Di:
Mihai Mircea
Butcovan
ad
Alfredo e Rachele, perché hanno creduto in me
Una
stagione come tante altre
La stessa ma più bella
Forse
perché l’ultima
Sole mediterraneo
Processi di beatificazione al traguardo
E feste nazionali
Bilancio inopportuno di
Una coscienza in manette
Un prigioniero del proprio passato
Uno schiavo ribelle, rivoluzionario
Controcorrente, negativo
Recalcitrante, comunista
Cristiano, eccetera.
Eccetera
vuol dire che ho fatto di tutto
Per non essere questo o quello
E quando non facevo questo ero quello
Così la mia mente si chiede dove
È morto nessuno in me
Sono vivo ma sogno
Meglio un morto sveglio
«quando batte un chiodo soffia sempre il vento»’
diceva suo padre e lui imparava da solo
non cadono più le foglie
ma nascono altre.
Monza,
1991