Se
la notte è gelata sui ponti ventosi in
questa valle di case deserte e
luci vuote, punti di
fitto pensiero, automobili accese che
salgono al cielo nero e
diventano stelle, io
sento carezze di prati e montagne ore
bambine incendiarsi, bruciare più
forte dell'aria, quest'aria che
soffia alla foce del fiume. Non
so come rivivere i giorni le
calde canzoni del tempo per
donarle alla pioggia con gli occhi senza
conoscere ancora l'aurora... non
so quel che sarà tra
breve quando
diremo la parola vita, la neve per
la prima volta fiorita. Vado
così dentro un odore erboso che
muore e rabbrividisce sulle rive invisibili. Il
dolce profumo della memoria mi
porta solitudini bianche strane
nuvole stanche, la
dolcezza tristezza mi
mostra le sabbie di un viso nel
grande deserto, sorriso che
neppure conosco. Il
mio cuore è un limpido bosco d'inverno con
i suoi rami che hanno amato il vento col
suo selciato eterno di foglie disseccate
bruciate da un calore splendente.
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