto in una casa, senza che nessuno lo sapesse perché «soldato schiacciato e disarmato, assente, onesto e incapace».

Come anticamente la solidarietà legava solo i componenti di una famiglia, di una tribù, di una città, di un popolo, così ora c'è da augurarci che in un avvenire molto vicino la concordia unisca i popoli di un continente e di tutta l'umanità.

Reno Bromuro

 

 

 

 

 

 

 

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