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con piacere, avendo trovato anche il mare calmo, per "Interactive
People", abbiamo trovato una serie di poesie che ci hanno incantato e
per musicalità melodiosa (sembrava di ascoltare una sinfonia di Beethoven)
forte e dolce allo stesso tempo proprio come la musica del grande di Bonn.
Di Gerardo
Sorrentino non sappiamo niente. Non abbiamo il minimo accenno biografico o
biobibliografico, ciò non toglie che con le sue ricche poesie incantasse
il lettore come ha incantato noi, che siamo rimasti nel dubbio fino all’ultimo
momento di quale parlare.
«Non amo
la vita
più di
quanto non ami già la morte»
Il
breviario poetico del nostro dolore e dello sconforto per la nullità
sconfinata della vita, lontano dall’opprimerci, ci è di sollievo, ci
apre il cuore alla speranza, agisce come grande liberatore dello spirito;
«un giorno
mi chiamerà lungo le oscure strade dell’infinito
potrò fare
di un timido sospiro
la più
violenta vendetta che un uomo possa immaginare,
ma non
osate voi,
che dell’udito
sperate solo,
di poter
conservare in memoria
l’ultimo
rantolo del ribelle»,
e l'amaro
pensiero sorrentiniano, pur apparendoci leggermente pessimista, si
scioglie e rasserena, portato dal poeta alla sua alta idealità tra le
armonie mosse dall'anima. Dobbiamo confessare che ci siamo compiaciuti di
scoprire e toccare con mano la piccolezza dell’uomo e delle cose,
assaporando volutamente «la conservazione della meoria e l’ultimo
rantolo ribelle»
Ci siamo
riconosciuti miserabili, e per dirla con Pascal: riconoscersi miserabili
è segno di grandezza.
«l’ultimo
rantolo del ribelle,
sarebbe
troppo pericoloso concedervi tale onore,
potreste
comprendere un minimo di dignità
che dall’inferno
vi sputerò contro»,
Il Poeta ci
agita come una canna fragile da un soffio di vento un po’ forte, ma che,
il pensiero ancora infuso di forza vitale, ci permette di respirare e non
ci fa sentire spenti, poiché avvertiamo la passione che vibra come il
petto scosso dal battito fremente del cuore.
«non
cambiate la vostra indole,
un giorno
lo faranno i vostri figli,
e allora un’immensa
e tragica risata
vi
sommergerà da valli lontane
e da tempi
da troppo andati».
Questi
versi frementi e appassionati ravvivano i fantasmi che, inesorabilmente ci
danzano intorno e senza dubbio potremmo anche essere fagocitati se il
Poeta non fosse vigile e li sorvegliasse, come sorvegliava ogni moto della
sua coscienza agitata.
D'un tratto
con tocco breve e fuggevole uno stato d'animo ci dispone alla
contemplazione infinita, con spicco elementare e ingenuo, in tanta
solennità di mistero o vigore di concetto, senza una parola che non sia
l'espressione di un mondo.
Abbracciandovi
con tutto l’amore che posso vi fisso appuntamento a giovedì, e se avete
un poeta di cui vorreste fosse spiegata una sua poesia segnalatemelo,
sarò felici di accontentarvi.