Non amo la vita più di quanto non ami già la morte: è una questione di equilibrio, e se la Temide dalla mano destra armata un giorno mi chiamerà lungo le oscure strade dell’infinito potrò fare di un timido sospiro la più violenta vendetta che un uomo possa immaginare, ma non osate voi, che dell’udito sperate solo, di poter conservare in memoria l’ultimo rantolo del ribelle, sarebbe troppo pericoloso concedervi tale onore, potreste comprendere un minimo di dignità che dall’inferno vi sputerò contro, oh no, restate dietro al vostro pastore, che vi protegge per quel che siete, non cambiate la vostra indole, un giorno lo faranno i vostri figli, e allora un’immensa e tragica risata vi sommergerà da valli lontane e da tempi da troppo andati. Dedicata al poeta Alekos Panagulis
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